La felicità
prima di tutto
Lorenzo
stava mettendo insieme i pezzi, stava incominciando a capire che Sara
lo aveva lasciato per una ragione ben precisa che non era di certo
Stefano: e Oscar gli diede la conferma.
“Coartazione
istmica aortica” disse il dottor Nobili.
Lorenzo
non ci poteva credere, la donna che amava era in fin di vita, era ad
un passo dalla morte; e quando seppe che Sara non aveva intenzione di
lottare per la sua vita andò su tutte le furie, andò
nel panico: era terrorizzato, terrorizzato dall'idea di perderla, di
non poterla più guardare nei suoi bellissimi occhi, di non
poterla più avere vicino.
Ora
voleva soltanto trovarla e operarla, farle capire che non era
arrivata la sua ora e che il destino li avrebbe voluti vedere uniti
per tutta la vita.
Ad un
tratto arrivò una telefonata: c'era scritto Sara.
Il
dottor Martini rispose, ma non riconobbe quella voce: era una bambina
che non aveva mai visto ne sentito fino a quel momento.
-Chi
parla- disse Lorenzo.
-Sono
Francesca. La signora qui sta male-rispose la bambina – siamo a
Orta vicino lo stabilimento Stella Maris-
Lorenzo
si precipitò con Oscar e con la sua squadra di medici sulla
spiaggia. Sara era li, stessa a terra, con la testa appoggiata ad un
tronco. Non respirava, il suo prezioso cuore si era fermato.
Lorenzo
riuscì a rianimarla e la portarono subito a Villa Aurora.
Nell'ambulanza
il dottore, tanto amato dall'atleta, non poteva fare altro che
guardarla, accarezzarla e sperare che tutto sarebbe andato per il
meglio. La guardava, nei suoi occhi si poteva percepire quella
preoccupazione di un uomo che sta per perdere la sua anima gemella.
Ed era quello che sarebbe successo se continuavano ad andare cosi
piano. Lorenzo mise fretta all'autista e in un batter d'occhio
arrivarono in clinica.
Sara
fu portata subito nella sua stanza per normalizzare la situazione.
Lorenzo intanto stava parlando nel suo studio con Libero ed Enrica
spiegando loro che la situazione era complicata e delicata e che
l'intervento sarebbe stato difficile e lungo. Ad un certo punto la
porta si aprì e Oscar disse a Lorenzo che Sara si era
svegliata. Quando Lorenzo entrò nella stanza, la vide stesa
sul letto in una condizione che non avrebbe mai immaginato.
-Ma
perché ti ostini cosi- disse lei.
-Perché
non è questo che il destino ha in mente per noi due- rispose
fiducioso il dottore.
Ma
all'improvviso la situazione peggiorò e i medici furono
costretti a portare Sara in sala operatoria.
L'avevano
sedata e la ragazza non poteva sentire niente.
-Non
ti azzardare a fare scherzi- la raccomandò il fratello Marco.
Lorenzo
entrò nella sala e vide Sara stesa sul tavolo operatorio
pronta ad essere operata da lui: si fidava ciecamente.
Durante
l'operazione Lorenzo cercò di non perdere il controllo e
quando vide il suo cuore si sentì vicino alla salvezza. Ma ad
un tratto Sara si ritrovò senza battito e fu li che Lorenzo la
rianimò.
-Hai
fatto tutto il possibile per salvarla- lo tranquillizzò il
dottor Nobili.
-Si,
ora dobbiamo solo aspettare che si svegli- rispose a sua volta
Lorenzo.
Quest'ultimo
subito andò dalla famiglia Martini per spiegare la situazione.
Dopo
alcune ore, uscì dall'ospedale e ne approfittò per
vedere il regalo che Sara gli aveva fatto. Era un box e all'interno
c'era una televisione:sopra c'era un bigliettino con su scritto
“Guardami”
-Che
diavolo ti sei inventata-disse scherzoso.
Aveva
fatto un video in cui raccontava i suoi 27 anni di vita e alla fine
chiedeva a Lorenzo di dimenticarla. Ma sappiamo benissimo che il
grande chirurgo americano non ci sarebbe mai riuscito, almeno adesso
che la sua fidanzata rischiava di morire.
Tornò
in ospedale e Oscar gli disse quella cosa che non avrebbe mai voluto
sentire. In quelle poche ore che era stato fuori, Sara si era
spenta:era diventata un angelo.
Lorenzo
quasi svenne e fu costretto a dare la notizia alla famiglia.
-Ma
perché non ci ha detto niente, perché!!!- ripeteva
furioso.
Marco
scoppiò a piangere, la sua sorellina era morta.
Furono
giorni duri per la famiglia Martini, Sara aveva lasciato il segno in
ognuno di loro, li ogni cosa parlava di lei. Il giorno del
funerale ci furono tutti, anche Stefano. Lorenzo piangeva, non
riusciva a sopportare questo dolore.
La
notte, però, fece un sogno...... sognò Sara …..
gli disse di non pensare a lei perché si trovava in un posto
migliore e aveva smesso di soffrire.
-Lorenzo,
basta piangersi addosso, io sto bene. Qui è tutto cosi bello,
posso vivere come ero solita fare. Sono libera, felice. Non ti
sentire in colpa per niente, tu hai fatto tutto il possibile, di
questo ne sono certa. Sei giovane, hai tutta la vita davanti, vedrai
che ricomincerai anche tu a vivere, vedrai. Ti amo- gli disse in
sogno il nuovo angelo del cielo.
La
mattina seguente Lorenzo si svegliò sollevato, contento di
aver visto, anche se per l'ultima volta Sara. Raccontò a tutta
la famiglia il sogno e specialmente Marco fu felice di sapere che la
sua amata sorellina stava bene e che da una piccola parte del cielo
lei li vedeva sempre, vegliava su di loro.
DOPO
QUALCHE ANNO......
La
famiglia Martini, ormai superata, con grande coraggio, la scomparsa
della giovane Sara Levi, viveva giorno dopo giorno, senza
dimenticarla mai.
Lorenzo
Martini lavorava sempre a Villa Aurora, aveva cura dei suoi pazienti
e aveva ricominciato ad operare. Marco si era trasferito di nuovo a
Roma con Maria e con i bambini, anche i gemellini, Stefano, invece,
era partito perché non riusciva più a stare in quella
città. In un certo senso si sentiva colpevole della morte di
Sara per non aver detto la verità a Lorenzo.
In
clinica, il dottor Martini incontrò una ragazza che lo colpì
molto.........
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