La Preistoria

di Lo Magno Scrittore
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Il nostro amico, che per oggi chiameremo Frank, si sta avvicinando alla pozza d’acqua nel suo territorio.  Ai giorni d’oggi quella pozza figurerebbe come il lago Trasimeno, ma essendo Frank un brontosauro, quella non è più grande di una pescolla con acqua trubbola. Si sta chinando per bere. A quel tempo gli animali avevano tutt’altra struttura rispetto ad un qualsiasi animale dei giorni d’oggi: una sola bocca d’ingresso, nessuno sfintere d’uscita. E come espellevano i loro rifiuti vi chiederete?

Osserviamolo da vicino. Frank ha spalancato la bocca per arrabattarsi qualche pesciaccio della pozza, è molto affamato. Il pesce attraversa la bocca e cade nel vuoto del corpo. Si schianta e muore. Sì, perché il corpo dei dinosauri è vuoto. Ci sono solo un ammasso di ossa, circondate strettamente da mesodine. Facciamo lo zoom sulle mesodine. Ecco, è abbastanza. Potete osservare come questi piccoli agglomerati di particelle emanino flash di luce. Non assomigliano a nulla di ciò che possiamo vedere oggi, possiamo solo avvicinarci al loro funzionamento pensando a una cellula contemporaneamente muscolare e nervosa. Carina eh? Queste si attaccano poi alla pelle con dei fili, tipo tendini, altrimenti la pelle volerebbe via.

Ma il pesce, vediamo come stecchito viene avvolto da un alone giallognolo. La pelle del brontosauro sta emanando i famosi acidi. Ogni volta che qualcosa entra, viene acidizzata. Le molecole aleggiano nel vuoto per molto, finché lentamente non si uniscono alla pelle e la nutrono. Non possono però unirsi tutte, sennò la pelle si affloscerebbe, indi per cui alcune restano ad aleggiare nel corpo insieme agli acidi. E questo è il motivo per cui i dinosauri mangiano. Vediamo come il pesce è già stato disintegrato, ora possiamo fare lo zoom indietro.
Frank si sta incamminando verso la sua colonia, lo fa a passo rapido. Sembra preoccupato, uno dei loro anziani sta giungendo alla fine. E’ enorme, sarà grande quattro volte Frank! Incredibile! A quel tempo la crescita era diversa da ora: i dinosauri nascevano ed erano minuscoli, più minuscoli di una mosca dei giorni d’oggi. Poi mangiavano, e le molecole che si univano alla pelle, tra una “cellula” e l’altra, li facevano crescere (intendete bene, le molecole non entravano in quelle che chiamiamo cellule, gli si affiancavano permettendo alla superficie di aumentare), e così per molti anni. La loro crescita non era data solo dall’aumentare di superficie delle mesodine: è questo il motivo per cui i dinosauri erano così grandi! Solo che arrivava un punto della loro vita in cui le mesodine non crescevano più, e i tendini che si attaccavano alla pelle la tendevano troppo. La pressione aumentava e..

Vediamo in diretta cosa accade: il vecchio anziano è circondato dai suoi simili, lo stanno accarezzando per rassicurarlo, ma non ha via di scampo. Un gorgoglio fuoriesce dall’anziano: a questo segnale tutti i suoi simili cominciano a correre. L’anziano strabuzza gli occhi e poi esplode in mille pezzettini. Il suo scheletro resta accasciato a terra, le sue mesodine si spengono. Eh sì, è così che muoiono i dinosauri.

Ma facciamo un altro zoom indietro. Nel mondo molti dinosauri nascevano, e molti ne esplodevano. L’aria cominciava a diventare nauseabonda, perché dopo l’esplosione tutti gli acidi nebulizzati, presenti nel corpo dei dinosauri, si disperdevano. E così, dopo molti anni, l’atmosfera era talmente acida che cominciò a corrodere da fuori la pelle di tutti i dinosauri, che a distanza di poco tempo iniziarono ad esplodere. Questo fece accumulare ancora più acido nell’atmosfera, e fece si che venisse corrosa anche la pelle dei più resistenti.

Ecco a voi la storia di come i dinosauri si estinsero dal mondo.




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