Let's get married!

di Pchan05
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Mi dipingo la faccia di un rosso vergogna
la menzogna che magistralmente hai saputo celare
e mai menzionare
piango segretamente le mie debolezze
mio malgrado, hai umiliato con malevolenza
la mia buona fede, la mia buona fede...
Vorrei cadere, vorrei librarmi
e lasciare al destino la scelta
decisione che allevia la pena
vorrei cadere oltre il confine
perdere il lume della ragione
e lentamente lasciarmi sedurre
riesco ancora a stupirmi tanta è l'ingenuità
é incredibile come sia riuscito a prenderti gioco di me

I Miei Complimenti

I Miei Complimenti...
"I miei complimenti"  M. Rei
 
 
 
 
 
 
 
Ore 9.00
 
I tiepidi raggi del sole prendevano il posto di quelli argentei della luna, colorando la stanza che era stata cornice di un amore intenso, vero, passionale, unico.
 
Ranma che dormiva beatamente fu colpito da un fascio di luce tiepido e dorato.
 
Aprì cautamente prima un occhio e poi l'altro. Istintivamente posò una mano su quelle pozze blu massaggiandole non molto delicatamente mentre uno sbadiglio silenzioso accompagnava quel gesto. 
 
Quella stessa mano risalì nei suoi capelli. Sciolti. In genere non li slegava a letto ma solo quando li lavava e fino alla sera precedente nessuna ragazza aveva mai osato toccare l'elastico che li annodava in una simpatica trecciolina.
 
Ma lei e soltanto LEI poteva tutto.
 
Alzò di pochi gradi il capo e la vide.
 
Non aveva sognato.
 
Sorrise in un modo disarmante, spensierato, incondizionato, appagato, felice.
 
Eterea dormiva con la testa china sul suo nudo, possente, delineato torace e le sue mani lo avvolgevano come il più soffice dei cuscini e il più prezioso dei tesori.
 
Le gambe erano ancora avvinghiate e il giallino lenzuolo copriva a stento la loro parte più intima.
 
Ricordò tutto.
 
La furiosa lite, la dichiarazione di un amore troppo a lungo celato, la voglia irrefrenabile di scoprirsi, amarsi con passione, audacia, inesperienza a più riprese e poi la tenerezza e l'agognato desiderio di addormentarsi l'uno nelle braccia dell'altra.
 
Le accarezzò lievemente i capelli e a quel contatto Akane aprì gli occhi.
 
Respirò a lungo il virile profumo poi posò qualche bacio tra i pettorali mentre le dita affusolate disegnavano figure astratte e senza guardarlo lo salutò.
 
-‘Giorno stallone- biascicò tra un bacio e una carezza
 
-‘Giorno puledrina- rispose provocandole un sorriso.
 
Dove posava baci casti lasciava anche una scia rovente con la punta della lingua e lui inspirando profondamente la lasciava fare, inebriandosi di quella visione unica, essenziale ed insostituibile.
 
Con la mano il codinao scendeva lentamente lungo la schiena ormai segnata da brividi che solo lui riusciva a provocare, per fermarsi su quei tondi e sodi glutei.
 
Li strinse delicatamente mentre la mora già in estasi continuava a mordicchiarlo, accarezzarlo, baciarlo, leccarlo.
 
-Nel tuo menù è prevista la colazione?- lo guardò con ghigno malizioso  mentre la voce era un sussurro suadente.
 
Lui si morse lievemente il labbro inferiore colto da evidente eccitazione.
 
-Ho tutto...devi solo scegliere… amore- con l'ultima parola impresse a fuoco i suoi occhi tempestosi in quelli caldi e languidi di lei.
 
Una semplice parola e il beffardo organo pulsante di entrambi, nascosto nella gabbia toracica, riprese a correre freneticamente.
 
-Inizierei con un caffè...schiumato- sorrise con le guance già imporporate.
 
-Allora dobbiamo shakerare un po'- fece allusivo e con occhi famelici.
 
-Non dimenticare una spolverata di cacao....fondente-
 
-Vuoi provarlo al peperoncino?-
 
-Con te proverei qualsiasi cosa...amore- ricambiò l'espressione con la stessa intensità facendolo sorridere non solo con la bocca ma anche con occhi e cuore.
 
Si portò a cavalcioni sulle sue gambe, vicino alla sua virilità.
 
-Serviti pure maschiaccio-
 
-Lo stesso vale per te mio bellissimo baka-
 
La prese per i fianchi e scivolò in lei dolcemente.
 
Lo sentì e con un ansito a stento trattenuto, con bramosia ed  ingordigia divorò la sua colazione calda e lussuriosa.
 
 
 
*****
 
 
 
-Nabiki mi spieghi perché siamo sotto casa di Akane? Shan pu è ritornata nella sua tana-
 
-Ryoga finché non si avvicinerà a quei due non avremo problemi-
 
-Se lo dici tu.....Nabikì ho bisogno di un bagno caldo e maschera per il viso...posso andare...?-
 
-Pierre mi spiace ma dovrai rimandare, ora aspettate qui e guai se fate rumore- Il tono di voce era bassissimo. Come una ladra aveva silenziosamente inserito la chiave nella toppa.
 
-Ma perché non possiamo entrare succhiasoldi?-
 
-Devo fare in silenzio e vedere cosa hanno combinato quei due...perciò buoni ed incrociate le dita che se siamo fortunati  stanno copulando mettendo in atto buona parte del kamasutra-
 
-Voglio copulare anch'io Nabikì-
 
-Scordatelo-
 
-Ryogà tranquillo ora come ora copulerei con chiunque abbia un bel sedere-
 
-Puoi stare davanti a me allora?-
 
-Cosa c'è vuoi vedere il mio culetto?-
 
-No voglio preservare il mio-
 
Mentre i due battibeccavano in silenzio la mezzana si era addentrata in punta di piedi in casa della sorella.
 
A pochi passi dalla camera da letto sentì sospiri a lei ben noti e un  ghigno sornione si disegnò sul suo volto.
 
"Se Akane non è in preda ad un altro sogno erotico, quei due stanno facendo parecchia ginnastica finalmente" mentre pensava socchiuse gli occhi avvicinandosi alla porta della camera da  letto.
 
Li vide.
 
La piccola Tendo si lasciava trasportare dal suo bel maritino in un'audace, lussuriosa cavalcata sensuale.
 
 La mezzana sgranò gli occhi e serrò la bocca con una mano per non urlare di gioia.
 
Era tentata di entrare e prenderli in giro ma temeva nella reazione dei due.
 
Erano pur sempre due abilissimi combattenti.
 
Tempo di riordinare le idee mettendo sull'attenti i suoi agguerritissimi neuroni e con cellulare alla mano scattò delle foto.
 
Sgattaiolò via agilmente.
 
Fuori dalla porta d'ingresso si lasciò andare in una risata con tanto di lacrime.
 
-Ehi, ma che ti prende iena....-
 
-Ryoga, Pierre non crederete alle vostre orecchie-
 
-Parla Nabikì-
 
-Ci stanno dando dentro-
 
-Wow...cioè sicura...hai visto...?- Ryoga era basito.
 
-Sì Ryoga....ho sentito strani lamenti e senza farmi notare, anche perché presi come sono dubito che si accorgessero di me, li ho beccati -
 
-Su Nabikì almeno deliziami sul mio bel Ranmà! Com'è quando si insomma lustra il suo biscionè?-
 
-Pierre è un po' difficile scorgere l'asta del tuo bel Ranmà se è dentro mia sorella-
 
-Insomma iena non parlare così di Akane e che diamine un po' di rispetto!!-
 
-Ok diciamo allora che la mia arrapatissima sorellina sta correndo sul suo Spirit cavallo selvaggio-
 
-Cacchio Nabikì adoro le posizioni animalesche-
 
-Pierre tu non ami i cavalli semmai cani e pecore-
 
-Ouì ma lo stallone è talmente erotico...concordi Ryogà?-
 
-A patto che ci sia la mia giumenta cosetto-
 
-Uffi...Nabikì racconta-
 
-Aspettate prima devo fare una cosa- Prese il telefono e con maestria inviò una foto che ritraeva i due piccioncini in posizioni erotiche alla gattaccia e al suo compare dottoruncolo.
 
Aveva aggiunto una semplice frase.
"Per voi patetici falliti i giochi sono finiti....game over!"
 
-Posso vedere?-
 
-Mi spiace Pierre ma né tu né Ryoga potete vedere quei due nudi in tale posizione...non è giusto-
 
-Ma tu li hai visti-
 
-Ed è il minimo dopo quello che mi hanno fatto passare. Ora tu Pierre puoi andare a casa a fare quel che vuoi, tu Ryoga salutami Akari ed io andrò a farmi consolare dal mio Daiki...ho bisogno anch'io di una sensuale galoppata con un bel cavallo indomito…. adoro l'ippoterapia- sorrise sorniona.
 
-Ehi iena e se Shan pu o Shinnosuke fanno qualcosa?-
 
-Troppo tardi, quei due zucconi ora non si lasceranno più, specie dopo aver provato lo zuccherino-
 
-Sicura?-
 
-Tranquillo Ryoga secondo te Akane lo avrebbe mai fatto se Ranma non  si fosse dichiarato? E poi credi che ora lui se la lascerà scappare...ora sono marito e moglie a tutti gli effetti-
 
-Speriamo bene ma se Shan pu o il dottorino vedendo la foto...-
 
-Ryoga tranquillo!!!....Niente paranoie. Ora andiamo a riposarci ce lo meritiamo-
 
-Nabikì tu e Daiki vi riposate?-
 
-Dopo aver fatto ore di ginnastica in genere sì....salutami il tuo fiancè quando lo vedi-
 
-Assurdo uno fidanzato fa il cascamorto con altri!!- Ryoga non passava sopra a certi comportamenti
 
-Ryogà  io sono per i rapporti aperti te l'ho detto-
 
-Che schifo….a mai più rivederci coso-
 
-Ti sbagli…mi rivedrai nei tuoi sogni, au revoir stallone-
 
 
 
*******
 
 
 
L'aveva presa in braccio e condotta sotto la doccia.
 
Con la stessa travolgente passione aveva  ripreso a baciarla.
 
-Ranma- parlò flebilmente.
 
-Mhhh- non si sarebbe staccato da quel caldo corpo neanche sotto tortura, continuando a stuzzicare con denti e lingua le punte inturgidite del suo provocante seno.
 
-Hai intenzione di battezzare tutti gli angoli della casa?-
 
-Ora dedichiamoci alla zona bagno maschiaccio-
 
-Baka ho lezione tra un paio d' ore- sorrise accaldata
 
-Due ore....ok allora solo la doccia-
 
-Scemo-
 
-Questo scemo ti fa impazzire...ammettilo...- riprese a mordere sensualmente le sue dolci colline innevate di rosa intenso.
 
-Oh sì- ributtò la testa indietro mentre si lasciava piacevolmente amare.
 
 
La prese per le natiche schiacciandola contro la fredda e piastrellata parete.
 
Akane gli si avvinghiò permettendogli con un'unica spinta di entrare in lei.
 
Ansimavano l'uno nella bocca dell'altro, presi dalla sensuale, ritmica danza che li coinvolgeva.
 
-Dimmelo….dimmelo Akane-
 
-C..Co…sa?-
 
-Che sei mia, so…solo mia!-
 
-Sono…so…no tua ba..ka-
 
-Sì mia...Ed io….solo…tuo maschia…ccio!!!-  poche ultime spinte e mentre lei si accasciava sulla spalla di lui mordendola per l'intenso spasmo dovuto all'orgasmo, lui la seguì poco dopo tenendola ancora salda al suo corpo.
 
 
 
 ******
 
 
 
Ore 11.00
 
 
Il cellulare trillò.
 
Fu un semplice squillo.
 
Era arrivato un messaggio.
 
Annoiato prese il telefono ed andò sull'icona dell'avvenuta notifica.
 
Era un sms della mezzana con tanto di allegato. Storse il naso. Voleva cestinarlo ma la curiosità spinse ad aprirlo.
 
Una foto.
 
 Ritraeva la sua ex ragazza avvinghiata in maniera inequivocabile al suo rivale.
 
Un solo schianto ed il cellulare si era sfracellato contro la porta.
 
Contemporaneamente suonarono al campanello.
 
Aprì. Il volto era tetro, livido.
 
Tempo di entrare in casa senza essere invitata e notò l'evidente fine che aveva subito la apparecchio tecnologico.
 
-L' hai licevuta velo?-
 
-Zitta!!!!-
 
-Ti avevo detto di muovelci ma tu niente...non volevi falla sofflile e invece lei  non ci ha pensato due volte-
 
-Non è stata lei a mandarmela ma quella dannata di Nabiki- la voce era tremante e lo sguardo vacuo. Contraddittorio in confronto al suo animo che ribolliva di rabbia e delusione.
 
-Comunque la tua bella lagazza si è data da fale....anche se con un maschione come il mio Lanma ela inevitabile-
 
-Shan pu vattene o non rispondo di me-
                                                                      
-Allola agiamo-
 
-Ti ho detto vattene e no!!! Non farò nulla- terminò sussurrando più a se stesso che alla ragazza dai capelli lavanda.
 
-Allola falò da sola-
 
Lui la guardò senza aggiungere altro, conducendola verso l'uscita.
 
-Tlanquillo non dovlai linglazialmi...lo faccio pel me- e sparì ancheggiando sinuosamente come suo solito.
 
Avrebbe potuto fermarla, avrebbe potuto telefonare alla mezzana o alla stessa Akane ma non fece nulla di tutto questo.
 
Sapeva quali fossero le intenzioni della cinesina ma non la ostacolò.
 
Se non fosse stata l'amazzone sarebbe stata un'altra. E lui non avrebbe comunque potuto far nulla.
 
Akane sapeva a cosa andava incontro. Doveva scegliere lui. Con lui soltanto si sarebbe dovuta donare la prima volta e tutte le altre. Ma aveva optato per il suo rivale. Ora ne avrebbe pagato le conseguenze.
 
Poi l' avrebbe consolata e riconquistata.
 
 
*****
 
 
Ore 12.00
 
-Maschiaccio dai non puoi rimandare la lezione?- Mostrava un finto broncio e cercava di dissuaderla anche se sapeva che la mora non l'avrebbe ascoltato.
 
La amava anche per questo.
 
-Baka ho già spostato gli appuntamenti per il Concorso....i piccoli mi aspettano!!!-
 
-Cavolo Akane ma c'è anche il tuo bel maritino che ti vuole….ho aspettato anche troppo-
 
-Maritino che ora si comporta come Emi- sorrise prendendogli il volto tra le mani per baciarlo dolcemente sulle labbra.
 
-Mi stai dando del poppante?-
 
-Già- sghignazzò mentre finiva di vestirsi e preparava la borsa.
 
-Però stanotte e stamattina questo baka bambinone ti ha fatto sospirare parecchio-
 
-Scemo- sorrise -Dai prometto che farò presto e anzi...aspettati una sorpresa-
 
-Davvero?- La osservava con malizia e sensualità mentre lei raggiante come non mai annuiva.
 
-E cosa dovrei aspettarmi mio bellissimo maschio mancato?-
 
-Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa....fatti bello per me-
 
-Io sono sempre bello….-
 
-Già dimenticavo....sei sempre pieno di donnine che ti ronzano attorno- nonostante tutto la gelosia dimorava fissa nella piccola Tendo.
 
Si voltò per uscire ma il braccio muscoloso di lui la bloccò stringendola a sé.
 
-Gelosona lo sai che sono solo tuo e bello solo per te- le posò un bacio prolungato sulla clavicola facendola sospirare pesantemente.
 
-Promettimelo Ranma- si girò fissandolo intensamente.
 
-Akane ancora non mi credi? Eppure dopo quello che c'è stato, sì insomma, quello che ti ho detto e quello che abbiamo fatto... credevo che...-
 
-Ho solo bisogno di sicurezze…ti prego-
 
-Guardami maschiaccio- obbedì scrutandolo fin dentro l'anima -Ti amo e voglio solo te…credimi sono tuo come tu sei solo mia-
 
-Scusami è che….-
 
-Shhhh Ci vediamo dopo- finalmente sorrise.
 
-Non farò tardi- gli diede un bacio al quale il codinato rispose con un urgenza e passione.
 
La accompagnò alla porta e mentre la stava baciando ancora, la ragazza si destò come fosse stata scottata.
 
-Che c'è Akane?- aveva notato il suo sguardo preoccupato.
 
-Oh Kami Ranma noi...noi non ...-
 
-Noi cosa Akane?-
 
-Cavolo Ranma non abbiamo usato precauzioni!!!-
 
-Tutto qui?- sorrise alzano un sopracciglio divertito.
 
-Scusa tanto se per te è un'abitudine- restò basito per un attimo poi si sentì in dovere di rassicurala, ancora.
 
Non avrebbe mai smesso finché lei non avesse capito.
 
-Sciocca, ho sempre usato precauzioni ma con te non ho voluto!-
 
-Ah! E…p-perché?- era ingenua e disarmante. Le prese il viso e tra un chiarimento e l'altro la baciava alternando bocca, naso e collo mentre lei teneva gli occhi chiusi.
 
 Non si sarebbe mai stancata di quei modi in cui lui riusciva a proiettarla in un'altra dimensione.
 
Il tono di voce del corvino si abbassò quasi a diventare un sussurro.
 
-Primo: ti amo e con te non è stato sesso ma amore- bacio -Secondo: se scappa l' erede facciamo contenti i vecchi- bacio -Terzo: mi piace sentirti calda e umida per me- sorrise aspettandosi l'inevitabile reazione.
 
-Sei il solito maniaco - ma non si staccava da quel corpo possente.
 
-E tu non sei stata da meno mia sensuale pervertita-
 
-Ranma!!!- Nascose il viso nel suo torace troppo imbarazzata.
 
-Maschiaccio non devi vergognarti di me capito….?-
 
-Ok ah…Ranma?-
 
-Sì?-
 
-Ti amo e…anche io adoro sentirti- lo allacciò per il collo baciandolo dolcemente.
 
 
La guardò fin quando non spari dalla sua visuale.
 
 
********
 
Ore 13.00
 
 
Era arrivata al dojo e si era cambiata.
 
Mentre aspettava i suoi allievi chiamò la sorella.
Quella telefonata gliela doveva.
 
-Pronto?- ammiccante e sensuale come sempre, nonostante sapesse chi fosse dall'altro lato
 
-Nabiki sono...io-
 
-Akane sorellina adorata! Allora fatto pace col maritino?- la stava tacitamente schernendo senza dirle di averli visti un paio d'ore prima in una posizione peccaminosa quanto piacevole.
 
-Vedi sì...in realtà io e Ranma ci siamo chiariti e…-
 
-E piccina…?- rise
 
-Scema lo so che hai capito- conosceva la sorella come le sue tasche.
 
-Si ma voglio sentirlo da te. Dillo a Nabikuccia tua- sorrise
 
-Mi ha detto che mi ama-
 
-E…??-
 
-Noi ..noi…- la tolse dall'imbarazzo.
 
-Finalmente santi Kami vi siete decisi!!!-
 
-Scema smettila!!- sorrise contenta
 
-Allora Akane anche se poi da vicino mi darai tutti i particolari…-
 
-Coooosa???-
 
-Me li devi, comunque ora dimmi soltanto com'è stato il mio cognatino-
 
-È stato fantastico, premuroso, dolce, intenso.... oh Kami Nabiki proprio come dicevi ma mille volte meglio- sospirò ripensando al suo uomo.
 
-Quante volte è stato meraviglioso?- sorrise
 
-Cinque-
 
-Solo?-
 
-Ehi ma con chi te la fai?-
 
-Con uno che potrebbe tranquillamente fare il pornostar, comunque come prima volta può andare- era unica nel suo genere.
 
-Sei tremenda…e  Ranma ti pareggia, pensa che non  voleva neanche farmi venire a lezione-
 
-Immagino poverino! Gliel'hai fatta sudare ed ora lo lasci da solo-
 
-Ora faccio lezione e poi stasera gli faccio una sorpresa-
 
-Ma brava sorellina...mi raccomando ma con Ranma sei in buone mani e non solo-
 
-Ora devo andare- tentennò.
 
-Akane cosa c'è?-
 
-Niente è che ho solo uno strano presentimento…ho paura che questa mia...nostra felicità possa finire…-
 
-Akane lui ti ama, non farti divorare dalle tue incertezze-
 
-Lo so lui non fa altro che rassicurarmi ed è fantastico credimi e solo che…lei è ancora in giro e gli ronza sempre attorno-
 
-Se avesse voluto la gattaccia non avrebbe illuso te….è di Ranma che parliamo e sai quanto tiene alla tua felicità-
 
-Cavolo Nabiki lo so ma lei è così esperta mentre io...-
 
-Akane abbandona queste cacchio di paturnie...lui ti insegnerà. È o non è un bravo maestro?-
 
-Sì ma non vorrei si stufasse di me-
 
-Allora smetti di tormentarlo con le tue insicurezze e per quanto riguarda qualche trucchetto erotico rivolgiti a me sorellina-
 
-Nabikiiiiii-
 
-Ehi.....poi ne riparliamo, ora va a lezione ci sentiamo dopo-
 
- Nabiki...grazie-
 
-Di niente scema....ve lo meritate, non permettere a nessuno di intromettersi-
 
 
 
 
******
 
 
 
-Allora?- non aveva resistito, subito dopo la conversazione con la sorella lo aveva chiamato.
 
-Nabiki buongiorno- era felice e pimpante
 
-Ma come siamo allegri cognatino...piacevole nottata?-
 
-Ed anche mattinata aggiungerei-
 
-Akane mi ha detto anche se non mi ha raccontato i particolari, però  mi aspettavo qualcosa in più del cinque-
 
-Lasciala in pace e comunque per la cronaca è andata a lezione altrimenti avrei continuato- era un dolce rimprovero.
 
-Non ne dubito...-
 
-Sei tremenda povero Daiki-
 
-Povero...fortunato semmai!- sghignazzò.
 
-In effetti hai ragione iena…se non fosse stato per te…-
 
-Ehi non diventarmi sdolcinato-
 
-Non  sia mai….la mia dose di dolcezza è riservata esclusivamente al il mio maschiaccio-
 
-Maschiaccio che ti ha fatto lussuriosamente sudare parecchio- ammiccò.
 
-È sempre poco con la mia mogliettina-
 
-Non consumarmela-
 
-Ci proverò- sorrise
 
-Ah Ranma...Com'è fare l'amore?-
 
-Nabiki è....credimi le parole non renderebbero il concetto...so solo che sono pazzo di lei e godo nel vederla e sentirla godere-
 
-Ho sempre saputo che eri giusto per lei....Ciao cognatino-
 
-Ciao cognatina-
 
 
 
*******
 
 
 
 
Ore 14.00
 
 
Aveva terminato la prima lezione ma una visita inaspettata quanto indesiderata le rovinò la pausa.
 
-Lagazza violenta-
 
-Shan pu non sei la benvenuta- il tono mal celava il suo odio nei confronti di quella gatta morta
 
-Velamente io…-
 
-E niente lezioni private con Ranma, scordatelo lui è mio-
 
-Pelò, avete fatto ploglessi! Ma bene mi fa piacele pel te-
 
-Come mai non ti credo?-
 
-È blavo a letto velo è uno stallone?-
 
-Non sono affari tuoi-
 
-Ma io lo so com'è- fu volontariamente provocatoria
 
-È inutile non ti credo, lui non  ti vuole e non ti ha mai voluta-  Akane cercò di reprimere le sue incertezze
 
-Clogiolati nel tuo mondo di favole....lui si sta diveltendo ma vuole le donne vele passionali, sensuali e che ci sanno fale come me...non  le bimbette violente...sei un  capliccio…non ela mai stato con una verginella- Toccò il fondo.
 
-Vattene o non  rispondo di me- era un fascio di nervi.
 
-Sto tlemando....non cantal vittolia...vedlai....se fossi in  te lo lascelei, mi liaspalmielei tante umiliazioni-
 
-Fuori!- esplose.
 
Aspettò di nascosto come un avvoltoio l'arrivo di altri allievi e quando iniziò la seconda lezione della piccola Tendo andò negli spogliatoi. Trovò quello che cercava, il cellulare della ragazza lasciato nella sua borsa.
 
Non ci impiegò molto, scrisse un messaggio breve e poi dopo averlo inviato cancellò eventuali tracce.
 
 
 
 
*****
 
 
 
 
14.30
 
Ranma stava parlottando con il suo vecchio amico Ryoga.
 
-Amico sono felice per te, per voi-
 
-Grazie Ryoga non puoi immaginare come mi senta-
 
-Oh invece lo immagino eccome! Hai presente la mia mogliettina?- sorrise pensandola.
 
-Già e spero un giorno di avere un  marmocchietto come Emi o Riku…-
 
-Magari entrambi con un colpo solo-
 
-Così mia madre sarebbe fiera del suo ragazzo virile e quei due la smetterebbero di rompere con l'erede e soprattutto io....io ...-
 
-Tranquillo Ranma ora che hai Akane presto completerai il cerchio con un figlio -
 
-Già il frutto, l'essenza del nostro amore-
 
-Però l'amore ti rende saggio-
 
-No, è il mio maschiaccio che mi rende una persona migliore. Scusa il cellulare- Sorrise
 
"Ti aspetto a casa tua alle 17.00. Leggi e fai quello che ti chiedo....il tuo maschiaccio"
 
-Cosa c è?-
 
-Akane mi aspetta alle cinque a casa mia...una sorpresa credo…-
 
-Allora vatti a preparare e non farla aspettare.-
 
-Ti chiamo domani e ti accompagno in aeroporto-
 
-Ciao uomo fortunato-
 
 
 
 
*****
 
 
 
16, 30
 
 
Aveva usurato il pavimento della cucina.
 
Da ore andava avanti e indietro struggendosi nel rimorso. Sapeva cosa sarebbe successo e il pensiero di Akane distrutta dal dolore lo logorava.
 
Aveva ideato lui il piano ma poi aveva deciso di non metterlo in atto. Sapeva anche che l'amazzone era sul punto di distruggere i sentimenti della sua ex ragazza, così preso da un barlume di coscienza chiamò l'unica persona che poteva aiutarlo.
 
Aiutarlo ad evitare sofferenze alla donna che gli aveva rapito il cuore.
 
Preferiva saperla felice col suo rivale che distrutta e dilaniata per il suo egoismo.
 
Si maledì per non averci pensato prima pregando le Divinità di essere ancora in tempo.
 
-Nabiki-
 
-Che vuoi? Ancora non ti rassegni?-
 
-Sta zitta e ascoltami ti chiedo solo questo- la voce tremava e avvertì dolore e supplica
 
-Dimmi- era seria.
 
-Shan pu sta per ….-
 
-Parla dannazione- aveva capito.
 
-Chiamerà Akane facendola correre a casa di Saotome per farsi trovare insieme…-
 
-Impossibile Ranma non tradirebbe mai…mia sorella-
 
-Lui penserà che sia Akane…sarà bendato e…- spiegò il resto di quel diabolico piano.
 
-Siete due fottuti bastardi- Dimenticò le buone maniere.
 
-Nabiki merito il tuo disprezzo ma ora pensa a fermare Akane…non deve andare..-
 
 
Riagganciò chiamando subito la sorella.
 
Akane aveva terminato l'ultima lezione e dopo essersi lavata aveva ricevuto la telefonata della mezzana.
 
-Akane allora quando ci vediamo?- doveva trovare un modo per non farla andare a casa di Ranma.
 
-Nabiki stasera sto…-
 
-Lo so, sull'amichetto del tuo maritino-
 
-Nabikiiiii-
 
-Stasera lo vedrai! Ora perché non passi da me che ti costa?-
 
-Ehi tutto bene?- avvertì incertezza.
 
-Ma sì…certo-
 
-Scusa mi è arrivato un messaggio forse è lui aspetta in linea-
 
-Akane…Akane no ascolta…-urlò inutilmente era tardi.
 
Il mondo si fermò.
 
"Ola lui è con me sul divano di casa sua fla le mie gambe a godere con una vela donna"
 
-No no no no- Nabiki udì quel lamento frustrato e dolente.
 
-Akane maledizione rispondimi!-
 
-....-
 
-Akane ascoltami è una trappola- lei nemmeno più l'ascoltava.
 
-Nabiki….- iniziò a piangere e chiuse il telefono.
 
-Maledetta Shan pu questa volta non la passerai liscia- corse verso casa del codinato ma sapeva di essere troppo distante rispetto alla sorella. Non ce l'avrebbe mai fatta.
 
 
 
 
***
 
 
 
 
Era arrivato in anticipo smaniava dalla voglia di vederla e di fare l’amore con lei.
 
Trovò un  biglietto sul tavolo, poche parole.
 
“Spogliati, bendati e aspettami sul divano”.
 
Si guardò intorno incredulo ma obbedì.
 
 Era talmente eccitato che non si accorse neanche della grafia non tipica di Akane.
 
La cinesina che lo aveva spiato annullando la propria presenza uscì dalla stanza da letto.
 
Aveva legato i capelli per non scoprire subito le carte.
 
Lui percepì i passi e sorrise.
 
-Sei qui maschiaccio?- si sistemò meglio aspettando il caldo corpo di lei.
 
-Shhhhhh-
 
Shan pu si spogliò e gli lanciò prima lo striminzito abito e poi il perizoma, unico indumento intimo che indossava.
 
Il moro storse il naso. Il profumo era diverso ma pensò fosse un nuovo acquisto.
 
La cinesina intanto si inginocchiò ai suoi piedi e cominciò a toccarlo. A leccarlo.
 
Era eccitato, sorrideva ma quei tocchi così sicuri lo destabilizzarono.
 
-A-Akane tutto bene?- l'amazzone annuì semplicemente senza mai scostarsi da quel mascolino corpo.
 
-Non…non vuoi perdere tempo maschiaccio...posso togliere la benda sai che amo guardarti mentre godi per me, solo per me Akane- si sentiva strano. Qualcosa non lo convinceva.
 
La ragazza schioccò varie volte la lingua per indicare il diniego e continuò a baciarlo ed accarezzarlo lascivamente.
 
Gli tolse i boxer che aveva tenuto.
 
Era bello, sexy, uomo.
 
Iniziò a leccare la sua lunga mascolinità.
 
Il codinato non riusciva a lasciarsi andare. Akane non era ancora arrivata a quel contatto così audace e questo lo sconvolse non poco.
 
-A.. Akane wow io.... Aspetta...hai...hai cambiato profumo?- voleva fermarla ma aveva paura di offenderla.
 
La cinese per un istante si bloccò. Sorrise con cattiveria.
 
-Rimettiti quello che usi di solito, questo non mi piace e poi vieni qui voglio toccarti io-
 
Lo ignorò continuando a baciarlo.
 
-Ehi da q-quando sei così...così diversa...senti io levo la benda ok…- stava per toglierla.
 
Poi un bussare forte alla porta lo fece sussultare.
 
-Ranma!- la voce era rotta dal pianto e dal fiatone per la corsa. -Ranma apri lo so che ci se, apri!!!- Fu categorica.
 
Si gelò. Tolse fulmineamente la benda e la vide. Non era la sua Akane.
 
Shan pu sorrideva sardonica e melliflua mentre con passo felino si avviava alla porta.
 
-No, non aprire!- il palestrato scuoteva la testa. La sua più grande paura stava per concretizzarsi.
 
Conosceva l'epilogo.
 
-Pelchè mai così il maschiaccio ci lascia in pace-
 
Un click e si videro.
 
Il mondo si arrestò o forse erano i loro cuori, i loro respiri.
 
D'un tratto la mora fece rimbalzare il suo sguardo prima sul corvino e poi sull'amazzone.
 
Lui era lì sul divano nudo ed ancora lievemente eccitato e lei senza vergogna non provò neanche a coprirsi.
 
-Che vuoi maschiaccio ci distulbi...ti avevo detto che ti salesti umiliata-
 
Non l' ascoltò nemmeno.
 
Vedeva lui che impassibile come una statua la supplicava con lo sguardo di non crederle.
 
 Una lacrima le sfuggì ma le bastò a ridestarsi.
 
 Li guardò entrambi un’ultima volta e prima di sparire pronunciò una semplice parola
 
Scusatemi
 
 
 
Nabiki trafelata era arrivata.
 
Era tardi.
 
-Akane… Akane- ma lei non rispose andò via
 
La castana salì ed entrò.
 
La porta era socchiusa lui si stava rivestendo velocemente, doveva raggiungerla.
 
-Che diamine succede?- Ranma incrociò gli occhi furiosi della pr.
 
-Non è come credi-
 
-Ah no e come mai Ranma siete nudi e tu ancora eccitato??- non credeva ai propri occhi.
 
-Ho ricevuto questo dal cellulare di Akane, credevo fosse lei Nabiki! Ero bendato- parlava velocemente mentre indossava la maglia -Devo parlarle-
 
-Ora è furiosa -
 
-Lo so ma io…-
 
-Se tu avessi visto lei nuda con Shinnosuke cosa avresti fatto?-
 
-Io avrei cercato spiegazioni-
 
La cinese ridacchiò senza vergogna facendo voltare la furba sorella Tendo.
 
-Hai il coraggio di fiatare?- la mezzana le rivolse uno occhiata sprezzante.
 
-Ovvio...ah succhiasoldi ola si può dile game ovel- un tonfo e cadde a terra.
 
L'aveva schiaffeggiata tanto forte da romperle il labbro.
 
-Hai toccato mia sorella, la mia famiglia... ti avevo avvisato... io...- stava per scaraventarsi addosso ad un'incredula amazzone ma Ranma la bloccò.
 
-Shan pu… te lo dico una sola volta....sparisci perché la prossima volta lo schiaffo non lo riceverai da Nabiki ma da me e ti farò male, tanto che ti ci vorranno mesi per farti sparire i lividi. In genere non minaccio le donne ma tu sei feccia. Se Akane mi odierà per sempre ti rovinerò....non potrai più rientrare in patria perché alle tue amazzoni racconterò chi sei e cosa hai fatto. Mi fai schifo-
 
Andò via.
 
L'amazzone restò pietrificata, non tanto per le parole ma per lo sguardo di puro disprezzo che il fascinoso artista le aveva rivolto e per quel tono di voce calmo, serio ma carico di odio.
 
Era stata sconfitta. Per sempre.
 
-Hai vinto la battaglia .....loro potranno separarsi momentaneamente ma ....si ricongiungeranno, lo fanno sempre e sai perché? Perché si amano. Ma tu questo non lo saprai mai visto che non hai un cuore! Lo stesso Mousse ti ha abbandonata. Forse qualcuno, un pazzo potrebbe innamorarsi di te ma tu non capirai mai cosa vuol dire amare....se a Ranma fai schifo a me fai pena...sparisci da Nerima, non farti più vedere.-
 
Quello fu il colpo di grazia.
 
 
***
 
Correva senza più fiato.
 
Ogni muscolo bruciava.
 
Aveva bisogno di ossigeno, acqua, ma soprattutto di dimenticare.
 
Non lo vide e gli andò addosso.
 
-Attenzione-
 
-Scusi io…- piangeva e lui sapeva il perché, implicitamente ne era la causa.
 
Si detestava.
 
-Akane -
 
-Sh- Shin. Io...io…- si buttò su di lui e pianse tutte le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi.
 
-Tranquilla ora passa- la accarezzava come se fosse una bambina pensando a come dirle la verità. Lei lo avrebbe saputo. Meritava il suo odio.
 
-Che stupida si è preso gioco di me io… io- singhiozzava tremando.
 
-Ti va di fare due passi con me?-  Annui semplicemente.
 
Dopo metri consumati in silenzio il ragazzo di Ryugenzawa parlò.
 
-Devo partire -
 
-Quando?-
 
-Settimana prossima, ti ricordi quello stage di lavoro?-
 
-Sì- era triste.
 
-Ho avuto una buona proposta di lavoro-
 
-Per quanto tempo?-
 
-Minimo un anno poi se va bene passerò a tempo indeterminato-
 
-Proprio ora che ho bisogno di un...amico-
 
-Ci sarò sempre e poi puoi sempre venirmi a trovare… -
 
-Io….-
 
-Potresti distrarti, divertirti e passare del tempo insieme, senza impegno-
 
-Posso pensarci?-
 
-Tutto il tempo che vuoi.... - Sorrise finalmente.
 
-Grazie Shin ne ho bisogno…nonostante tutto per me ci sei sempre-
 
-Allora vuoi parlarne?-
 
Si sedette su una panchina e raccontò tutto dalla sua prima volta seguita alla dichiarazione, fino alla sorpresa amara.
 
-Sono una stupida-
 
-Non lo sei-
 
-Si che lo sono! Io gli ho creduto ed invece ero un suo giochino. Scopiamoci la verginella così avrò aggiunto una nuova tacca ed ora lui ….con lei… che….che schifo-
 
-Akane non è così ascolta…- voleva dirglielo ma lei lo bloccò.
 
-Shin andiamo a casa ti prego ho solo voglia di un bagno e di dormire-
 
-Ok...- con calma glielo avrebbe detto. Era ancora troppo scossa.
 
-Dai andiamo,  ti preparo anche una buona tisana-
 
 
 
 
****
 
 
 
 
Ranma era arrivato da un po'. Non sapendo dove cercarla aveva deciso di aspettarla a casa loro. Voleva credere che fosse così, che ci fosse ancora un loro.
 
Sentì la porta aprirsi e scattò in piedi come una molla.
 
-Akane io...ci sei anche tu- il sangue si gelò. Il suo rivale temibile era con  lei.
 
-Ranma che vuoi, cosa ci fai qui?- era fredda, scostante, impassibile ma dentro era l' opposto e urlava, gli implorava di abbracciarla, di confortarla, di amarla.
 
-Ci vivo Akane .. Shinnosuke lasciaci soli- lo guardò con puro odio.
 
-Vado in cucina -
 
-Non ha perso tempo-
 
-Shin è un mio amico - Lo guardava ma i suoi occhi urlavano delusione, sofferenza.
 
-Io… fammi spigare ti prego-
 
-Spiegare? Non c'è nulla da spiegare ho capito!!-
 
-E cosa hai capito stavolta sentiamo?- la voce era affranta.
 
-Ti sei preso gioco di me complimenti-
 
-Ma che diamine…?-
 
-Mi hai preso in giro, sei stato abile a mentire-
 
-Io non ti ho mentito…-
 
-Ranma!!!- lo zittì come mai prima di allora -Sono stata sciocca, debole, ti ho voluto credere ma ho sbagliato....però… posso rimediare-
 
-Akane sei nervosa e lo capisco- cercava con tutte le sue forze di restare calmo.
 
-No Ranma non è nervosismo, ho aperto gli occhi-
 
-Akane ti prego non correre a conclusioni sbagliate lasciami spiegare, stai facendo il suo gioco come cinque anni fa-
 
-Smettila di pregarmi, non funziona più ed ora non sono più una ingenua ragazzina- sbottò .-Vi ho visto dannazione, cos’è non ti ho soddisfatto e  ti serviva una vera donna giusto?-
 
-Akane non dire stupidaggini, sai bene quello che ho provato con te…credimi se ti dico che siamo stati ingannati io.....-
 
-Ingannati? Ranma la verità è che io sono stata un piacevole interludio per te...si la verginella da scopare tra le tante avventure piccanti-
 
-Stai sbagliando e di grosso…non avevo bisogno di farmi una verginella se è quello che credi. TI RIPETO che è stato un piano architettato da Shan pu e dal tuo amichetto, chiediglielo- si stava alterando. Non gli avrebbe mai creduto e lui non lo sopportava più.
 
-Tieni fuori Shinnosuke….la questione è tra me e te-
 
-Certo come al solito lo difendi sempre-
 
-Forse perché non l’ho mai beccato tra le gambe di un’altra-
 
-Non me la sono scopata e non ero tra le sue gambe-
 
-Perché vi ho interrotto…-
 
-Maledizione!!! Quando capirai che sono…siamo stati raggirati e poi dopo ieri pensi ancora che sia un fottuto bastardo…non ti avrei mai, MAI usata Akane lo sai, cazzo quel maledetto Ti Amo non significa nulla per te?-
 
-Ha tanto valore quello che ho detto IO ovviamente,  ma per te? Chi mi dice che tu non l’abbia detto tanto per…– scosse la testa in segno di resa.
 
-Non te lo consento! Non arriverei a tanto neanche col mio peggior nemico- Era offeso, deluso. Quelle parole erano stilettate al cuore. Lei lo sapeva.
 
-Va bene allora diciamo che anch'io dovevo farlo... sai intendo la prima volta...e tu sei stato un bravo maestro…ci siamo usati a vicenda, ti senti meglio?-
 
-Finiscila ti prego non merito questo-
 
-Dai Saotome smettila di fare il finto tonto ammetti che hai giocato, ora sarò pronta magari proprio con Shin- lo stava volutamente provocando. Voleva farlo soffrire almeno una minima parte di quanto stava soffrendo lei.
 
-Akane tu non sei …-
 
-Cosa una ragazza semplice, una poco di buono? Mi hai sempre sopravalutata-
 
-No, io so chi sei e questo teatrino non lo merito, nessuno dei due lo merita. Perché ci fai questo? Ora che…-
 
-Ora un corno…-
 
-OK sei arrabbiata  ne riparliamo domani-
 
-No! Ti dirò ora quello che farai e ascoltami perché non lo ripeterò un’altra volta- Il codinato deglutì. Era la fine. Lo capì dal suo sguardo. Aveva deciso per entrambi.
 
-Questa farsa termina qui. Mia sorella non farà obiezioni. Passa da Daiki domani e firma le carte per il divorzio-
 
-C-Cosa?-
 
-Hai capito bene-
 
-Ma non puoi ora poi che siamo…-
 
-Siamo cosa....È  buffo sai Ranma , tempo fa mi hai detto che non sapevamo cosa fossimo ma ci piaceva...quanto ti sbagliavi- sorrise amareggiata -Ora so cosa siamo e non mi piace…TU non mi piaci!-
 
-A questo siamo? Cosa ne hai fatto di quei fottuti propositi di superare insieme le avversità, di condividere con me la tua vita, di….- lo interruppe
 
-Tutti sbagliano. Ma si può rimediare. Ricordo quando ti ho detto di volere e meritare qualcuno a cui insegnare a pattinare, qualcuno con cui condividere gioie, dolori come figli e vecchiaia….beh ora so che non sei tu che voglio al mio fianco ed ora vattene-
 
-Io…..-Deglutì ormai erano alla frutta -Akane se uscirò da quella porta sarà per sempre-
 
-Mi stai minacciando?-
 
-No, sto solo dicendo che stiamo ancora in tempo per non buttare tutto a puttane-
 
-Lo hai già fatto quando mi hai umiliata con la tua gattina. –
 
-Credevo fossi tu ero bendato!-
 
-Io ti riconoscerei anche con una benda….smettila di prendermi in giro. Siamo diverse in tutto, profumo, corpo, movenze-
 
-Pensavo avessi cambiato profumo e…cazzo mi sarei fermato, stavo togliendo la benda e l’avrei vista perché non mi credi!!!-
 
-Non ci riesco,…. non voglio-
 
-Ok.- prese un lungo respiro.- Se non mi vuoi io…non ti cercherò più, sono stanco di non essere creduto…comunque sai hai ragione. Strano proprio ora che ci diciamo addio ti do ragione.-
 
Akane non parlava e non respirava. Aveva solo voglia di piangere ma per orgoglio ricacciò le lacrime. Un ultimo sforzo. Continuava a ripeterselo come un mantra.
 
-Se tu non mi reputi all’altezza di starti accanto IO non ti reputo all’altezza di starmi accanto. Ho fatto di tutto, convincerti che volevo solo te, avrei fatto di tutto per renderti felice, sarei morto per te ma tu non mi crederai mai. Neanche ora riesci a farlo, ora che ti parlo come non ho fatto mai-
 
-Crederti Ranma? Il punto non è crederti o meno ma la questione è che nella tua vita ci sono troppe Shan pu ed io non ce la faccio a sopportarlo...mi spiace- abbassò la testa sconfitta.
 
-No Akane il punto è che non mi ami abbastanza...io ho sempre lottato per noi ma tu...ti sei arresa prima ancora di lottare....anzi non  hai mai lottato sei sempre scappata. Hai mai difeso il tuo amore per me? Ti rispondo io MAI! A questo punto se tu sei stanca lo sono anch'io....e  sai una cosa…anche a me non piace quello che siamo ora…non mi piace quello che sei! Non abbiamo più nulla da dirci….Addio maschiaccio-
 
“Ti prego fermami, fermami amore mio siamo ancora in tempo” questo pensava mentre lasciava la casa del suo maschiaccio.
 
Non andartene, resta con me” ma non lo disse. Dannato orgoglio.
 
-Addio baka- sospirò
 
 
Ore 19.00
 
 
Addio
 
Una semplice parola che riecheggiava nella loro testa.
 
Una semplice parola e quel beffardo organo pulsante di entrambi, nascosto nella gabbia toracica, smise di battere.
 
Akane si accasciò a terra sconfitta, senza neanche più una lacrima da versare. Le aveva terminate.
 
Ranma correva via, lontano dal suo unico vero amore mentre gli occhi riversavano tutto il suo dolore.
 
Una cosa era certa: non avrebbero amato mai più perché nei loro cuori ci sarebbero stati sempre e soltanto loro.
 
Ranma e Akane.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti!!!
 
Non credo sia il caso di aggiungere altro se non i miei doverosi ringraziamenti….
 
Ele, grazie tesoro <3
Ari….ho voglia di una piccantissima chiacchierata con te ;)
Annina scusami per il ritardo XD
Grazie a chi legge, a chi segue, preferisce e ricorda e soprattutto grazie, grazie, grazie a chi lascia il suo pensiero.
 
Alla prossima….per il finale;)
Baci Pia
 
PS se ci sono errori come sempre mi scuso, provvederò
 
 




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