Le mura interiori

di Coldark
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Fumeremo la polaroyd che racconta le nostre vite,cosi da ripercorrere ogni fermata del tuo cuore,
biascicando nuvole senza senso distese nel cielo dal frastuono che rimbomba nell'abbisso delle emozioni.
Le tue parole ronzano nelle orecchie formando vortici di speranze, Impedendo ogni tentativo di salvezza.
Sono schiavo, prigioniero.
Intrappolato in questi fiumi di parole In questi mari di bugie. In queste mura inesistenti.
Distruggi ogni speranza lasciandomi distesa sulla lancetta di un orologio passato di moda, facendomi oscillare tra un secondo e l'altro.
Giunti a mezzanotte Nasce un altro giorno, ma il tragitto č lo stesso. Nessuna variazione.
Apro il mio cuore e spunta un pomeriggio piovoso, grigio come l'anima di chi aspetta un treno giunto in aereoporto.
Mi siedo su di una panchina ingiallita, immobile aspetto, una stella cadente, in pieno inverno.
Un passante si accomoda senza chiedere il permesso, dipinge il mio volto sul suo cuore e distrattamente inciampa sulle mie labbra. Una stella cadente illumina i nostri volti, pallidi e felici, Accendendo nei cuori la speranza di un domani migliore




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