Autore:
Helen Ward. | Fandom: Twin Princess
Titolo:
Il mio mondo. | Prompt: ♯176. Cecità.
Note:
partecipa alla challenge
La
sfida dei 200 prompt indetta da msp17.
L'alba
del tempo
A
Himeko,
che
ama la Shein quanto me,
se
non di più
Il
mio mondo
Buio.
Tutto
ciò che Rein poteva vedere era il buio.
Ombre
e sagome scure sfilavano dinnanzi i suoi occhi. L'oscurità
che si
celava sulle pupille, ogniqualvolta serrava le palpebre per riposare,
non era così diversa dalla tenebre che offuscavano le sue
giornate.
Tuttavia,
dopo l'incidente, la cecità non le aveva impedito di essere
se
stessa.
Era
sempre la solita Rein: quella che voleva fare tutto da sola, senza
l'aiuto di nessuno. Ma le sue forse non bastavano e l'aiuto di
qualcuno era necessario. La mattina usciva sempre accompagnata da
Fine, o da Elsa, o da Touluse e passava il pomeriggio in compagnia di
un ragazzo. Un ragazzo che conosceva bene e di cui si era innamorata.
Quel
pomeriggio, Rein, aspettava l'arrivo del giovane seduta sotto il
gazebo. Intorno a lei il profumo dei fiori si disperdeva, inebriando
le sue narici e gli uccellini, che si libravano in aria a movimenti
troppo bruschi, trillavano felici, portando il loro canto in giro per
il mondo.
Quando
finalmente udì i suoi passi, il resto scomparve e vecchie
immagini
la portarono a ricordare come il giovane era prima di quel giorno. I
capelli scuri che ondeggiavano allo scuotersi del vento,
l'atteggiamento provocatorio con il quale si divertiva a schernirla
di tanto in tanto, e il suo sguardo magnetico che l'aveva incantata e
affascinata inesorabilmente.
Eppure
era fiduciosa, il dottore confermava che presto la vista sarebbe
tornata. Avrebbe ritrovato le persone che la incoraggiavano senza
fine: ogni ora, ogni minuto, ogni istante, ogni frammento di tempo
che sarebbe servito per riportare quella luce nei suoi occhi che
quell'uomo, investendola, aveva spento.
Odiava
con tutta se stessa quella malattia che le impediva di ammirare i
colori vivaci e cupi che si disperdevano in ogni dove, tuttavia
cercava di sorridere, di non mostrare quella sofferenza che ad ogni
risveglio la tormentava.
Avrebbe
preferito rompersi una gamba, o un braccio, o un piede; sicura che
avrebbe sopportato meglio il dolore. Scosse il capo, togliendosi con
forza quei pensieri tristi e non degni di lei.
Si
concentrò, nuovamente, sui passi del ragazzo e
constatò che si era
fermato.
«Rein.»
«Shade»
sussurrò sorridendo.
«Porti
ancora gli occhiali?» disse, e un incrinatura di delusione
sovrastò
la sua voce.
«Io
non...» sì fermò qualche istante a
pensare «voglio che tu o la
mia famiglia veda i miei occhi.»
«Continuerai
a non farli vedere a nessuno?» domandò leggermente
irritato.
Rein
si limitò ad annuire e abbassando il capo lasciò
cadere una lacrima
al suolo, che tuttavia non passò inosservata a Shade. Un
moto di
rabbia verso colui che l'aveva ridotta così irruppe
nell'anima del
giovane.
Le
prese delicatamente il viso tra le mani. «Rein,» le
disse,
asciugando una lacrima che le solcava la liscia pelle «i tuoi
occhi
toneranno a mostrare la luce di un tempo.»
[Angolo
Autrice]. Buonasera carissimi lettori/autori.
Eccomi di
nuovo qui e questa volta a proporvi una Raccolta di Flashfic. :)
Spero
di aver rispettato il prompt e se così non fosse fatemelo
sapere e
provvederò a rimediare. Lo stesso discordo vale per gli
errori,
ovviamente.
Passando
alla Flasfic. Con questa storia comincio “La sfida
hai 200
prompt” e il prompt Cecità, scorrendo
tra gli i vari che ho a
disposizione, è stato il primo che mi ha colpito e
così ho scritto.
Inizialmente
avevo pensato di scrivere di Shade, ma poi stamattina la storia
è
diventata una Rein centric.
Comunque
riguardo alla raccolte, le storie non saranno collegate tra loro ma
sono tutte Flash a se stanti.
Come
in ogni angolo autrice ringrazio tutti coloro che
leggeranno/commenteranno. ;)
E
infine, dedico questa storia a Himeko Kuroba che mi
ha
supportato, consigliato e aiutato a migliorarmi. Per cui grazie,
grazie davvero. ♥
Un
abbraccio
Helen
Ward
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