Prefazione.
Cindy
pensò che era giunto il momento di far riemergere la verità.
Angelica
meritava di conoscere il suo passato. Ma non quello che Loro avevano creato
quel giorno, quando praticamente la uccisero.
Il
suo passato…VERO.
E
ora la giovane ragazza, quasi quindicenne (per la seconda volta) di lì a pochi
giorni, era lì. E la guardava con uno sguardo confuso e disperato.
Dieci
minuti prima le era piombata in casa, come una furia. Era confusa,
sì…disperata…non capiva i sogni che le affollavano la mente da qualche notte a
quella parte.
Vedeva
se stessa dentro una stanza in un castello…poi in mezzo a un cerchio con tutti
intorno tanti uomini con il mantello ed i cappucci in testa…
E
poi…in una caverna. Sì, era dentro una grotta illuminata dalla luce di quattro
bacchette. Davanti a lei c’erano due figure che quella stessa notte aveva
riconosciuto come Lucius Malfoy e Voldemort. E al suo fianco, che le teneva la
mano…nientemeno che il suo peggior nemico!
“Cosa
sono tutte quelle immagini che vedo? Io devo sapere!” la ragazza era in piena
crisi “Ricordo che è iniziato tutto compiuti gli undici anni. Ho iniziato a
vedere dapprima delle immagini molto strane…in cui vedevo una ragazza giovane
davanti a me…e poi…un fascio di luce verde…”
“Tesoro,
ora calmati…” cercò di dirle Cindy Mendel.
Ma
lei no, doveva dirle tutto…aveva l’urgente bisogno di raccontarle ciò che
vedeva.
“Poi
ho cominciato a sognare di…lezioni…che mi venivano date da una persona che
sentivo di conoscere…ma che ancora non ho capito chi fosse… E dopo…dopo sono
cominciate queste visioni ad occhi aperti…esatto, anche quando sono sveglia
vedo delle cose! Per esempio…che sono in una stanza lillà…e studio...e mi vedo
anche con un ragazzo…ma non so chi è!”
Cindy
allora si avvicinò alla ragazza davanti a lei. E le sorrise con fare
rassicurante.
“Bambina
mia, è giunto il momento che tu sappia chi sei realmente. E che tu conosca la
verità. E soprattutto, perché vedi quelle cose.”
Intervenne
allora un uomo. Peter, il marito di Cindy.
“Quello
che tu vedi, non è altro..che il tuo passato.”
La
ragazza scoppiò in una risata. “Ma questo è…altamente illogico! No, non ha un
senso. Io non ci credo… Il mio passato è quello che ho vissuto con voi.”
“No,
cara. Quello è ciò che Loro…e mi vergogno ad ammetterlo…anche noi, ti abbiamo
creato facendoti credere che fosse vero.”
La
ragazza scosse la testa. “Non ci posso credere…tu non puoi dire sul serio!”
“Cara,
io e Cindy ci vergogniamo di aver fatto tutto questo, credimi!” disse Peter “Ma
avevamo troppa paura di tuo padre…e dei suoi amichetti che lo seguivano come
cagnolini! Lo ammetto, la verità è che siamo stati codardi…e così abbiamo fatto
soltanto il suo sporco e spregevole gioco!”
“Ma
sappi che noi lo abbiamo fatto SOLO per il tuo bene, tesoro. Tu sei il nostro
angioletto. E noi volevamo che tu stessi bene, solo questo.”, disse Cindy
sorridendo. Poi sospirò. “Beh, a questo punto possiamo andare.”
La
giovane guardò la donna davanti a lei con sguardo confuso. “A-andare? Andare
dove, scusa?”
Peter
si alzò e diede la mano a sua moglie. “A casa, figliola.”
La
ragazza lo guardò sbalordita. “Ma noi siamo già a casa!” esclamò.
Cindy
le porse la mano scotendo il capo. “No, cara. Questa non è casa nostra. Vieni,
dammi la mano.” vedendola ancora incerta, le sorrise con fare rassicurante
“Fidati! Dammi la mano.”
La
giovane ragazza sospirò esasperata, e prese la mano della donna. E in un lampo,
i tre si Smaterializzarono!
Quando
arrivarono a destinazione, la ragazza era a dir poco sconvolta. E guardò la
donna davanti a lei. “Ma…c-come diamine hai fatto?! Tu sei una Babbana!”
Cindy
tirò fuori la bacchetta magica, fece luce nella casa, e le sorrise. “Oh no, mia
cara! Io sono una Strega, proprio come te.”
Peter
ridacchiò. “Già. La migliore Strega che un uomo come me che crede nella Magia,
potesse mai desiderare di avere per moglie.”
“Questo
non è possibile. Cioè…è-è tutto senza senso! Ma come è mai possibile tutto
questo? Non c’è un senso logico, diamine!” esclamò la ragazza.
Cindy
scosse il capo ridendo. “Mamma mia, come sei diventata scettica! Prima eri una
sognatrice nata, sai? E anche se le cose non avevano una ragione valida…tu ci
credevi ugualmente, Hangie!”
Peter
sospirò malinconico. “Eh sì. Eri proprio una persona speciale! E lo sei
ancora…Angelica.”
La
ragazza li guardò come se fossero impazziti. “Chi è Angelica?”
“Tu,
sciocchina!” esclamò Peter “Cara, sbrigati. Altrimenti chiamerà il manicomio!”
guardò poi sua moglie, intenta ad aprire tutte le finestre.
Cindy
sospirò, esasperata dall’incredulità della giovane, e mise la bacchetta davanti
a sé. “Vieni qui, per piacere.” Hangie obbedì senza protestare “Benissimo, e
ora…preparati e viaggiare fra i tuoi ricordi. Sarà un viaggio lungo.”
Angelica
chiuse gli occhi, lasciandosi pervadere completamente da quella tenera
sensazione di caldo che la avvolgeva lentamente.
E
così cominciò il suo viaggio…