Dirty Little Secret

di Alyson Nobody
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Salve mi chiamo Alessia e se avete aperto la storia vuol dire che vi ho incuriositi almeno un po'.
Come già detto in descrizione, questa è una storia che ho in testa da qualche mese, ma non ho mai corretto gli appunti e sistemato il tutto.
Non ho altri capitoli già pronti, solo bozze, quindi non so quando ci sarà l'aggiornamente con il prossimo capitolo.
Volevo mettermi in gioco ancora una volta, scrivetemi quello che pensate, anche tramite messaggio privato... se no la vedo difficile continuare.
Spero che questo primo capitolo/prologo sia di vostro gradimento. A presto!
 
 
 

Capitolo revisionato il 02/07/2015


Prologo

 

Precisamente una settimana fa.

È passata una sola settimana da quando ho incontrato lo sguardo di un ragazzo..

Uno sguardo color ambra, occhi che non avevo mai visto prima, eppure così familiari.

Lo sguardo di qualcuno che non conosco, ed è come se mi avesse lasciato qualcosa dentro. Impossibile.

Non so chi sia, mi capita si rincontrarlo in sogno.

Non conosco il suo nome.

Ho cercato di incontrarlo di nuovo, andando spesso nella strada in cui l'ho intravisto.

Ma non ho ancora ottenuto nulla.

Quella sera se ne stava lì, riparato dal vociare delle persone comuni e frivole a cui cerco di assomigliare.

Ed anche se si trovava in disparte, isolato in una parte più nascosta, per me era come se fosse stato al centro di tutto.

Dei ridicoli capelli tinti di un rosso acceso gli incorniciavano il viso.

Erano particolari, insieme ai vestiti sbiaditi e stropicciati che lo rendevano unico.

Aveva entrambi le mani occupate a sorreggere una birra ed una sigaretta.

E rideva, una di quelle risate contagiose e profonde.

Rideva di qualcosa che gli era stato detto dal ragazzo difronte a lui, un ragazzo strano, con i capelli neri come il petrolio sparati in aria con il gel.

È successo tutto in un secondo.

Un secondo in cui ha girato il suo sguardo e l’ha portato nei miei banali occhi azzurri, che come scotatti hanno interrotto quel contatto.

E in quei pochi secondi in cui mi sono distratto sono rimasto indietro rispetto agli altri.

Dentro di me si accende uno strano desiderio che non ho mai avuto per nessun’altro prima di ora.

Desidero conoscere il suo nome, la sua voce, la sua storia.

Ed è quando ci ripenso che mi dico che dovrei smetterla di alimentare queste cretinaggini.

Smetterla e basta.

Diventare normale, avere una vita normale.

Cercare un lavoro e una ragazza.

Non può piacermi un ragazzo.

Semplicemente sbagliato, dalla nascita.





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