I'll protect you, my dear Alice.

di Idda01
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Alice, la Volontà dell’Abisso, era nella sua stanza, circondata da bambole, servizi del the ed altri giochi con cui passava il tempo, essendo l’unica persona lì. Era sola, ma sapeva che sarebbe mancato poco al suo arrivo, e ciò la rendeva un po’ più felice.
Sdraiata sul letto, con una piccola bambola in mano che sorrideva ingenuamente, sentì la porta aprirsi e comparire Cheshire, il suo adorato Cheshire, l’unico che lì le teneva compagnia come umano, l’unico che era rimasto con lei anche dopo la tragedia, l’unico che poteva capire come si sentiva lì dentro, sola, con solo delle bambole per compagnia.

-Alice! Alice!- Urlò il ragazzo, correndo verso l’altra, mentre i campanellini sulla coda suonavano, come per avvisarla della sua presenza, anche se sapeva già che era arrivato. Le andò vicino, abbracciandola come se fosse qualcosa di prezioso, stringendola, ma delicatamente, dopotutto per lui un suo abbraccio era più prezioso della sua stessa vita, vedere la sua Alice sorridere era ciò che lo rendeva più felice al mondo, e solo a volte poteva vedere quel suo sorriso sincero, come quello di una bambina.
-Cheshire, che c’è?- Chiese la ragazza, sorridendo appena ed accarezzandogli la testa, guardandolo con quel suo sguardo che non permetteva di capire cosa stesse pensando, ma che al ragazzo-gatto piaceva molto, dopotutto anche quello era uno dei momenti in cui poteva vedere l’innocenza di Alice, come se si fosse dimenticata di tutto ciò accaduto in precedenza, fermato dall’altra Alice, che viveva nel mondo reale.

 –Ci sono alcune persone qui, anche l’altra Alice.. Sembra essere preoccupata.. Vogliono farti del male! Vogliono far del male alla mia Alice!- Rispose, stringendo più forte la ragazza che, sorpresa da quel comportamento, si staccò, prendendogli le mani e stringendole, sapendo già il motivo dell’arrivo dei ragazzi. Sapeva che Glen, suo zio, era venuto per uccidere lei e la gemella per impedire alla tragedia di compiersi, ma sapeva anche che Oz, Alice e Gilbert erano lì per aiutarli, per proteggere entrambe le Alice, dopotutto Oz era affezionato alla sua Alice, come Cheshire a lei, anche se la gemella non ammetteva che anche lei teneva al ragazzo. –Andrà tutto bene, tranquillo..-  -No! Verranno qui! Li devo fermare!- -Cheshire, aspe.- Cercò di raggiungere la mano del ragazzo, ma l’altro era già andato verso gli inaspettati visitatori, facendole sentire i suoi campanelli, che accompagnavano una voce un po’ inquietante, quella che la ragazza aveva sentito rare volte, che diceva fermamente:

-Ti proteggerò, Alice.-




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