Ti porto a cena fuori

di Fuu_Kaze
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Il blu stava steso sul letto.
Guardava il soffitto. Pensava a Takuto. Non era la prima volta che fantasticava su loro due, anzi lo faceva spesso e volentieri, gli piaceva immaginarsi situazioni surreali fra loro due.
-Sono un'idiota- si disse un giorno.

Capitava spesso a Tsurugi di incontrare Takuto in un sogno.
Qualche notte prima aveva sognato addirittura di scappare con lui in un'isola deserta, fuori dal mondo, così che solo e solamente loro due potessero stare insieme, felici.
Qualche giorno dopo, Kyousuke, aveva deciso di invitare Shindou a cena, ma ogni volta che gli si avvicinava diventava tutto rosso e non riusciva a parlare.

Parlando di sè in terza persona si urlò -Forza, Tsurugi, che sarà mai?!- e dicendosi così corse subito dal castano.

-Ti va se sabato sera andiamo a cena fuori?- 
-Perché no?- rispose Takuto sorridendo.
Il blu si sentiva crollare, la fatica che aveva fatto per dire quella stupida frase lo aveva reso privo di forzema comunque sorrise.
Sabato sera arrivò in men che non si dica e Kyousuke era davanti lo specchio, era così nervoso che non si riusciva nemmeno  muovere.

L'ondulato lo stava aspettando davanti la porta ma Kyousuke non aveva intenzione di uscire.
Kyousuke in questo momento stava davanti la porta che si aggiustava per l'ennesima volta i capelli. Finalmente uscì.

-Shindou ... C-che ci fai qui?- quando lo vide il piccolo rimase sorpreso.
-Finalmente ti sei deciso ad uscire- rispose sorridendo il grande.
Kyousuke non rispose e arrossì iniziando a camminare. Shindou lo seguì.
Per la strada erano entrambi rossi, a testa bassa, senza dire una parola. Takuto si mise a ridere spezzando quel silenzio. E il blu rise a sua volta.
Arrivati al ristorante si sedettero e il piccolo non potte resistere al pensare che in quella situazione sembravano davvero una coppia e quindi arrossì. Il grande rise nel vederlo improvvisamente rosso.
Quando finirono di cenare uscirono e si misero a chiacchierare.
-Bella cena...- disse Kyousuke.
-Soprattutto quando ti è caduto il bicchiere sopra alla giacca e ti sei messo ad urlare, richiamando l'attenzione di tutti- rispose Shindou mettendosi a ridere.
Tsurugi non rispose e gli prese un polso iniziando a trascinarlo.
A metà strada al blu vennero in mente tutte le cose che si immaginava su loro due e quindi tirò Shindou in una stradina buia e stretta. 
Lì senza dire una sola parole gli prese le guance e gli diede il bacio più dolce.
 
 

 





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