Un pomeriggio al lago

di Eulalia_writer
(/viewuser.php?uid=579066)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'aveva portata al lago. “Dai è un posto bellissimo” aveva detto lui. In realtà lo era davvero: una piccola spiaggia erbosa si stagliava tra il bosco e una pozza d'acqua cristallina grande quanto un campo da calcio. Un piccolo magazzino era stato riadattato e ora conteneva tutto l'occorrente per allestire una piccola festicciola in riva al lago, ma loro si accontentarono di due sdraio. Sara si impossessò subito di quella destinata a lei e si piazzò subito sotto il sole di pomeriggio per abbronzarsi, lasciando a Mattia l'onore di fare il primo tutto della giornata.

Non passò molto prima che si stancasse di nuotare da solo, così decise che -volente o nolente- avrebbe portato in acqua anche la sua amica: uscì dall'acqua il più silenziosamente possibile e si avvicinò quatto quatto alla sdraio, attento a non farsi scoprire. Lei non fece in tempo a rendersi conto di cosa stesse succedendo, perchè in un attimo Mattia l'aveva sollevata e la stava portando verso l'acqua.

“Se mi butti affogo!”- suonava un po' drastica come frase, ma lui si fermò.

“Che c'è?” chiese, tenendo la minuta ragazza tra le braccia, stretta a se'.

“Non buttarmi in acqua perchè non sono brava a nuotare”.

Un'espressione pensierosa comparve sul volto del giovane, prima che posasse Sara a terra: entrò per primo, invitandola a seguirlo. Una volta che furono entrambi in acqua la prese per mano, portandola dove era certo che in fondale fosse troppo alto perchè una poco più alta di un metro e mezzo toccasse.

“Scemo, che fai? Vieni qui che non tocco!”- strillava lei aggrappandosi alle spalle del ragazzo. Lui ne approfittò per stringerla a se' -era abbastanza alto da raggiungere il fondale senza problemi.

Rimasero lì, abbracciati senza dire niente: lei aveva le braccia intorno al collo del ragazzo e lui teneva le mani sui fianchi della brunetta.

La tirò -se possibile- ancora più vicino e posò le labbra sulle sue. Lei sapeva d'estate e di crema solare, lui aveva addosso un profumo indefinito, ma decisamente dolce. "Sa di buono" -pensarono entrambi.

Era un bacio lento -di quelli che piacevano a lei- e davvero molto dolce. Inaspettato, forse, ma di sicuro ben accetto.

Rimasero abbracciati a lungo nell'acqua -solo i pesci furono testimoni di tanto amore.

Quando riuscirono a staccarsi la prese di nuovo per mano e la riportò a riva. Si sedettero ad asciugare al sole e Mattia posò la testa sulle gambe di Sara, chiudendo gli occhi. Lei gli spostava i capelli dalla fronte e lui, impossessatosi di una delle sue mani, la stava riempiendo di baci.

Nessuno dei due pensava a cosa sarebbe successo una volta che la giornata fosse finita, ma non gli importava gran ché: erano lì, in riva al lago, solo lui, lei e i loro baci.

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2715749