Non afferzionarti mai

di rossellaedward
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Era una mattina di settembre quando sentì qualcosa scuotermi ,non volevo alzarmi avevo sonno e poi oggi sarebbe stato un giorno brutto me lo sentivo .Oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola ero al terzo anno di liceo e ancora una volta per colpa di mio padre ho dovuto cambiare città,scuola,casa e i miei amici .

Aprì gli occhi e mi ritrovai la faccia di mio padre che mi fissava.




German:Tini alzati che è tardi-mi disse con tono autoritario-

Tini:fra cinque minuti mi alzo-dissi seccata-

German:ma cosa devo fare con te-disse seccato-




Mi alzai presi i vestiti e andai in bagno per prepararmi.Mi vestì con il mio solito stile,pantaloncino a vita alta di pelle nero e maglia corta dove si intravedeva la pancia , mentre i miei capelli erano ondulati con le punte di colore rosso.

Scesi sotto per fare colazione ma a pensarci bene non avevo una gran fame così non mangiai niente e uscì con mio padre per andare a questa scuola.

Entrai in macchina e incominciò il nostro solito litigio.




Tini:mi spieghi perché ogni volta dobbiamo cambiare città lo sai quando mi affeziono alle persone 

German:non ti sopporto più e chiudi quella bocca

Tini:vaffanculo




La discussione finì lì e dopo 5 minuti arrivammo alla scuola che veramente

sembrava un carcere .

Entrammo e vidi una signora aspettarci al centro della scuola credo che

fosse la preside o qualcosa del genere.Andammo verso quella signora e come tutte le presidi della scuole che avevo frequentato mi disse.




Preside:signorina qui non accettiamo questi vestiti

Tini:bhe dovrete farci l’abitudine perché non intendo cambiare i miei vestiti

Preside:signor?

German:Stoessel

Preside:signor Stoessel noi qui non accettiamo questi vestiti

German:non posso farci niente conosco mia figlia e non cambierà i suoi vestiti , quindi dovrete farci l’abitudine-e anche con il suo comportamento- disse a bassa voce l’ultima frase.

Preside:scusi non ho capito l’ultima frase

German:non importa 

Preside:dovrebbe seguirmi in ufficio le devo far firmare delle carte

German:ok 

Preside:tu-indicandomi- vai in classe e l’ultima porta a destra

Tini:ok




Già odiavo questa scuola.Andai verso l’aula bussai e appena entrai mi trovai davanti una persona che mai e poi mai pensai di incontrare ….




Xx:Tini-disse abbracciandomi-

Tini:hey Diego ho capito che ti sono mancata però non sono un pupazzo-dissi facendo ridere tutta la classe

Diego:sempre la solita e vedo anche che il tuo abbigliamento non è cambiato, comunque ragazzi lei è Martina detta Tini, comunque prof l’avviso Tini non è un angelo -disse, e io incominciai a ridere.

Tini:ben detto Dieguccio

Diego:comunque vieni a sederti vicino a me,tanto qui nessuno ti sopporterebbe nemmeno per cinque minuti pensa per cinque ore

Tini:hey-dissi tirandogli uno schiaffo al braccio-




Devo dire che le cinque ore passarono in fretta ,scherzando e ridendo con Diego.




Diego: vieni ti porto a conoscere i miei amici 

Tini:devo propio?

Diego:si 

Tini:ma che senso ha sicuramente fra qualche mese dovrò ripartire di nuovo e se poi mi affeziono?

Diego:Tini non puoi stare sempre da sola per colpa di tuo padre 

Tini:va bene andiamo




Andammo dai suoi amici e me li presentò.




Diego:ragazzi lei è Martina detta Tini.Tini loro sono Lodovica , Candelaria,  Facundo,Mercedes e Jorge

Tini:adesso che me l’hai presentati posso andare?-chiesi scocciata-

Diego:Tini -gridò-

Tini:te l’ho detto non mi affezionerò a loro questa volta non succederà sono sempre io che alla fine ci rimetto io vado -dissi andandomene-

Diego:aspetta-gridò-ragazzi mi dispiace

Mechi:è solo una viziata 

Lodo:concordo

Cande:si è vero

Diego:voi non l’ha conoscete , comunque ragazzi io vado 

Tutti:ciao




pov Tini

Sono tornata a casa non sopporto di soffrire perché tanto prima o poi succederà,comunque non pensiamoci adesso dovrei fare i compiti ma diciamoccelo non l’ho mai fatti.Andai verso il pianoforte l’unica cosa capace di farmi rilassare incominciai a suonare quando la porta suonò .




Tini:che ci fai qui ?

Xx:sono venuto a trovarti 

Tini:Peter perfavore vattene potrebbe vederti papà

Peter:non così in fretta voglio prima un bacio

Tini:ok -sorrisi-

Peter:perché non mi fai sentire qualcosa-disse timidamente-




Andai verso il pianoforte e incomincia a suonare la canzone preferita di Peter.E come sempre sempre rimase incantato.Finì di suonare.




Tini:Peter che ne dici se andiamo fare un giro al parco?

Peter:va bene 




Andammo al parco e incomiciai a baciare Peter quando sentì qualcuno chiamarmi…..




Angolo autrice:è la mia prima storia abbiate pietà recensite se vi piace.Baci alla prossima <3 <3

 




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