Ciao a tutti :)
questa one shot è ambientata attorno all' episodio 5x03.
Diciamo che è una sorta di missing moment che ho immaginato
sulle Emison, non potevo non scriverla perchè questo
è il finale che voglio per loro! Per chiunque abbia ignorato
l'avvertimento nell'anteprima e non voglia spoiler abbastanza
importanti FERMATEVI QUI. Per tutti gli altri invece buona lettura ;)
Spero che non sia scritto troppo male, è stato un delirio
pomeridiano causa studio per maturità quindi nel caso
dovessero esserci ORRORI perdonatemi ma è colpa
dell'imminente orale! :D (certo come no..)
Ancora buona
lettura! :)
"Posso venire da
te? -Alison"
Erano le 02.30
di notte, quando Emily ricevette quel messaggio. Il telefono lasciato
sul comodino prese a vibrare e la svegliò di soprassalto.
Dopo aver visto il nome sul display, ancora rintontita dal sonno
pensò che quello fosse solo uno stupido sogno. Erano passati
due anni, da quando se n'era andata e quella scena l'aveva vissuta
più di una volta nella sua mente. Convinta di ciò
riposò la testa sul cuscino e si voltò su un
fianco.
Erano le 03.15.
Emily sentì un ticchettio ripetuto sul vetro della finestra.
Spaventata si alzò dal letto, quando notò
finalmente il messaggio di Alison:
"Posso venire da
te? -Alison".
Si
sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio e ripose
il cellulare sul comodino, affacciandosi alla finestra. Alison era
lì, con in mano un pugno di ghiaia in attesa di attirare la
sua attenzione. Emily rimase sorpresa di sè stessa non
sentendo nulla. Nulla di tutto quello che fino a due anni prima sentiva
nello stomaco quando c'era Ali nei paraggi; o ancora meglio, quando
cercava proprio lei: "la sua preferita". Glielo aveva ripetuto
più di una volta: Emily era la sua preferita, tra tutte le
altre. Questo la faceva impazzire ogni volta, anche se si era sempre
chiesta se fosse vero. O forse ha iniziato a chiederselo quando
è scomparsa, e al sua posto si sono mostrati mille segreti;
molti di più di quelli che una singola ragazzina di 15 anni
potesse tenere.
Alison le
sorrise dolcemente, come solo lei sapeva fare. E la mora le
aprì la porta di casa, accogliendola.
-Ali va tutto
bene?- chiese Emily -cosa fai sveglia a quest'ora?-.
-Non volevo
rimanere sola in casa. Mio padre è via e torna solo domani
mattina- disse facendosi strada in casa Fields -e avevo bisogno di
passare una delle nostre serate- continuò con tono ambiguo.
-Okay, non
c'è problema-.
Salirono in
camera ed Ali si avvicinò alla scrivania, mentre Emily si
appoggiò al letto.
-Lo so, Em-
disse dopo qualche secondo di assordante silenzio.
-Cos'è
che sai?- domandò confusa la mora.
-Che qualcosa
non va-.
-Che intendi
dire?-.
-Non fingere, lo
capisco bene quando lo fai, non ricordi?- iniziò voltandosi
verso l'altra accennando un sorriso amaro -mi stai evitando, l'ho
capito. A dire il vero tutte lo state facendo, vi sento distanti. Come
se non esistessi più. Non rispondete nemmeno alle mie
chiamate-.
-Sei sparita per
anni Alison. Cosa ti aspettavi un caloroso abbraccio e uno striscione
di benvenuto? Ti sei fatta credere morta- ribattè alterata.
-So quello che
ho fatto, e ti assicuro che ne ho passate tante, alcune nemmeno le
immagini, Em. So cosa vi ho fatto passare e se potessi-.
-No tu non lo
sai- replicò Emily a voce alta -non lo sai-.
Alison la
osservò, con occhi lucidi. Emily poteva vederlo al buio,
poteva vedere le sue iridi brillare mentre la scrutava. Quello sguardo,
che era così cambiato dall'ultima volta che erano state
insieme in quella stanza, ancora piccole e innocenti; quello sguardo
che ora scottava su di lei, come se volesse raccontarle ogni cosa, ogni
dannatissimo secondo di quegli anni passati in latitanza. Ed Emily;
come avrebbe voluto che i suoi occhi potessero farlo. Perchè
Ali non l'avrebbe mai fatto, lo sapeva bene. Avrebbe mantenuto il
segreto da viva o da morta. In pericolo o meno. La odiava per questo e
per tutto quello che le aveva fatto. O forse no? Forse aveva paura di
quel sentimento per una ragazza così cambiata e
così diversa da quella Ali che vedeva nei propri sogni, ed
ora l'aveva semplicemente nascosto, odiando il fatto che lei l'avesse
costretta a farlo.
La bionda si
avvicinò alla ragazza, e allungò la mano sul suo
viso, raccogliendole quella lacrima sfuggita al suo controllo.
-Mi dispiace
così tanto, Em- soffiò Ali con la voce rotta dal
pianto.
Emily scosse la
testa, incapace di emettere alcun tipo di suono.
-Sai, quando ero
sola, la notte, pensavo a voi: a cosa stavate facendo, se stavate
bene.. Avevo paura che A potesse davvero farvi del male, e non riuscivo
a chiudere occhio; così nel mezzo della notte uscivo e se
potevo venivo a Roosewood, per quanto rischioso potesse essere; solo
per vedervi. Ed ogni volta mi ritrovavo davanti a casa tua, Em. Ti
guardavo dormire; mi mancavi così tanto- disse guardandola
negli occhi -per quanto io ami Hanna, Aria e Spence tu eri, e sei, la
prima a cui dirigo i miei pensieri. Sei sempre stata tu quella in grado
di sostenermi e di capirmi più tutte. Per quanto male ti
facessi anche solo sfiorandoti o guardandoti, tu sei sempre stata
lì, al mio fianco- disse singhiozzante.
-Ali..-
provò l'altra, senza avere tuttavia qualcosa da dire; quello
che sentiva dentro erano solamente emozioni contrastanti, che facevano
a pugni nel suo stomaco; e vedere Alison in quelle condizioni non
aiutava.
-Non mi hai mai
abbandonata, anche se ero terribile. Sono stata una persona orribile,
eppure tu hai sempre trovato qualcosa di bello in me,
qualcosa da amare. Vedevi in me la persona che avrei voluto essere, e
non sai quanto mi manca questo. La tua vicinanza, i tuoi sguardi. Tu,
Em- concluse piangendo.
-Perchè
mi stai dicendo queste cose proprio adesso?-.
-Ho passato due
anni a fuggire da Shana, ho avuto tempo per riflettere, avere paura,
ricordare.. odiarmi. Ti confesso che ho persino pensato di fare la
finita una volta per tutte e accontentare A, ma ho realizzato che
l'avrebbe avuta vinta ed era l'ultima cosa che volevo. Pensavo che
forse non sarei mai più riuscita a parlare con voi, a
tornare e mi mangiavo le mani al pensiero di avervi lasciate in quel
modo. E invece non è stato così, e sono qui;
grazie a te, Emily; e dovevo liberarmi di questo peso-.
Emily
incrociò le braccia al petto, sospirando.
-Ali,
è così complicato-.
-Che cosa
è complicato? Dobbiamo solo rimanere insieme-
replicò Alison stringendo le braccia scure dell'altra.
-E' proprio
questo che è complicato. Lo desideravo da così
tanto questo momento: una vita senza A e allo stesso tempo tu qui con
me. Ma ora che sei qui, insomma, credevo che potesse ritornare tutto
come prima.. ma non è così- rispose con le
lacrime agli occhi.
-Sei solamente
spaventata- la rassicurò la bionda e passò le
braccia attorno alla sua vita.
-Ho solo paura
di riavvicinarmi a te in quel modo- sussurrò Emily
fissandole le labbra.
-E non devi
averne. Non ripeterei mai il male che ti ho fatto in passato. Se
potessi tornare indietro e cancellare..- rispose trattenendo le
lacrime.
-Non puoi farlo-.
-Hai ragione, ma
ora è tutti diverso-.
-Ti prego dimmi
che non mi odi- supplicò la bionda all'orecchio dell'altra.
-Non odio te, ma
i tuoi segreti-.
Alison
osservò il volto dell'amica di fronte a lei, come a volerlo
fissare nella sua coscienza quasi come se fosse l'ultima volta che
dovesse vederla; e prima che Emily potesse dire qualsiasi cosa
portò le labbra sulle sue.
Un semplice
bacio, che sapeva di lacrime, di dolore, di nostalgia e di rimpianti.
Un bacio che sapeva di qualcosa di speciale, di un segreto che sembrava
non voler essere tale. Non più. Ali accarezzò la
guancia calda della mora portando via con se un'altra lacrima. La stava
baciando. Nessuno le aveva detto di farlo, per la prima volta Emily non
aveva preso l'iniziativa. Era uno stupidissimo sogno. Un sogno che
aveva lasciato da parte da parecchio tempo ma che solo ora era
diventato realtà. Emily ci mise qualche secondo per
comprendere ciò che le sussurrava la sua testa, e si
staccò da quelle labbra che aveva bramato tanto e che
continuava a volere, nel profondo.
Alison la
guardò con occhi indecifrabili.
-Non voglio
tornare ad essere il tuo giocattolo. Non voglio più essere
il burattino innamorato di Alison- si giustificò sotto lo
sguardo scottante della bionda.
-Non sarai nulla
di tutto ciò, Emily- affermò sicura delle sue
parole -non voglio più che tu sia un segreto-
affermò con sincerità. La mora poteva vederlo,
sapeva che diceva il vero. La guardò negli occhi.
-Non sono
più quella persona, credimi- disse riposando le labbra su
quelle carnose di Emily. Questa volta la mora rispose al bacio con
più entusiasmo e portò la mano sulla nuca della
bionda.
-Quella Alison
Di Laurentis è morta molto tempo fa-.
Angolo
autrice:
Ed ecco qua, questo è quanto. Spero sia almeno un po'
piaciuta, è la mia prima one shot e spero di averci preso!
:) Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione mi
raccomando! :)
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