S
Solo
SLAM
“…”
Mi chiedo
per quale motivo Dio mi vuole vedere solo.
“Uff.”
Mi ritrovo
di nuovo appoggiato su questa cazzo di porta.
A maledire
me stesso.
A maledire il mondo.
A maledire
tutti.
I miei occhi sono persi.
Vuoti.
Spenti.
Fissi su
quel chiodo che mi aveva regalato lei.
Un anno
fa.
“Ciao Kiba.”
“Ehi ciao
Hinata.”
“Ecco, ho saputo solo oggi che ieri era il tuo
compleanno e…mi dispiace per n-non averti fatto gli auguri.”
“Ma di
che, non ti preoccupare.”
“Tieni”
“!”
“Questo è
per te. S-Sono sicura che ti piacerà. È un regalo doppio.”
“Addirittura? Grazie Hinata. Vediamo un po’
cos’è…”
Dopo averlo scartato.
“No.”
“Si.”
“Non ci
credo. IL CHIODO CHE AVEVO VISTO IN QUEL NEGOZIO.”
“mh
mh”
“H-Hinata è fantastico. Ma ti sarà costato una
cifra.”
“Non ti preoccupare. Niente è più prezioso di
uno dei tuoi sorrisi Kiba.”
“Sei un angelo. A proposito, avevi detto che il
regalo era doppio, ma io non vedo nien…”
Un
bacio.
Un dolce e interminabile bacio.
Eccolo il
secondo regalo.
“Ti amo Kiba.”
Rimango…stupito.
Ma allo
stesso tempo felice.
“Ti amo anch’io.”
Quello era stato il regalo più bello della mia
vita.
Perché oltre a quel cappotto lucente e
nero.
Avevo ricevuto un altro regalo.
Lei.
Così
bella.
Così divina.
Così…irraggiungibile.
Sembrava
un sogno per me.
Ogni volta che mi guardava sorridendo, pensavo
‘dio quanto sei bella’ e ridevo felice di averla accanto.
Ridevo.
Quante
volte ho dovuto parlare al passato.
Tante.
Troppe
volte forse.
Non me lo ricordo neanche più.
Pensavo
che lei fosse la persona giusta.
Pensavo che con lei sarei stato
felice.
Ma mi sbagliavo.
Tu eri
innamorata di un altro.
Lo sapevi, ma ti sei voluta lo stesso mettere
insieme a me.
Per cercare di dimenticarlo.
Ma tu non
potevi dimenticarlo.
Il primo amore non si scorda mai.
Purtroppo.
Ed è per
questo, che in una notte senza stelle.
Mi dicesti
addio.
E da allora, tutto tornò come prima.
Tu…la mia
migliore amica.
Io…il tuo migliore amico.
Amico.
Nient’altro che un amico.
Per tutte
le ragazze di questo pianeta, sono soltanto un amico.
Mai
qualcuna che mi avesse considerato qualcosa di più senza poi ferirmi.
Mai.
Mai.
…
Si. Adesso
le sento.
Lente e delicate, dai miei occhi spenti si fanno
strada sulle mia guance, lacrime amare e difficili da contenere.
Ancora una
volta, sto piangendo.
Io, Kiba Inuzuka, il duro di Konoha.
Duro.
Si fa per
dire, ‘duro’.
Perché potrò anche essere uno
spaccone.
Un grandissimo figlio di una brava cagna, come
mi dice sempre Naruto.
Ma davanti ai sentimenti, sono uguale agli
altri.
Anzi.
Io sono
diverso.
Perché se i miei amici sono riusciti a far
valere i loro sentimenti, e ad essere felici…io…io ho fallito.
Beh,
cerchiamo di consolarci un po’.
Temari.
È ancora
libera, ma non è il mio tipo.
Rock Lee.
Tsk, gli
importa soltanto dell’allenamento.
Kankuro.
Se la
smettesse di truccarsi in quel modo, magari riuscirebbe a rimorchiare.
Shino.
se la
smettesse di coprirsi e di mettersi quegli assurdi occhiali, magari riuscirebbe
a rimorchiare.
Io.
…
Che cosa
devo fare IO per riuscire a mettermi insieme ad una ragazza?
Devo
togliermi questi assurdi tatuaggi che ho sulle guance?
Devo
mettermi le lenti colorate per nascondere le mie romboidi pupille?
Devo
mettermi la sciarpa per evitare che notino le mie zanne da lupo?
Che devo
fare per essere accettato?
Ho provato ad essere gentile.
A dare
amore.
Ma quello che ottengo è sempre e solo
questo.
La mia schiena, appoggiata su questa maledetta
porta.
E le mie guance, bagnate dalla rappresentazione
palpabile e visibile del concetto di tristezza e disperazione.
Ho provato
a dimenticarti, ma non ci riuscito.
Dovunque
vada, vedo solo te.
E anche se sorrido quando ti vedo insieme a lui,
non puoi capire quanto fa male.
Lo so, avevi una cotta per Naruto è vero, lo
dimostravi sempre, ma io? possibile che non ci sia una ragazza che si sia presa
una cotta per me?
Ino…è innamorata di Shikamaru.
Ten Ten…è
cotta di Neji.
Sakura…di Sasuke.
Matsuri…lei è la prediletta del Kazekage
Gaara.
E tu Hinata…sei riuscita a coronare il tuo sogno
d’amore.
Io non posso fare nulla per impedirti di stare
con Naruto.
Siete felici? State insieme.
Vi volete
bene? Coccolatevi.
Vi amate? Sposatevi.
Non vi
preoccupate per me.
Io non sono arrabbiato con voi.
Sono
arrabbiato con me stesso.
Finalmente ho capito che cosa ho di
sbagliato.
Io…esisto.
Ecco dove
sbaglio.
È inutile continuare a vivere, se non si ha
nessuno con cui condividere il proprio tempo.
I propri
sogni.
Il proprio futuro.
Io non
voglio rimanere da solo.
E se non posso avere qualcuno accanto, tanto
vale farla finita.
Ora.
Senza
tornare indietro.
“CASA DOLCE CAS…”
SBAM
“AHIAAA”
“m-ma che?
E tu chi sei?”
Davanti a me, una ragazza dai lunghi capelli
biondi e chiari, e dagli occhi verde acqua.
“CHI SEI
TU. CHE CI FAI A CASA MIA?”
Ma chi è sta svitata?
“Casa tua?
Scusa ma questo non è l’appartamento numero 78?”
“No Bella
Addormentata, questo è il 77” Gli rispondo con tono ironico, ma sembra che non
l’ha capita.
““Ah è vero. Che sbadata. Ti chiedo scusa.
Devono avermi dato le chiavi sbagliate.” Poi girandosi verso la porta.
“Ti ho
anche ammaccato la porta, mi dispiace.”
“HO PRESO
UNA BOTTA IN TESTA COLOSSALE, E TU TI PREOCCUPI DELLA PORTA?”
“Ah è
vero. Che sbadata. Ti chiedo scusa.”
Ripeto: ma
chi è sta svitata?
Però in fondo è simpatica.
“Wow.
Questa è casa tua?”
“No. Sono finito qui per sbaglio. Mi sono
addormentato quando dovevano ancora tirare su le colonne portanti, e quando mi
sono svegliato avevano già finito.”
“Davvero?
Wow che esperienza fantastica. Mi puoi dire come hai fatto a dormire con i
rumori dei lavori?”
Ma ci è o ci fa?
“Ho usato
i tappi.”
“Per le orecchie?”
“No per il
naso. Sai purtroppo quando sono nato avevo gli organi scombussolati.”
“Poverino.
Mi dispiace.”
“Eh dispiace anche a me. Il problema più serio è
quando vado al bagno. Avendo questo problema, per pisciare devo levarmi le
scarpe.”
Forse sto esagerando, sta prendendo tutto troppo
seriamente. Meglio che gli dica la verità.
“Sto
scherzando. Uso i tappi per le orecchie no?”
“Ah allora
era tutto uno scherzo. Chissà perché ma non l’avevo capito. sembravi così
serio.”
Confermo: questa è svitata.
“Comunque
sono la tua nuova vicina, mi chiamo Hikari. Piacere.”
“Io Kiba
Inuzuka.”
“Senti Kiba, visto che purtroppo sono arrivata
da poco, e non sono di qui, ti andrebbe di farmi da guida? Mi farebbe davvero
piacere.”
“Ehm…ok, come vuoi. Allora per cominciare la
nostra gita ci vediamo domani alle 4. ti chiamo io ok?”
“Ok grazie
mille. Ciao ciao.”
Mi chiudo la porta alle spalle e mi ci
riappoggio di nuovo.
Ricominciando a maledire me stesso.
A maledire
il mondo.
A maledire tutti.
Dico no?
Ma tra tutte le ragazze del mondo, proprio questa mi doveva capitare?
“SCUSA
KIB…”
SBAM
“AHIA.
ANCORA?”
“Mi dispiace, ti ho ammaccato di nuovo la porta.
Scusami.”
…no comment.
“Volevo
solo dirti che…che mi sei simpatico.”
Si
avvicina, e mi bacia sulla guancia.
Io rimango
di sasso.
“Mh mh. Ciao ciao.”
Tra tutte
le ragazze del mondo, mi è capitata lei.
Beh.
Diciamo
che non mi è andata poi così male.
FINE
Questa One-Shot è dedicata a
chi, come me, è sfortunato in amore.
spero che vi possa tirare su di morale,
e che vi possa far rialzare in piedi, e camminare.
perchè in questa fiction
Hikari (concessa gentilmente da SAKURINA) rappresenta la speranza.
con il suo
ingresso in scena, volevo farvi capire che anche se la nostra vita va a puttane,
lei ci sorride sempre, e ci fa andare avanti.
perchè la speranza è l'ultima a
morire.
fatemi sapere come vi sembra ;^) see ya
P.S: AUGURI HOPETOSAVE BUON COMPLEANNO (anche se era il 21 XP scusa il ritardo)
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