Prologo
Buio, buio totale.
Poco dopo che fu somministrato il vaccino ai Second Stage Children, l'El Dorado chiuse i suoi battenti. Come volevasi dimostrare, fu fondata solamente per sconfiggere quei ragazzi.
Gli edifici furono abbandonati, molti dei laboratori di ricerca segreti sparsi per il Giappone, distrutti.
Solo la base principale rimase intoccata.
Era ben costruita, erano presenti macchinari moderni difficili da trasportare e se mal utilizzati mortali.
Si decise, di comune accordo con il governo, di lasciarla intatta, casomai si fosse presentata un'altra emergenza.
Ogni tanto alcuni inviati controllavano i laboratori scientifici, vedevano se c'era qualche eventuale danno.
Questo era uno di quei giorni. Un gruppo di uomini, vestiti con strane tute protettive scure, si facevano spazio tra la prigione Mugen. Puzzava di muffa, nonostante fosse stata usata "pochissimo".
Quel posto incuteva ancora terrore. Era scura, mal illuminata, triste. Doveva essere davvero orribile passare del tempo là, senza poter uscire.
Lì erano presenti i corpi, o meglio, i cadaveri dei ragazzi usati come cavie per formare la Protocol Omega. C'erano state diverse selezioni tra tutti i ragazzi giapponesi. Erano stati inviati dei telegrammi (nonostante fossero strumenti di comunicazione molto antichi, erano tra i più economici e l'El Dorado non poteva permettersi di sprecare risorse per cose del genere).
Alcuni erano stati ibernati, altri semplicemente morti.
Nessuno, in quell'istante, si accorse che una cella era vuota.
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Era tardo pomeriggio, il sole cominciava a tramontare e il cielo a tingersi delle tonalità calde dell'arancio. Era estate, per cui un caldo secco, quasi afoso, dominava le giornate.
Tenma e Shinsuke si stavano allenando al campetto del parco, mentre Aoi li guardava estasiata seduta su una vecchia panchina.
-Tenma, credo che si sia fatto tardi. Aki si starà preoccupando.- osservò.
-Eh, forse hai ragione.- il castano annuì con aria imbarazzata.
-Torniamo a casa!- urlò il minore, asciugandosi il viso sudato con un asciugamanino.
Fecero per incamminarsi, quando una ragazza corse loro incontro, veloce come una saetta. I capelli viola, raccolti in una coda laterale, erano leggermente mossi dal vento. Il ciuffo verde le ricadeva sull'occhio sinistro color grigio fumo.
-Ehm...
-Ci conosciamo?- chiese Aoi.
-Ahem, tu- disse indicando il centrocampista della Raimon -sei Matsukaze Tenma?-.
-Si, sono io, perché?- domandò dubbioso.
-Sono Ayano Minamoto, molto piacere.- affermò, stringendogli la mano -Mi sono appena iscritta alla Raimon. E naturalmente entrerò nel vostro club di calcio-.
Sul volto di Tenma si allargò un enorme sorriso: -Bene! Loro sono Nishizono Shinsuke e Sorano Aoi, rispettivamente...- lo interruppe.
-Lo so, lo so.- disse con un'aria annoiata e un cenno del capo.
-Ho un'idea! Se per i vostri genitori va bene, perché non ceniamo tutti insieme?
-Mh, perché no.- ghignò.
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-Mi pare di aver captato un'anomalia- balbettò uno degli uomini, proprio mentre stavano per uscire dalla prigione.
Gli altri sospirarono.
-E ce lo dici ora? Che hai visto?
-Mi sembrava c-che una cella f-fosse vuota...
-Ti ricordi il numero?
-F-Forse era la 4D.- affermò sempre con tono incerto.
Tornarono indietro. Appena arrivarono alla cella, un'espressione di stupore si dipinse sui loro volti disinteressati.
-L'esperimento Delta... È scappato.-.
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Angolino dell'autrice:
Ehilà! E torno subito con una nuova pubblicazione, stavolta il prologo di una long. Probabilmente sarete un pò confusi, ma nei prossimi capitoli tutto verrà spiegato meglio e più dettagliatamente.
Scusatemi se ci sono poche descrizioni! Sono il mio punto debole, ma sto cercando di migliorare.
Se avete domande, dubbi o errori da segnalare, potete farlo con una recensione o un messaggio privato :)
Un ringraziamento speciale va a Lelle10, che mi ha aiutata molto, ma anche alle altre ragazze che hanno recensito! Grazie! :*
Beh io vado, a presto!
Giady02
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