La semplice (ma disgraziata) vita di Cindy.

di MerpEverytime333
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Cindy era una ragazza di 23 anni, bella, alta, magra, con capelli neri che le arrivavano al fondoschiena e occhi celesti come il cielo senza nuvole a mezzogiorno. Una ragazza qualsiasi, se non per il fatto che viveva una vita da barbona.
Andava in giro per Roma, trascinandosi la sua chitarra per fare l'elemosina ed i suoi vestiti lerci e logori. Cantava delle canzoni scritte e composte da lei. Le canzoni erano molto belle, parlavano della sua vita, ma chi mai si fermava ad ascoltare? Le davano giusto qualche soldo perchè faceva pena o almeno questo lo pensavano gli altri.
Lei era fiera di se stessa. Pensava sempre che la sua vita vada bene così perchè ha fatto troppi errori della sua corta vita (la vita è corta, sopratutto per una barbona romana) per meritarsi di meglio, errori che in realtà non esistono neanche. Pensava di aver sbagliato tutto nella vita, ma in realtà era colpa degli altri: la prendevano in giro perchè era così lunatica e diversa, è stata picchiata violentemente dai genitori fin dalla tenera età, è stata stuprata a 15 anni da un barbone (proprio come lei) e così via. Era colpa degli altri, non sua, ma lei pensava ancora il contrario. S'illudeva, ma andava bene così, tanto una barbona non si aspetta mai niente dalla vita.
Prova emozioni come tutti noi, nonostante si sia già rassegnata da un pò. Ha provato delle emozioni simili all'amore per un certo Dario, un suo compagno di classe delle superiori, ma lui era troppo normale per stare con una come Cindy. Ci soffriva, ma col passare degli anni aveva capito che l'amore è l'emozione più forte provata dagli umani, superato, forse, solo dalla paura, ma che lo si può capire solo quando diventi maturo. A meno che eri una barbona. Si manteneva in vita con quel che trovava, sapeva come fare per sopravvivere, perchè di vivere non bisogna neanche pensarci, quindi era matura, ma non abbastanza per essere normale e provare l'amore.
La povera (in tutti i sensi) Cindy, che vita!


Note personali: questa è la prima storia che mi sono inventato direttamente dal mio cervello (o di quel poco che ne rimane). L'ho scritta in pochi minuti, quindi accetto ogni tipo di recensione. Spero che vi piaccia e che, leggendola, possiate anche capire qualcosa di più del mondo. Grazie!




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