...dove nessun uomo era mai giunto prima

di Shetani Bonaparte
(/viewuser.php?uid=590917)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


~~Ciauz!
Vi presento ‘sta storia scritta un po’ così, sperando vi piaccia.
Un bacione,
Shetani

 


Era arrivato là dove nessun uomo era mai giunto prima.
Era arrivato fino a quell’anima agitata, composta da due metà che, nel loro duellare, la rendevano unica. Quell’anima così sensibile, insicura, forse, umana, così logica e fredda.
Era arrivato fino al cuore di quell’uomo, quel cuore in costante lotta col cervello. Quel cuore che dal suo proprietario veniva descritto come un comune organo cardiaco ma che pulsava per lui.
Ci era arrivato eccome! Il primo e l’unico.
E ora si gettava in avanscoperta, per la prima volta, esplicitamente, interrompendo una partita a scacchi. Semplicemente, si sporse, catturò quel viso sul quale riusciva sempre a leggere delle emozioni – solo lui, ci riusciva solo lui… - e lo trasse a se, impavido, smanioso, al contempo spaventato – nemmeno stesse per assaggiare un Frutto Proibito.
In vita sua si era sempre interessato alla creatura chiamata donna (cit. Gene Roddenberry), amandone molte. Le aveva baciate con passione eppure… eppure nessun bacio poteva esser paragonato a questo.
Assaporò quelle pallide e sottili labbra dapprima posandovi appena le proprie, poi con sempre maggior intraprendenza e poi ottenne una risposta, a quel bacio, una risposta forte e passionale. Umana.
Sbagliata, a giudicare dal modo in cui Spock lo aveva interrotto.
Oh, il vulcaniano era spaventato, glielo leggeva negli occhi, si vergognava di ciò che aveva ‘subito’.
E Jim si sentì quasi sporco.
Si era spinto troppo in là; si diede dello stupido, non sapeva mai dove fosse il limite, con Spock, e ora lo aveva scoperto con impulsività, senza ragionamenti. Idiota!
Poi la mano dell’altro si chiuse sulla sua e… diamine, era persino meglio d’un bacio!
Sorrise, sereno, acquietato.
“Mi scusi se l’ho interrotta, Capitano” si sentì dire; due labbra calde si posarono sulle sue.
Era arrivato là dove nessun uomo era mai giunto prima e, beh, ora poteva premiarsi nel migliore dei modi.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2699157