Antologia delle ombre

di HellSINger
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Mi cruccio, mi accartoccio come
Le parole che fanno incidenti
Nella mia testa, qual è l’inizio
E la fine? È un uroboro
Senza tesi farfuglio
Di ciò che sento…

T’ho conosciuta mentre soffocavo un calice
Tra indice e pollice tenevo le mie angosce,
era vespro, scuro è il momento in cui mi sento sicuro
maggiormente, posso nascondermi e fuggire.

Come un fiore in una birra scura
Insolito ma incantevole nel suo
Attimo fuggente, come petalo cadente
Un sorriso che mi ricordava la luna
Una luce tenue c’abbraccia le ombre
Non arrogante e falsa amante…
Come la passata.

credo di sfuggita d'averti amata
per la tua parlata sciolta e pura
sembrava ancor più tenue il mio calice
nelle mie consuete paure mi sentivo felice

Ma siamo tinte che non possono mescolarsi
colori di stesso tono. S’aggiunge un’altra cosa
Che non posso sentire ne vivere, al mio nero.






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