10 songs2
6.
Retrograde – James Blake
Il
canto della sirena.
Nient'altro.
Era una melodia affascinante, quella che lasciava le labbra di
Hannibal Lecter, che strisciava sul pavimento, che la raggiungeva e
si riversava nelle sue orecchie e nel suo cervello.
«Non
essere coraggiosa.»
Bastava
così poco? Nell'esatto secondo in cui quelle parole erano state
pronunciate, Alana aveva preso la decisione di ripiegare il proprio
indice su quel grilletto.
Una
stupida. Era una studiosa di psicologia, ma non era stata in grado di
resistere al ricatto puerile della becera psicologia inversa.
Una
scelta inevitabile., pensò, guardando cristalli di vetro danzare
nella pioggia, sopra di lei, mentre restava sospesa in un volo verso
la morte.
7.
Luminous – Max Richter
«
Sento il calore del sole sulla pelle. »
I
raggi bucano le fronde degli alberi, disegnando percorsi lucenti
nella polvere sospesa.
«
Continua. » lo incoraggia
una voce.
«
L'odore della terra umida. »
Una
spessa benda scura taglia in due il volto di Will, impedendogli di
vedere.
«
Suoni? »
«
Credo... Il suono delle foglie mosse dal vento. E poi »
si volta verso colui che lo sta interrogando «
il tuo respiro. »
«
Come ti sembra? »
I
piedi di entrambi poggiano su un morbido tappeto di muschio.
«
Regolare, leggero. Sempre più vicino. »
«
Quanto ai sapori? »
domanda Hannibal, prima di baciarlo.
8.
Last Request – Paolo Nutini
Hannibal
lascia che Alana si sfoghi. La lascia urlare fino a quando non le
manca il fiato, poi si alza dal letto, la raggiunge e la stringe a
sé.
«
Posso spiegarti. »
ripete.
«
Allora fallo. »
«
Non adesso, Alana. Non è il momento. »
Lei
si abbandona contro di lui. «
Non può continuare così. Non si tratta di gelosia, »
chiarisce « ma di
fiducia. »
Alana
aspetta, aspetta una risposta che non arriva. La stretta dell'altro
si allenta concedendole il tacito permesso a fuggire.
«
Lo so che non stiamo andando da nessuna parte... »
«
...ma andiamoci un'ultima volta? »
9.
No Surprises – Radiohead
«
Sta nevicando. »
Il
viso di Will si riflette nel vetro, lo sguardo perso oltre
l'orizzonte.
Dietro
di lui Hannibal cambia posizione, il suo movimento si propaga fino a
Will grazie al materasso. Le dita calde dell'uomo accarezzano i suoi
riccioli.
«
Vuoi che accenda il fuoco? »
Will
emette un grugnito di dissenso. «
Non ce n'è bisogno. »
Fa
per alzarsi dal letto, ma il dottore lo strattona di nuovo al suo
posto e lo circonda con un braccio.
«
Io lo trovo romantico. »
sussurra sarcastico nell'orecchio dell'altro.
«
Il fuoco? » chiede Will
atono.
«
Noi due, abbracciati di fronte al fuoco. »
Will
si libera dalla stretta e si volta sull'altro fianco, affrontandolo
direttamente.
«
Continui a essere uno che si perde nei dettagli, eh? »
dice prima di baciarlo.
10.
Il Mostro – Samuele Bersani
No.
Will
osserva il corpo a terra, di fronte a sé. Mette a fuoco le proprie
mani solo in un secondo momento, le dita tremanti ancora strette
attorno alla semiautomatica che ha esploso quei colpi.
No.
La
pistola rimbalza a terra mentre chi l'ha lanciata scatta in avanti e
si piega a terra, sulla creatura morente che ha contribuito ad
incastrare e alla quale ora ha dovuto sparare.
Hannibal
non può parlare, ma tossisce mentre scie di sangue lasciano le sue
labbra.
No.
Gli
occhi liquidi si appuntano su Will, espressivi come sempre. Ci si
possono leggere i più disparati sentimenti, ma quello che prevale
sugli altri è quello che più ferisce il suo assassino. Incredulità.
No.
Will
allunga una mano in cerca di perdono, ma ciò che trova è ormai un
cadavere.
Non
c'è stato tempo per chiedere perdono. Non c'è stato tempo per
concederlo.
No.
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