I Tre Moschettieri in: anomalie di avventurose giornate

di Chocolate_senpai
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Premessa!

Il fulcro della comicità del capitolo, ovvero l'equivoco tra la distinzione maschio-femmina, non me lo sono proprio inventato. Nel film, nella scena che ho descritto, il doppiatore di Athos sbaglia davvero a parlare di suo figlio, definendolo una femmina. Essendo che il film che ho visto io era su internet è possibile che l'audio non si sentisse bene, ma da questo espediente ho sviluppato la one shot. Fatemi sapere se anche secondo voi il doppiatore sbaglia qualcosa nella battuta!

Cap.1: Qualcosa che non quadra

 

Era una bella mattina di sole.

Dopo aver attraversato un campo cosparso di melma, ed essersi macchiato la sua divisa da tamarro, Dartagnan era finalmente lì, davanti al suo caro amico Athos, che lo aveva accolto con la sua quotidiana tortura per violino.

- Quando il grande Dartagnan viene a trovarti, devi servirgli il tuo vino migliore!-

“Vorrei anche vedere”,  pensò il “grande”.

Il capo delle guardie infilò una mano nella tasca della divisa, tirandone fuori un piccolo ritratto di un ragazzo, che sarebbe dovuto corrispondere al figlio di Athos: toccava a lui la briga di dire all’altro che il primogenito, nonché unico rampollo, sarebbe andato in guerra.

- Dunque Athos, come vanno le cose?-

- Non mi posso lamentare. Sai, mia figlia è diventata famosa, dopo essere entrato a far parte dei moschettieri … -

- Aha … -

Dartagnan si bloccò un momento.

- Come scusa?-

- Dico, mio figlio è diventato … -

- Ah ok, mi pareva di aver capito un’altra cosa-

- Sono molto fiero di lei-

- è?-

- Dartagnan, ti senti bene?-

- Sì, sì –

Mentre Athos riattaccò a parlare, Dartagnan prese in mano il piccolo ritratto del figlio dell’amico, che improvvisamente pareva essere diventato una femmina.

- Athos … - Disse il capo delle guardie, allontanando da se il foglio, perché da vicino non ci vedeva.

- Ma tu … non avevi un figlio?-

- Come prego?-

- No dico, tuo figlio è un maschio, vero?-

- Perché me lo domandi?-

- Perché … però non è una femmina, giusto?- Disse, non potendo rispondere “perché sei un rincoglionito e continui a parlarne al femminile”.

- Sono sicuro che tu non stia bene Dartagnan –

“Sta a vedere che adesso il malato di mente sono io”

- Rispondi alla domanda –

- Vuoi che chiami qualcuno? –

- No Athos, però vorrei che mi ascoltassi per dieci secondi –

- Certo, certo … - Rispose l’altro, e si avvicinò con la sedia all’amico, guardandolo con la sua espressione da “capisco come ti senti”.

Dartagnan indietreggiò facendo saltellare la sedia sul pavimento.

- Dimmi tutto –

- Tutto cosa?-

- Non volevi che ti ascoltassi?-

- Ma non in quel senso! Ti aveva fatto una domanda!-

- A sì, quella sua mia figlia … certo che è un maschio –

- Ma … ma …. –

- Non ti ricordavi che avevo una figlia maschio, vero?-

Dartagnan si guardò un po’ intorno, in attesa di vedere gli altri moschettieri saltare fuori gridando “pesce d’Aprile!”.

- Mi stai prendendo in giro Athos?-

- Perché dovrei?-

Proprio in quel momento un ragazzo entrò nella stanza.

- Ciao papà- Disse con la voce da emo.

- Ciao principessa – Rispose Athos, avvicinandosi al figlio.

- Visto Dartagnan? Questo è mio … -

Ma Dartagnan non era più nella stanza.

- Ma che gli è preso?-

- Papà, lo sai che quando hai un attacco di Alzheimer non devi ricevere visite –

 

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