Titolo: Finalmente oltre
Prompt 25: The other
side of the wall
Raiting: Verde
Autore: sakuchiha
Finalmente oltre
Questa la dedico al
forum
SasuSaku-Under The Same Sky,
e a tutti coloro che
credono ancora in loro
Sakura
aveva sempre creduto che tra lei e Sasuke ci fosse
stato un muro difficile da scavalcare.
Da quando Sasuke era tornato a Konoha, la
situazione sembrava non essere cambiata. Certo, il team sette pian, piano stava
tornado ad essere quello che era un tempo, e lei, dal canto suo, si stava
impegnando per far sentire Sasuke nuovamente a casa, ma c’era ancora
quella barriera invisibile che il moro aveva imparato ad erigere con il tempo.
Con quei pensieri Sakura si diresse proprio a casa dell’Uchiha
nella speranza di trovarlo non proprio di pessimo umore.
“Ciao Sasuke-kun!”
salutò non appena il ragazzo aprì la porta
“Sakura” non era minimamente sorpreso di quella
visita
“Ero venuta a chiederti se
ti andrebbe di venire con me e Naruto a mangiare il ramen da Teuchi”
“No, non vengo” Sakura
aveva previsto una risposta del genere, come
sempre.
“Dai, non lasciarti
pregare”
“Ho detto no, Sakura!”
“Sasuke-kun,
sei il solito!” non era più la ragazzina dodicenne che pendeva dalle sue labbra
e lasciava che lui la trattasse male, ora era una donna, una donna forte, che con quella ragazzina aveva in
comune una cosa sola: l’amore
incondizionato per Sasuke, che contrariamente a
quella ragazzina lei doveva “ancora” confessare. Stava aspettando il momento giusto.
“Sei la solita insopportabile” quanti ricordi
racchiudeva una sola parola,
insopportabile, ormai era abitua a sentirla uscire da quelle labbra, non ci
faceva quasi più caso.
“Io vado, se cambi idea sai
dove trovarci”
“Non la cambierò.” Eh già,
lui era uno tutto ad un pezzo, quando decideva una cosa quella era e nessuno era capace di fargli cambiare idea.
“Domani passerò a trovarti”
disse Sakura sorridendo
Quella
ragazza non si arrendeva mai.
***
E il giorno dopo Sakura era
lì, così come aveva detto.
“Sono venuta a trovarti,
come avevo detto, e ti ho portato anche dei pomodori freschi” Sasuke la guardò con uno sguardo che lei si impegnava per riuscire a reggere, ma quegli occhi neri erano un oceano scuro senza via d’uscita.
Sasuke si scostò e la lasciò entrare. Calò uno
strano silenzio, possibile che fosse arrivata fin lì e ora non avesse niente da
dire? Quel maledetto muro che c’era tra lei e Sasuke
era sempre lì.
“Ti alleni oggi?” chiese
lei titubante
“Già fatto” rispose lui
mentre si lucidava la spada e i vari kunai
“Ti serve una mano?”
“No, faccio da solo” che
sciocca era, come poteva soltanto credere che lui avesse accettato il suo
aiuto, non era una prerogativa di Sasuke Uchiha
Il silenzio era calato
nuovamente e Sakura si perse per lungi istanti ad osservare Sasuke, era
perfetto, almeno fisicamente era davvero perfetto, caratterialmente era quello che più lontano si potesse
definire da perfetto, ma andava bene
così, era Sasuke, questo bastava.
“Hai finito di fissarmi?”
le guance di Sakura si tinsero per un momento di rosso, non si era minimante
accorta che lui si era voltato
“Non ti stavo fissando”
rispose prontamente
“Tu e il dobe non sapete mentire” o forse ai suoi occhi non sapevano mentire,
nonostante fosse stato lontano un po’ di anni, li conosceva semplicemente.
“Beh, neanche tu” Sakura aveva un punto a suo favore, e questo Sasuke lo sapeva bene
“Da cosa lo capisci?” Era Sasuke Uchiha ,e si Sakura Haruno avrebbe ceduto contro di lui.
“Lo capisco solo guardandoti,
l’ho imparato con il tempo. E tu, da
cosa lo capisci?”
“Siete prevedibili” si stava ancora parlando di lei e Naruto, o solo di lei?
“Sarà come dici tu Sasuke-kun”
Si
stava forse creando una piccola crepa nel muro che c’era sempre stato tra i due?
***
Sakura dopo quel giorno
aveva preso l’abitudine di passare a casa di Sasuke
tutti i giorni, anche per soli cinque minuti, quando il lavoro all’ospedale non
lo permetteva. Perché avesse preso quell’abitudine non lo sapeva neanche lei,
ma le piaceva passare del tempo con lui in
tranquillità.
“Sei qui anche oggi?” Sasuke dal canto suo si era abituato alla presenza
petulante-o almeno così la definiva lui- di Sakura, ma no, non lo avrebbe mai
ammesso.
“Sono venuta a comunicarti
che Tsunade-sama ha chiesto di te, credo che tu debba
partire per una missione”
“Bene” Sasuke
si richiuse la porta alle spalle e si avviò verso il Palazzo dell’Hokage e Sakura si accinse a seguirlo.
“Percè
stai venendo con me?”
“Perché anche io devo
andare da Tsunade-sama. Credo che partirai da solo
per questa missione” ma il suo pensiero era un altro, per quanto lui fosse il
ninja più potente di Konoha, insieme a Naruto: non ci sarò a
curarti, quindi non ferirti, ti prego Sasuke-kun.
“E’ lo stesso, è comunque
una missione”
“Già, però avere qualcuno accanto è sempre meglio” lei era pronta a stare
al suo fianco, credeva di essere nata apposta per essere l’altra faccia della medaglia di Sasuke,
voleva renderlo felice e fargli capire che non
sarebbe mai più stato solo.
Sasuke non rispose e continuò a camminare verso
la sua meta
“Sasuke-kun
posso chiederti una cosa?”
“Anche se ti dicessi di no
me la chiederesti comunque”
“Promettimi che tornerai
sano e salvo e senza nessuna ferita, ti prego”
“Sakura davvero insopportabile”
“So che sei un ninja
straordinario, però…”
“Oltre ad essere
insopportabile sei anche paranoica, Sakura”
“Per favore” Sakura stava
fissando Sasuke con sguardo deciso. Lei voleva
sentirsi dire che sarebbe tornato senza ferite, per stare tranquilla, anche se
sapeva che non aveva nulla da temere, ma
la parte debole del suo carattere, di tanto in tanto, di fronte a lui non
poteva fare a meno di fuoriuscire.
Sasuke scosse il capo sospirando: “Tornerò”
e Sakura gli regalò uno dei suoi migliori sorrisi.
Ed
eccola un’altra crepa su quell’immenso muro invalicabile.
***
Dopo una settimana Sasuke aveva fatto il suo ritorno a Konoha,
senza neanche un graffio. La sera del suo ritorno Sakura aveva riprese le sue
visite giornaliere, le era davvero mancato il suo sguardo accigliato ogni volta
che apriva la porta di casa.
“E’ stata difficile la
missione?”
“Sakura, sono appena
tornato e già sei qui a riempirmi di domande?”
“Certo, e questa sera visto
che sei stanco ti preparerò la cena” rispose
lei come fosse la cosa più ovvia da fare
“No”
“Si invece, mi metto a
lavoro” e senza dare il tempo a Sasuke di replicare
si diresse in cucina. Stava diventando
davvero brava a tenere testa a Sasuke Uchiha.
Dopo aver preparato la cena
Sakura apparecchiò la tavola, accuratamente, per due persone e invitò Sasuke a sedersi. Cenarono per la maggior parte del tempo
in silenzio, interrotto perlopiù da
Sakura che commentava le pietanze da lei stessa cucinate.
“Sasuke-kun,
gradisci del tè?” disse Sakura alzandosi da tavola
“No, grazie” più lo guardava e più si rendeva conto che
i sentimenti che provava nei confronti di Sasuke
erano sempre più forti e passando del tempo insieme a lui stavo maturando ancora.
Sakura si risedette
all’improvviso: “Sasuke-kun devo parlarti”
Sasuke sbuffò: “Cosa c’è adesso Sakura?”
“Ascolta bene, io credo di
essere cambiata negli anni, sono diversa dalla ragazzina dodicenne che pendeva
dalle tue labbra, ma una cosa non è cambiata, i miei sentimenti” Sakura prese
fiato, doveva dirglielo, in fondo l’aveva fatto già una volta, e lui l’aveva
tramortita lasciandola su una panchina, poteva farlo ancora, o altre mille
volte, quello che provava non sarebbe mai cambiato “anzi , i miei sentimenti
sono maturati, quindi…” riprese ancora fiato, il verde si specchiò nel nero
“Ti amo Sasuke-kun”
Sasuke continuava a guardarla dritta negli occhi
“Sarò anche insopportabile come dici tu, ma
ti amo, e questo non cambierà mai” A quel punto Sasuke
si alzò e si avvicinò, in pochi secondi accadde l’impensabile, lui si chinò su
Sakura e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza, furono pochi attimi ma a
Sakura sembrò vivere un tempo infinto.
“Sasuke-kun…”
il suo nome era l’unica cosa che riusciva a pronunciare dopo quel gesto così
inaspettato
“Stavi parlando un po’
troppo”
“Tu zittisci le persone
così? Non mi sembra”
“Di solito non lo faccio” era forse il suo modo per dire: “Sei l’unica che zittisco in questo modo” ?
Il
muro era caduto, certo, Sasuke sarebbe rimasto sempre
uguale, ma Sakura ora non aveva più nessun ostacolo da scavalcare, poteva stare
dall’ altro lato sempre al suo fianco.
O
forse quel muro non c’era mai stato? Solo Sasuke
aveva la risposta
Note dell’ autrice: Ed
eccomi tornata, il mio contributo al SasuSaku Month non poteva mancare.
In questa fanfiction ho voluto marcare l’amore di Sakura e il fatto
che Sasuke si renda conto di quanto per lui Sakura
sia importante (anche se secondo me lo sa già da parecchio tempo <3)
Se vorreste lasciarmi una
recensione mi farebbe davvero piacere
Saku <3