Non l'ultima, m a i l'ultima
Così, per
la tua immagine o per il mio amore,
anche se lontano sei
sempre in me presente;
perché non
puoi andare oltre i miei pensieri
e sempre io son con
loro ed essi son con te;
o se essi dormono, in
me la tua visione
desta il cuore mio a
delizia sua e degli occhi.
[Sonetto 47, William
Shakespeare]
Un’altra partenza li avrebbe separati – ma stavolta
sarebbe stato diverso, lei ne aveva la convinzione, mentre si sistemava
una ciocca corvina dietro l’orecchio con le dita tremanti, le
guance arrossate dal freddo di un inverno appena cominciato.
Persino il tempo
denotava la differenza.
Naruto si mise l’enorme zaino da viaggio sulle spalle,
borbottando imprecazioni piuttosto colorite che fecero sbuffare Sasuke,
immobile accanto a lui e munito anch’esso di un borsone dalle
notevoli dimensioni.
Altri tre anni via da Konoha, ma stavolta solo loro due – per
diventare più forti, per superare le barriere, per
rafforzare un legame.
Per migliorare il futuro.
Naruto rivolse a Sasuke un’occhiata imbronciata –
la voglia di litigare addirittura a quell’ora indecente del
mattino – poi virò la propria attenzione su di lei.
Hinata si rese subito conto dello stupore che la sua presenza parve
recargli, paralizzandolo.
Aveva deciso di raggiungerlo all’ultimo, quando la
consapevolezza che non l’avrebbe più rivisto
l’aveva spaventata, invitandola a uscire, vederlo, stargli
accanto.
Almeno
un’ultima volta.
«Hinata...?»
Naruto si rianimò e le corse incontro, apparentemente felice
di vederla.
E magari, almeno un pochino, almeno quel giorno, lo era davvero.
«Pensavo non sarebbe venuto nessuno» disse
l’Uzumaki, fermandosi di fronte a lei, il fiato corto come se
avesse corso interi chilometri; e negli occhi, tenue, una luce diversa.
Hinata rabbrividì. «Io... lo so, ma volevo
salutarvi.»
Una bugia detta per gentilezza – e forse non era fin troppo
palese, quando entrambi sapevano quale fosse la verità?
Naruto la guardò attentamente, trasmettendole per una
frazione di secondo l’imbarazzo nato da convenevoli
dimenticabili, parole non dette che dovevano – volevano
– uscire allo scoperto.
La dichiarazione.
Una mano che ne stringeva un’altra, riscaldandola,
infondendole il proprio coraggio.
«Senti... io volevo ringraziarti,»
mormorò Naruto, grattandosi distrattamente il capo,
«credo di averlo già detto una marea di volte,
però cavolo, hai fatto così tanto che-»
«Non devi.»
Hinata sospirò e Naruto corrugò la fronte.
«Se dovessi ringraziarti per tutto quello che hai fatto per
me senza nemmeno rendertene conto,» la ragazza sorrise,
«non finiremmo più. Mi basta sapere che ti sono
stata utile.»
Fu talmente spigliata da stupire perfino se stessa e Naruto, che
spalancò la bocca, ammutolito.
Solo utile?
Che cosa buffa.
Naruto sentì crescere dentro di sé il disappunto.
«Non...»
«Naruto,
dobbiamo andare. Vedi di muoverti.»
Le parole di Sasuke sferzarono l’aria, cancellando quelle
dell’Uzumaki, che si concesse un rapido sbuffo prima di
tornare serio e proseguire.
«Non sarà l’ultima volta... ti
ringrazierò sempre, anche quando non lo vorrai.
Perché non sei stata ‘solo utile’. Sei stata di più.»
Hinata arrossì, a quelle parole, arrossì
così tanto che anche Naruto, per quanto ingenuo,
capì di averle detto troppo – e quel troppo era
tutto, ora.
Si lanciò un’occhiata alle spalle, cercando di
dissimulare l’imbarazzo. «Meglio che vada, o
Sasuke...»
«Sì,» Hinata capì subito,
«allora... arrivederci.»
Naruto tornò a guardarla, le sorrise intensamente.
Sarebbe stata l’ultima, vera volta.
«Ci rivedremo presto.»
Poi corse via – e solo allora Hinata se ne accorse: sarebbe
stata la prima di molte volte.
Non l’ultima, mai
l’ultima.
Note dell'autrice -
per scrivere questa storia mi sono basata sulla prima partenza di
Naruto quando aveva 12 anni, con Jiraiya, dopo il
‘tradimento’ di Sasuke. In quella scena, quando
Naruto parte, c’è Hinata, nascosta, che lo guarda
andare via.
Ho voluto ripetere la scena, mettendo Sasuke al posto di Jiraiya e
Hinata non più nascosta ma ben visibile. Differenze che bene
o male denotano la crescita di Hinata e rendono più
‘forti’ gli scambi che ci sono stati fra i due
prima e durante la guerra.
Il finale lascia intendere una possibile
‘relazione’ futura quando lui tornerà (a
me piacerebbe, c’è poco da dire xD).
La citazione che ‘decora’ la flash indica la
separazione, l’ho messa perché penso ci stia bene
– e poi l’ho amata appena l’ho letta. Ho
trovato che per la loro separazione fosse adeguata.
Il prompt ‘ultima volta’ è stato usato
più volte e con diversi significati: l’ultima
volta in cui Hinata vede Naruto prima della partenza; “non
sarà l’ultima volta” in riferimento alla
piccola ‘minaccia di Naruto di continuare a ringraziarla;
“l’ultima volta” riferito al sorriso
tipico dell’Uzumaki.
E poi nel finale… parla da sé x.x
Bene, ho detto tutto!
Un bacione,
Mokochan
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