Era una mattina di settembre quando sentì qualcosa scuotermi ,non volevo alzarmi avevo sonno e poi oggi sarebbe stato un giorno brutto me lo sentivo .Oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola ero al terzo anno di liceo e ancora una volta per colpa di mio padre ho dovuto cambiare città,scuola,casa e i miei amici .
Aprì gli occhi e mi ritrovai la faccia di mio padre che mi fissava.
German:Tini alzati che è tardi-mi disse con tono autoritario-
Tini:fra cinque minuti mi alzo-dissi seccata-
German:ma cosa devo fare con te-disse seccato-
Mi alzai presi i vestiti e andai in bagno per prepararmi.Mi vestì con il mio solito stile,pantaloncino a vita alta di pelle nero e maglia corta dove si intravedeva la pancia , mentre i miei capelli erano ondulati con le punte di colore rosso.
Scesi sotto per fare colazione ma a pensarci bene non avevo una gran fame così non mangiai niente e uscì con mio padre per andare a questa scuola.
Entrai in macchina e incominciò il nostro solito litigio.
Tini:mi spieghi perché ogni volta dobbiamo cambiare città lo sai quando mi affeziono alle persone
German:non ti sopporto più e chiudi quella bocca
Tini:vaffanculo
La discussione finì lì e dopo 5 minuti arrivammo alla scuola che veramente
sembrava un carcere .
Entrammo e vidi una signora aspettarci al centro della scuola credo che
fosse la preside o qualcosa del genere.Andammo verso quella signora e come tutte le presidi della scuole che avevo frequentato mi disse.
Preside:signorina qui non accettiamo questi vestiti
Tini:bhe dovrete farci l’abitudine perché non intendo cambiare i miei vestiti
Preside:signor?
German:Stoessel
Preside:signor Stoessel noi qui non accettiamo questi vestiti
German:non posso farci niente conosco mia figlia e non cambierà i suoi vestiti , quindi dovrete farci l’abitudine-e anche con il suo comportamento- disse a bassa voce l’ultima frase.
Preside:scusi non ho capito l’ultima frase
German:non importa
Preside:dovrebbe seguirmi in ufficio le devo far firmare delle carte
German:ok
Preside:tu-indicandomi- vai in classe e l’ultima porta a destra
Tini:ok
Già odiavo questa scuola.Andai verso l’aula bussai e appena entrai mi trovai davanti una persona che mai e poi mai pensai di incontrare ….
Xx:Tini-disse abbracciandomi-
Tini:hey Diego ho capito che ti sono mancata però non sono un pupazzo-dissi facendo ridere tutta la classe
Diego:sempre la solita e vedo anche che il tuo abbigliamento non è cambiato, comunque ragazzi lei è Martina detta Tini, comunque prof l’avviso Tini non è un angelo -disse, e io incominciai a ridere.
Tini:ben detto Dieguccio
Diego:comunque vieni a sederti vicino a me,tanto qui nessuno ti sopporterebbe nemmeno per cinque minuti pensa per cinque ore
Tini:hey-dissi tirandogli uno schiaffo al braccio-
Devo dire che le cinque ore passarono in fretta ,scherzando e ridendo con Diego.
Diego: vieni ti porto a conoscere i miei amici
Tini:devo propio?
Diego:si
Tini:ma che senso ha sicuramente fra qualche mese dovrò ripartire di nuovo e se poi mi affeziono?
Diego:Tini non puoi stare sempre da sola per colpa di tuo padre
Tini:va bene andiamo
Andammo dai suoi amici e me li presentò.
Diego:ragazzi lei è Martina detta Tini.Tini loro sono Lodovica , Candelaria, Facundo,Mercedes e Jorge
Tini:adesso che me l’hai presentati posso andare?-chiesi scocciata-
Diego:Tini -gridò-
Tini:te l’ho detto non mi affezionerò a loro questa volta non succederà sono sempre io che alla fine ci rimetto io vado -dissi andandomene-
Diego:aspetta-gridò-ragazzi mi dispiace
Mechi:è solo una viziata
Lodo:concordo
Cande:si è vero
Diego:voi non l’ha conoscete , comunque ragazzi io vado
Tutti:ciao
pov Tini
Sono tornata a casa non sopporto di soffrire perché tanto prima o poi succederà,comunque non pensiamoci adesso dovrei fare i compiti ma diciamoccelo non l’ho mai fatti.Andai verso il pianoforte l’unica cosa capace di farmi rilassare incominciai a suonare quando la porta suonò .
Tini:che ci fai qui ?
Xx:sono venuto a trovarti
Tini:Peter perfavore vattene potrebbe vederti papà
Peter:non così in fretta voglio prima un bacio
Tini:ok -sorrisi-
Peter:perché non mi fai sentire qualcosa-disse timidamente-
Andai verso il pianoforte e incomincia a suonare la canzone preferita di Peter.E come sempre sempre rimase incantato.Finì di suonare.
Tini:Peter che ne dici se andiamo fare un giro al parco?
Peter:va bene
Andammo al parco e incomiciai a baciare Peter quando sentì qualcuno chiamarmi…..
Angolo autrice:è la mia prima storia abbiate pietà recensite se vi piace.Baci alla prossima <3 <3
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