Amo questa fic con tutta
me stessa e aver raggiunto quel risultato mi soddisfa parecchio!
Ringrazio di cuore LadyVampire per il giudizio e la mia Lovve per
essere fonte d'ispirazione per me. XD
Buona lettura!
.: Red in my Life :.
[Rosso...]
Il 'rosso' per Neji Hyuuga aveva tanti significati - felici e non - che
teneva gelosamente rinchiusi nel suo cuore, come se fossero dei tesori,
talmente preziosi, da non poter essere mostrati al pubblico.
Tutti quei ricordi erano legati a un solo protagonista: Kiba Inuzuka.
Kiba era il rosso della sua vita.
[Rosso... come i segni
sul viso di Kiba]
Più di una volta si era soffermato a osservare quel viso
abbronzato, quegli occhi dalle lame dorate e dall'espressione
strafottente, e più di una volta si era soffermato su quelle
'zanne' rosse.
Gli davano un aspetto più selvatico di quanto già
non fosse.
Era come un randagio.
Senza freni.
Senza padrone - ma alla continua ricerca di una casa.
Non disprezzava mai le carezze - anzi, talvolta le ricercava come se
fossero un'oasi nel deserto - e in quei momenti, nonostante le 'zanne'
bene in vista, assumeva un'espressione da cucciolo.
A Neji piaceva ancor di più osservarlo in quelle situazioni.
[Rosso... come l'alba]
Una volta, in missione con il Team Otto e il suo, Neji si era ritrovato
a osservare l'aurora, mentre i suoi compagni dormivano.
Aveva sempre trovato rilassante osservare quel leggero schiarirsi del
cielo e quel momento in cui tutto pareva tingersi di un accesa
tonalità carminio.
Si guardava attorno, ammirato e affascinato, fino a quando non aveva
visto Kiba, sveglio che lo guardava a sua volta con un sorrisetto in
viso.
" Come sei romantico, Hyuuga.", il suo tono era ironico ma il moro non
si era scomposto.
Non ne valeva la pena poi quel 'romanticismo' lo stavano condividendo
insieme.
[Rosso... come il sangue]
In quella missione entrambi i Team avevano rischiato grosso ma erano
riusciti a tirarsi fuori dai guai quasi indenni.
Quasi, perché Kiba, troppo impulsivo, era caduto in una
trappola riportando una ferita al fianco.
" Incapace.", borbottò Neji portandolo in salvo, mentre gli
altri facevano da copertura.
L'Inuzuka, sulle sue spalle, sbuffò.
" Grazie a me avete visto la trappola!"
" Grazie a te siamo con un uomo in meno."
Zittito si nascose dietro le spalle del più grande.
" Ti sto sporcando di sangue il kimono..."
Neji sapeva che con quello il castano stava cercando di chiedere scusa
per tutto.
" Sei perdonato."
[Rosso... come Akamaru]
Solo una volta Neji si era ritrovato a 'interagire' con Akamaru: quando
aveva accompagnato Hinata all'ospedale per trovare Kiba.
Lì, aveva visto il grosso animale fare le feste a sua
cugina, che rideva timidamente divertita insieme all'Inuzuka, steso sul
letto, mentre lui, fermo sulla porta li osservava silenzioso,
sentendosi fuori posto.
Poi d'un tratto, tutte le sue idee sul 'non piacere agli animali'
crollarono come castelli di carta, ritrovandosi bloccato a terra dal
cane che gli leccava allegramente il viso in uno slancio d'affetto.
" Fantastico Hyuuga! Piaci anche ad Akamaru!"
Quell''anche' lo fece riflettere parecchio.
[Rosso... come il Filo
del Destino]
Tra tutto quello che poteva accadere, mai si sarebbe aspettato che Kiba
divenisse così importante per lui.
Erano completamente diversi.
L'Inuzuka era la libertà e l'istinto fatti a persona, mentre
lui era troppo legato alla famiglia e alle tradizioni, era sempre come
un uccello in gabbia.
Troppo diversi eppure così bisognosi l'uno dell'altro.
Forse, era stato il destino a legarli con il suo filo scarlatto per
compensare quel bisogno e creare un equilibrio tra l'istinto e la
compostezza. Però spettava solo a loro decidere se quello
fosse l'equilibrio giusto del quale avevano tanto bisogno.
[Rosso... come la
passione]
L'impulsività di Kiba per Neji era sempre stata affascinante
ma pericolosa.
Era interessante vederlo reagire senza pensare a nulla con ardore e
passione, ma era anche seccante vederlo finire nei guai a causa di
quello - soprattutto perché lo Hyuuga doveva sempre
combattere contro sé stesso per evitare di sporgersi troppo
e aiutarlo.
Eppure un giorno si era ritrovato ad ammettere a sé stesso
che quell'impulsività aveva anche un altro lato positivo.
Era il giorno in cui il castano - a suo dire stufo di quella situazione
- l'aveva spinto al muro e baciato con irruenza e passione.
[Rosso... come una
coperta davanti al fuoco]
Dopo quel bacio c'è ne erano stati molti altri.
Meno irruenti e più dolci, più attenti a quello
che desiderava l'altro, che però potevano essere donati solo
di nascosto.
Non stavano 'ufficialmente insieme', Neji era ancora un po' restio a
rendere 'quasi pubblica' quella relazione e Kiba non pareva
intenzionato a fargli pressioni.
Il perché era semplice: a entrambi bastava la compagnia
reciproca.
E in quel momento, stringersi di nascosto le mani coperti da un plaid a
quadri rossi davanti al fuoco dell'accampamento, con i loro compagni
che, ignari di tutto, continuavano a parlare tra di loro.
[Rosso... come la
vergogna]
Quando si incontravano, erano sempre molto attenti.
Evitavano di vedersi nelle vicinanze di Villa Hyuuga e preferivano
Villa Inuzuka o il bosco - luoghi nascosti.
Se Tsume, scoprendoli, non avrebbe detto nulla - secondo quello che
sosteneva Kiba -, Hiashi invece 'inquietava' entrambi.
Sapevano che non l'avrebbe fatta passare liscia a nessuno dei due,
soprattutto a Neji, per il disonore e la vergogna agli Hyuuga con una
relazione con un 'maschio Inuzuka'.
A lui non interessava. Non si vergognava di stare con Kiba ed era
disposto a infrangere le regole pur di starci insieme.
L'unica vergogna sarebbe stata quella di abbandonarlo.
[Rosso... come l'amore]
Neji aveva subito confermato quel che diceva, quando Hiashi, sospettoso
per via delle lunghe assenze del nipote, li aveva scoperti e l'aveva
praticamente segregato in casa.
Era scappato subito, dopo neanche due giorni di detenzione e si era
presentato nel mezzo della notte a casa di Kiba.
A entrambi era bastato guardarsi per capire che quella strana
'relazione' era diventata qualcosa in più grande.
" Hyuuga non ti facevo così coraggioso.",
ironizzò l'Inuzuka, passandogli le braccia attorno al collo.
" Te lo dirò solo una volta e non mi ripeterò. Lo
fatto solo per te."
Quello forse... era amore.
[Rosso... come le foglie
autunnali]
Era passato un mese da quella notte.
Si erano chiariti, e anche le famiglie, lentamente, avevano iniziato ad
accettare la relazione.
" Neji, qual è il tuo colore preferito?"
Guardò il ragazzo steso al suo fianco sul prato.
" Il bianco.", rispose, anche se amava il rosso.
L'Inuzuka lo fissò indispettito.
" Egocentrico!", lo rimprovero mettendosi seduto. " Il mio colore
preferito è il rosso."
Neji lo guardò.
" Perché?", gli chiese curioso e stupito.
Kiba prese una foglia scarlatta da terra rigirandola attento tra le
dita.
" Perché trovo che...", la accosto al viso di Neji,
ammirandone l'effetto. " ... ti doni parecchio.", svelò
sorridente.
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