Titolo: What a surprise
Challenge:
sfida dei duecento promt
Prompt:
88. Sorpresa
Fandom:
NCIS
Personaggi:
Leroy Jethro Gibbs, Jennifer Shepard, Antony DiNozzo
Raiting:
verde
Tipologia:
One-shot
Parole:
524
Gibbs si mise a sedere, la
schiena appoggiata allo schienale del letto e le gambe, appena
divaricate, coperte dal leggero lenzuolo ricamato e ascoltò
il rumore dell’acqua che scrosciava nella doccia. Poco dopo
Jen comparve sulla soglia della camera avvolta in un accappatoio blu,
decisamente troppo grande per la sua figura minuta. I capelli bagnati,
colpiti dall’unico raggio di pallido sole che filtrava dalle
imposte, mandavano riflessi ramati e le ricadevano in ciocche sparse
sul viso.
“Forse dovresti
iniziare a portare qualche tuo vestito qui, così non
dovresti continuamente rubare i miei.” La salutò
Jehtro, facendo scorrere lo sguardo sulla donna.
“Buongiorno anche
a te.” Rispose Jen, avvicinandosi all’uomo ancora
disteso a letto “se preferisci posso sempre
toglierlo.”
Gibbs non rispose alla
provocazione, ma il desiderio che gli bruciava negli occhi quando la
attirò a sé, parlava per lui. Jen gli
piombò addosso, l’accappatoio si aprì e
i loro copri nudi si ritrovarono a contatto, in un letto che li aveva
visti complici per tutta la notte.
“Tuttavia…”
riprese lei appoggiandogli una mano sul petto e abbandonando con
riluttanza la posizione, “è già tardi,
tra un poco dobbiamo essere al lavoro e per di più sto
morendo di fame. Non mangio nulla da ieri a pranzo.”
Jethro sbuffò un
poco, il contatto con la pelle ancora umida di Jen lo aveva reso pieno
di aspettative, ma alla fine la lasciò andare,
accontentandosi di un rapido bacio.
“Mentre tu ti fai
una doccia, io scendo a prepararti il caffè.”
“E mi accompagni
anche al lavoro? Odio prendere bus e taxi e l’auto
è ancora in riparazione.” Chiese speranzoso
affacciandosi, praticamene nudo, dalla porta del bagno. Jen
valutò l’idea di rinunciare al lavoro e al
caffè e di passare la giornata chiusa in casa, ma la
scartò subito.
Se entrambi non si fossero
presentati avrebbero solo incrementato i sospetti sulla loro presunta
relazione, se così poteva chiamarsi il rapporto che avevano
ricucito in quelle settimane. E a sentire Abby, c’era
già un giro di scommesse, ovviamente tenute da DiNozzo, su
di loro.
Perciò decise di
scendere le scale e andare in cucina a preparare il caffè.
Aveva da poco messo la moka sui fornelli quando suonarono alla porta,
tre scampanellate in rapida successione.
“Arrivo.”
Gridò e limitandosi a sistemarsi gli scarsi indumenti che
aveva indosso si precipitò alla porta.
Due paia di occhi verdi si
scontrarono in uno sguardo di muta sorpresa, ma quelli maschili furono
i primi ad accendersi di esultanza, mentre un sorriso imbarazzato si
disegnava sulle labbra dell’uomo.
“Emh, ero passato
a chiedere al capo se aveva bisogno di un passaggio. So che
è ancora senza auto, ma vedo che non ce
n’è bisogno.” Commentò
DiNozzo accennando un sorriso.
L’imbarazzo aveva
abbandonato anche il viso di Jen, sostituito da uno sguardo torvo.
“Bene…
meglio se ora vado. A dopo, direttore.” DiNozzo
sparì in auto, ma Jen lo vide portarsi il cellulare
all’orecchio.
“Chi
era?” chiese Jethro scendendo le scale, un asciugamano legato
in vita.
“Oh.. solo
DiNozzo che chiedeva se ti serviva un passaggio.” Rispose Jen
che tratteneva a stento una risata, “Credo abbia vinto la
scommessa, ma gli abbiamo rovinato la sorpresa.”
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