Like closed doors.

di Dorobestiola
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Waifu MiYuu, sappi che lo sto facendo per te. ♥

I capelli di Kenma sono morbidi.
Li stringe forte fra le dita, e al contempo si morde le labbra. Li sente sfregare contro il proprio inguine mentre il ragazzo biondo serra le labbra intorno al suo sesso turgido, già bagnato di saliva per le precedenti lappate.
Non sa di preciso come sia successo. Semplicemente, si sono ritrovati nello stanzino delle scope, accaldati e con le labbra ormai rosse. Le felpe erano già scivolate a terra. Non gli importa ormai più nulla del mondo lì fuori. Ci sono solo lui e Kenma, nient'altro. Ed è bello così.
Per questo trattiene un verso d'orrore quando, fra le palpebre socchiuse, osserva la porta aprirsi e un raggio di luce ferire la penombra. Ma non avverte Kenma, che non pare essersene accorto.
Merda.
L'uniforme arancione del nuovo arrivato lo identifica come il libero del Karasuno, che non ha bisogno di chinare il capo per entrare nello stanzino. Li guarda un secondo, e pare rendersi conto della situazione, perché sta sorridendo come un beota.
Prima che Kuroo possa aprir bocca (ed è un bene, perché Kenma sa svolgere il suo compito perfettamente e un gemito gli sale alle labbra) , lui alza il pollice sinistro. Gli sta mimando qualcosa, e il capitano avvampa non appena si rende conto di cosa stia dicendo.
"Bel lavoro, ragazzo!"
Poi, silenziosamente, fa due passi a ritroso e chiude la porta.
Kuroo stringe ancora i capelli di Kenma, ma quasi come un appoggio. Sente le ginocchia di cartapesta /un po' per Kozume, un po' per la figuraccia e- sì, un po' anche per il sollievo.
 
Promemoria per la- prossima volta: chiudere la porta.




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