Fading
capillary lights
I.
Fascination
Just
a passing glance, just a brief romance
Lily
guida.
Guida
lei perché nessuno starebbe dietro con lei e James, non importa
quanto entrambi abbiano insistito che non sarebbe stato un problema
per nessuno. Che promettono che terranno le coccole al minimo. O le
pomiciate. O le risatine sussurrate. Il solito. Ma sembrava che
avrebbe piovuto, ed era molto probabile che lei avrebbe avuto bisogno
delle braccia di lui attorno a lei, e lui avrebbe avuto bisogno delle
labbra di lei sul suo collo; quindi anche a loro quelle promesse
suonano incerte. Nessuno se l'è bevute. Sirius e Peter stavano
praticamente avendo un incontro di wrestling sul ciglio della strada
per il dannato posto del passeggero. Molto maturo, vero? Alla fine,
Remus si è girato verso James e Lily, ha sospirato, mostrato il suo
più esasperato sguardo da “Sono davvero esausto quindi per
favore
fate qualcosa riguardo questi stupidi” - e loro hanno ceduto.
Guida
lei anche perché Remus è stanco; non è riuscito a liberarsi ieri
sera come previsto, e ha detto che avrebbe dormito in macchina.
Perché non ci si può fidare di Sirius e delle sue preferenze
musicali. Perché James ha bisogno di essere costantemente ricordato
di non uccidere l'acceleratore. Perché l'ultima volta che Peter era
al volante, sono finiti in un canale poco profondo. Limitata soglia
dell'attenzione. Non riusciva ad evitare di togliere gli occhi dalla
strada ogni volta che vedevano e indicavano qualcosa di remotamente
interessante, cosa che James e Sirius, sfortunatamente, facevano
spesso.
Lily
ha notato da un po' quanta troppa energia repressa abbiano per stare
in uno spazio così stretto per un tempo relativamente lungo. È
divertente, per lei, come non possano distribuire tutta
quell'agitazione in parti uguali durante il viaggio. Consumano tutta
l'eccitazione nelle prime ore – il cantare stonato e ad alta voce,
i giochi da macchina, le litigate per lo stereo, gli entusiasti
racconti degli scherzi, completi con aggiunte esagerate e le
correzioni mormorate di Remus, le sciarade, l'infinito crepitio delle
confezioni di patatine aperte – e poi la testa di Remus è
appoggiata contro il finestrino annebbiato, Sirius sta accasciandosi
sulla spalla di Remus, e Peter sta crollando dietro al sedile di
James.
“Chi
è?” domanda sottovoce James quando inizia una nuova canzone,
raddrizzandosi e stropicciandosi gli occhi. Incrocia le braccia al
petto e guarda la strada. Sta facendo buio, i boschetti a entrambi i
lati stanno diventando ora un muro più fitto e irregolare, più nero
che verde, mentre il cielo fatica a mostrare i resti di un pittoresco
tramonto che loro non riescono a vedere da questo tratto di
autostrada.
“Nat
King Cole,” risponde Lily. Sorride. Era solita ballare questa
canzone con suo papà. Natale, biscotti alla cannella, piedi sulle
punte che tengono il passo sul pavimento del salotto coperto dal
tappeto. Si immagina, si chiede se sua figlia danzerebbe così anche
con James, un giorno. Spera di sì. “Ti piace?”
“Sì.”
E poi lui sogghigna, si morde il labbro per smorzare il compiaciuto
sospiro, anche se lei non lo può vedere, e aggiunge “E' piacevole
per pomiciare, immagino.”
Lei
sbuffa, tendendo il braccio alla cieca per colpirlo.
Peter
è sorpreso, russa particolarmente forte a quel suono. Sirius salta
al baccano di Peter, da' accidentalmente una gomitata a Remus, la cui
testa colpisce il finestrino. Dura tutto circa tre secondi, e nessuno
si sveglia.
“Idioti,”
dice James, allungando il collo per guardarli. E poi sbadiglia
ancora.
“Puoi
dormire se vuoi, sai.” esclama Lily.
“Nah,
sto bene.”
“D'accordo,
allora.”
“Ehi,
Evans?”
“Hm?”
“Mi...
piace molto, questa canzone.”
“Anche
a me.”
Il
Sole è tramontato del tutto. Inizia a piovigginare. Lily si sposta
per rilassare di più la schiena, sentendosi perfettamente contenta
con il mormorio della macchina, l'asfalto che corre davanti a lei, e
la compagnia dei suoi idioti preferiti al mondo.
“Pensi
che potremmo ballarla al nostro matrimonio?” borbotta James, e lei
deve stringere forte il volante per non sterzare nell'altra corsia.
Si
azzarda a guardarlo con gli occhi sgranati – James Potter in quel
colorato maglione a righe con ricami a forma di cervo che lei gli ha
regalato per il compleanno, con le braccia ancora sul petto, gli
occhiali che stanno per cadere, e... oh, ma
che diavolo
– gli occhi chiusi, la bocca aperta, la testa piegata e che si
muove verso la finestra, dannatamente addormentato
dopo una tale... ridicola, grandiosa, totalmente inaspettata
affermazione...
I
suoi occhi si riportano controvoglia sulla strada. Scuote la testa e
ride tra sé e sé.
Addormentato!
Santo cielo. Che idiota.
Il
suo
idiota.
Canticchia
il resto della canzone e sorride per il resto del viaggio.
It
was fascination, I know,
Seeing
you alone with the moonlight above
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