Prigioniera

di Dian87
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Un viaggio avevo fatto,
questo era l'atto.
Il pensiero di un amico era vicino
a quel che avrei visto in un cantoncino.
Guida, di due, ero nell'Africa Nera,
ma la turista simpatica non era,
il turista aveva un fucile,
con il quale era andato a cacciare in Cile.
Paura di quei due avevo,
un mio amico era finito nel Medioevo.
Paura avevo di finire nella Preistoria,
così nessuno avrebbe saputo la mia storia.
Alla fine del viaggio tremendo,
incominciai il rammendo
nella casa di quei due ero finita,
rischiai più volte di tagliarmi le dita.
Il mio desiderio di andarmene fu ricompensato,
mai ci avevo pensato,
per andarmene persi la mia forma,
qualcuno doveva aver seguito la mia orma,
nel cielo, a vagare, volevo rimanere all'infinito,
ma il tempo era quasi finito,
atterrai,
mi trasformai.
Il posto cambiò radicalmente,
come se fosse frutto della mia mente.
- Tanya, dove sei?- gridai,
e, dopo, crollai.
Mi rialzai dopo tanto tempo,
grazie ad un sottile vento.
Gli occhi aprii,
e meglio mi sentii.
Tanya era lì, a me vicina,
nessuna, più di lei, era carina.
- Devi andartene.- disse.
Non volevo che perisse,
non di nuovo, almeno,
pensai sotto il cielo armeno.
Ma abituata ero a ricevere ordini.
"Come volano bene le rondini,
libere da ogni male."
Al pensiero stetti un po' male,
tra un po' un'altra rondine avrebbe cominciato a volare
e io ad altri avrei cominciato a pensare.
Tanya volò via,
amica mia, salutami Maria. 




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