‘Non morirò, sono immortale.’
Cazzate.
Nonostante avessi ripetuto svariate volte queste parole, la morte ti ha sopraffatto.
Distrazione, non so cos’altro, hanno fatto in modo che non parassi il colpo lanciato da Ashura.
E’ stato un attimo, una maledettissima frazione di secondo a portarti via.
E oggi, siamo qui riuniti a celebrare il funerale di un giovane uomo, morto in battaglia.
Lord Shinigami è in silenzio, seduto in prima fila, accanto al proprio figlio.
Le sorelle Thompson, incredule e logorate dal dolore stanno aspettando dinanzi l’enorme
portone in legno della cappella, non hanno avuto la forza di assistere alla funzione.
Riesco ad intravedere la mia partner, Maka, inginocchiata ai piedi dell’altare, lo sguardo fisso
nel vuoto, tra le mani un foglio, strappato dall’agenda… Credo che
farà un piccolo discorso in tuo onore, c’era da aspettarselo.
Ed infine, ecco arrivare la camelia, il viso coperto da un velo scuro, gli occhi gonfi, arrossati,
deve aver pianto davvero molto, ho sentito dire che lascerà la Shibusen per far ritorno a casa.
Non credo esista strategia per farle cambiare idea, sarebbe meglio non insistere.
Sai, amico mio, non sarei dovuto venire qui, mi si stringe il cuore vederti lì, chiuso in una bara,
il rimorso mi sta ormai tormentando da ben due notti, passate insonni, avvolte nel silenzio.
Io, Soul Eater Evans, tento inutilmente di trattenere le lacrime.
Sta piovendo.
Il corteo partirà tra pochi minuti.
Tiro fuori dalla tasca della giacca un mazzetto di chiavi.
Tornerò a casa, non avrei neanche la forza per varcare i cancelli del cimitero.
Questo non è un addio, ma un arrivederci.
‘Il mio nome è Black Star, trascenderò gli dei.’
Ti ricorderemo così, con un ghigno di strafottenza dipinto sulle labbra.
Angolo Autrice.
Salve cari lettori.
E' la prima fic che scrivo su Soul Eater, è venuta fuori in un triste pomeriggio di pioggia, avevo il morale a pezzi.
Siate clementi, vi prego.
Un bacio,
Alla prossima, la vostra Hattori.
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