il lupo
L'arrivo del lupo, ovvero: ma tu non dovresti essere il cattivo?
Finalmente riesco a togliermi di dosso la montagna umana, mormoro un
grazie cercando con lo sguardo colui che mi ha tirata fuori da questo
brutto pasticcio.
Lo trovo che mi scruta con uno sguardo un po' perplesso e nonostante lo spavento che ho preso non posso fare a
meno di essere sorpresa dall'aspetto de mio salvatore: dagli abiti
direi che si tratta di un pirata ma non è avevo mai visto uno
così strano, la cosa che mi colpisce di più sono i suoi
capelli, lunghi e intrecciati con perline, monete e quello che, a prima vista, mi
sembra un osso, mi osserva con sguardo interrogativo spalancando i suoi
profondi occhi scuri, mi sorride spostando lo sguardo da me all'uomo
che ha appena steso, anch'io tento di ricambiare incurvando leggermente
le labbra.
Quando i nostri occhi entrano in contatto arrossisco lievemente, sono
sempre stata timida... un momento che cos'è quella bottiglia
rotta che ha in mano? Assomiglia terribilmente alle mie. No! Non
è possibile, non ditemi che è la mia!
Ho detto che sono timida? Vero, ma dimenticavo che sono timida solo
quando ragiono, se mi arrabbio perdo completamente la testa, e vedere
una delle mie preziose bottiglie infranta è una cosa che mi fa
alterare leggermente.
"Tu" gli punto un dito in faccia e mi avvicino tentando di far apparire
minacciosa la mia esile figura "ti rendi conto di quello che hai
fatto", gli strappo di mano i resti della bottiglia e glieli punto al
collo "hai una vaga idea di quanto costi una di quelle bottiglie, mi
devi risarcire!", ok forse sono più che leggermente alterata.
Per niente spaventato dalla mia evidente dimostrazione di
insanita mentale mi avvicina un dito alle labbra ordinandomi il
silenzio "Tesoro, non ti preoccupare, non è andata sprecata neanche una goccia. Ti assicuro che era davvero squisito."
Abbasso la mia arma tagliente chiedendomi, stupita, come abbia fatto a scolarsi
una bottiglia di rhum invecchiato negli appena dieci secondi che sono
trascorsi dal momento in cui mi è caduto il cesto a quello in
cui ha steso con un colpo la megattera che mi inseguiva.
Continua a sorridermi mettendo in mostra alcuni denti d'oro, è sicuramente un pirata.
Certo che però è carino per essere un criminale.
No! Non iniziamo con questi pensieri che ho già abbastanza
problemi, la nonnina non sarà contenta di scoprire che manca una
bottiglia a quelle che ho ordinato.
Ora mi scuso con lui per la mia reazione eccessiva e gli chiedo la
strada per la tana del lupo, così potrò andarmene al
più presto da questo posto.
"Ehm, senti mi dispiace per averti aggredito ma ero ancora sotto choc."
"Niente paura dolcezza, Capitan Jack Sparrow è qui per
servirti." si leva il cappello e accenna un inchino, però che
galante. Accidenti ci risiamo, non devo distrarmi, combino già
abbastanza guai quando sono lucida e concentrata.
"Io sono Alya, Ruby Alya. Grazie per avermi salvata da quel tipo, io non riuscivo più a levarmelo di dosso"
"Se una bambina si avventura da sola in luoghi come questo e normale
che finisca nei guai",il suo tono è malizioso, non capisco se
scherzi o dica sul serio, provo a cercare una risposta nel suo sguardo.
Mi sento paralizzata, mi osserva con occhi scuri e freddi di
cacciatore, mi accorgo che possiede una spada e anche una pistola, mi
sorge il dubbio che le sue intenzioni non siano poi tanto buone, per
una attimo la voce mi muore in gola e riesco solo a dire, flebile come
un sussurro "Io non sono una bambina."
Lui mi sorride e i suoi occhi sembrano diventare più chiari, non
più freddi e duri come l'onice ma caldi, con una sfumatura di
cioccolato, torno a respirare regolarmente anche se il mio cuore
continua a battere rapido.
Mi stende una mano per aiutarmi ad alzarmi, mi accorgo solo ora di
essere ancora inginocchiata, la prendo e mi rimetto in piedi ma le
gambe
non mi reggono e inciampo finendogli adosso.
"Faccio sempre questo effetto alle donne, non vedono l'ora di buttarsi tra le mie braccia."
Alzo gli occhi e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso, arrossendo
violentemente mi divincolo dalla sua stretta e mi allontano di scatto
"Scusami, comunque non era mia intenzione finirti addosso, è
stato un incidente." raccolgo il mio cesto e controllo lo stato delle
bottiglie, per fortuna le altre sono tutte intatte.
"Puoi indicarmi la strada per la tana del lupo? Devo consegnare queste
bottiglie alla nonnina e possibilmente dormire lì per questa
sera. Pare che per essere a Tortuga quello sia un posto abbastanza sicuro, almeno così dicono."
"E' vero piccola" dice avvicinandomi e passandomi un braccio intorno
alla vita "se permetti ti accompagno fino alla locanda sai, girano
brutti individui da queste parti" pronuncia queste parole con un tono
molto serio ma gli occhi gli scintillano ironici "una ragazza tutta
sola potrebbe attirare della gentaglia."
Ma dai! Non me ne ero accorta.
Allontano il suo braccio da me con un gesto deciso, "Grazie, Capitano,
almeno non rischierò di perdermi di nuovo." in fondo se avesse
voluto farmi del male lo avrebbe già fatto.
"Bene, allora seguimi e non perdermi di vista." si avvia per la
strada con una strana andatura ondulante, sarà l'effetto del
rhum? Mi preparo ad una lunga camminata ma mi accorgo che appena
svoltato l'angolo si ferma ad osservare l'insegna di una taverna.
"Toh, me la ricordavo più lontana. Allora piccola, che ne dici
di offrirmi un bicchiere di quelle tue bottiglie come ricompensa per
l'ottimo lavoro?"
Alzo lo sguardo sull'insegna che sta osservando, sopra c'è il
disegno di un grotta in cui brillano gialli e affamati gli occhi di una
belva, c'è una scritta che dice "Benvenuti alla tana del lupo."
Trattengo la voglia di dargli uno schiaffo, ma non poteva farla un po' meno lunga?! Tante raccomandazioni per fare due passi.
Varchiamo la soglia e i miei occhi vagano subito alla ricerca della proprietaria.
Continua...
E dopo un lungo periodo di assenza ecco il secondo capitolo!!!
Innanzitutto devo ringraziare tutti quelli ke hanno letto il primo chap
ma soprattutto coloro che hanno lasciato una recensione ossia:
Lupinsangel: oddio con tutto il tempo che ti ho fatto aspettare avrei preparato i coltelli ;P
DJ Kela: sei sempre troppo
gentile nelle tue recensioni, e poi per il titolo devo ringraziare te,
senza i tuoi consigli non avrei saputo come chiamarla
Yuko_chan: tranquilla che la
continuo è solo questione di tempo, ho un po' paura
perchè fino ad ora ho scritto solo qualche one-shot e non sono
molto esperta ma non mi arrendo di certo.
Ero indecisa se far dare subito del
tu hai personaggi ma poi ho pensato che Jack era mezzo ubriaco e non
faceva tanto caso al fatto che lei non gli si rivolgesse con il dovuto
(si fa per dire) rispetto; Alya invece dopo averlo minacciato mi entra
in stato confusionale e dimentica le buone maniere, comunque non
è mica una nobildonna.
Accetto volentieri critiche e consigli su come migliorare il mio stile, a presto, la vostra Giu91
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