Ai no Kusabi in flash

di supersara
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Meeting
Oh piccolo…
 


“Saranno esposti al pubblico anche i miei prototipi di Seraphine” fece Raoul entusiasta.

Iason continuava a fissare l’orizzonte, per nulla interessato alle parole del collega.

“Senti, perché non compri un nuovo Pet? Maschio o femmina, come preferisci”

“…Verrò a dare un’occhiata” da quando aveva lasciato andare Riki, erano passati sei mesi, ma a lui sembrava essere un’eternità. Si era ripromesso di dargli un anno di tempo, quindi sarebbe andato all’asta dei Pet, e forse ne avrebbe preso uno, tanto per ingannare il tempo e non sentire più i consigli dei suoi compagni.

Si allontanò da Raoul, tornando alle sue mansioni. In ogni momento, il suo unico pensiero era lui.

Iason lo amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.

 
Chiudo gli occhi e penso a te,

adesso che non sei più qui,

che non sei più qui con me.

Così ti cerco e scriverò

una canzone su di noi,

su ciò che in fondo resterà

e son sicuro resterà

come una spina che non sa

che non sa come andar via
 

Riki era nervoso, tutto di quel luogo gli ricordava lui. Era difficile che si trovasse lì, ma non riusciva comunque a rilassarsi.

Si era lasciato convincere ad andare a quell’asta, ma infondo non era stato costretto. La verità era che, in qualche modo, voleva sentirsi di nuovo vicino a lui.

Era tornato nel luogo da cui proveniva, e che tanto aveva odiato. Le persone erano sempre le stesse, ciò che restava dei Bison era ancora lì, anche Guy. Se ne era andato per cambiare qualcosa, ed infatti lui era l’unico ad essere cambiato. Ma era rimasto deluso, quello non era più il suo mondo.

Una volta poteva lottare, arrabbiarsi con la vita stessa, stringere i denti ed illudersi di poter fare qualcosa.

La verità era che nessuno poteva cambiare Ceres, e che lui non era niente. Da quando aveva lasciato Tanagura, si era sentito svuotato di tutto.

Pensava che Iason fosse la causa di tutto il suo malessere, ma la verità era che ogni volta, aveva bisogno di qualcuno a cui dare la colpa: una volta era il Ghetto, poi era diventato il suo padrone…alla fine aveva capito che il problema era lui.

Il motore di un’auto lo distolse da quei pensieri. Conosceva quel rumore.

Quando atterrò, dal cielo stellato della notte, lo vide scendere.

In quell’attimo il mondo si era fermato. Una parte di lui gridava “nasconditi” o “scappa”, ma il suo corpo non si mosse, sperando inconsciamente di essere notato.

Chissà per quale attrazione mistica, in quel momento Iason alzò lo sguardo. Riki non riuscì a scorgere le pupille dietro gli occhiali a specchio, ma non c’erano dubbi. Lo aveva visto.

 
Amerò come amano le stelle

che danzano per secoli,

dando vita a tutti i nostri sogni.

Poi ridono e si spogliano

ma chissà perché nessuno le ricorda


 
Di nuovo il destino li aveva riportati sulla stessa strada.

Per Iason fu un incentivo ad accelerare i tempi.

Per Riki fu sconvolgente, un misto di sensazioni contrastanti.









SSS

Riki, cos'è quella faccia soddisfatta?

Riki: Sono felice! Da quando hai rotto il telefono Guy non mi ha più potuto chiamare, probabilmente ormai si sarà arreso!

Sono contenta per te! Ti sei tolto un bel peso.

*Din Don. Suona il campanello*

*Supersara apre la porta* Chi è?

Guy: Riki è qui?

O.O ...No!

Guy: Fammi entrare! So che è qui!

*supersara gli chiude la porta in faccia*

Riki cazzo! C'è Guy qua fuori!

Riki: O.O Ma che dici?

*supersara apre la porta, glielo fa vedere e richiude.

Riki: Cazzo! Mandalo via!

Eh certo! Come no! Sono nata per fare la butta fuori io! Come lo caccio? 

Riki: Non lo so! Digli che sono uscito! Meno male che Iason è in palestra!

*Supersara apre la porta e vede la macchina di Iason che entra dal cancello. Prende Guy e lo ficca in casa*

E' TORNATO T^T

Riki: O_____O Cazzo!

*Danno una botta in testa a Guy e lo chiudono nel ripostiglio*

Riki: Oddio! Che faccio!?!

*supersara gli poggia le mani sulle spalle* Riki, è il momento di dirgli la verità!

Riki: Ma sei scema? Lo sai che mi fa se gli dico la verità? Prima mi lega i polsi alla testiera del tetto e le caviglie alla fine, tipo quattro di bastoni, e poi con un asciugaman...

supersara: *_________* continua...

Riki: -.-'




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