Storia di una gamer

di meme_97
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Prologo

 

Emise un sospiro e si tolse le cuffie dalla testa, posandole sulla scrivania. Elena aveva appena smesso di giocare a Mass Effect 3 e la testa le pulsava: era rimasta troppo tempo incollata al suo computer. Sentì aprire la porta di casa e dei passi stanchi entrare nervosamente. La mamma entrò nella stanza furibonda:
“Hai visto che ore sono? È l'una di notte e domani devi andare a scuola! Io ti lascio sola per portare tua sorella all'aeroporto e tu cosa fai? Ti attacchi a quella cosa!”
La ragazza la guardò basita. Non l'aveva neanche salutata e già la rimproverava, da non credere.
“Ma', domani entriamo un'ora dopo, volevo solo rilassarmi...”
“Non ha importanza, ora fila a letto.”
Fece per allontanarsi, ma poi aggiunse:
“Ah, e il computer non lo accendi per una settimana!”
“Cosa?! Mamma, scusa, non lo farò più, ti prego..!”
Ma la madre era già uscita sbattendo la porta.
Cazzo, imprecò mentalmente. In fondo poteva capirla, però. Non era la prima volta che la portava all'esasperazione in quel modo, anche se non lo riteneva giusto ugualmente.
Ho diciassette anni, ormai, posso fare come mi pare? Pensava ingenuamente.

Nonostante tutto, la settimana passò velocemente. L'astinenza da pc portò Elena a concentrarsi di più sui compiti e nel tempo libero sostituì il gioco con la lettura.
“Ti vedo meglio, sai, tesoro?” disse sua mamma, guardandola apprensiva.
Lei le rispose con un'occhiataccia e continuò a leggere L'interpretazione dei sogni di Sigmund Freud.
Non è mica una droga...si auto convinceva la giovane, nonostante sapesse quanto la potesse prendere quel gioco. Sua madre per natale gliene aveva regalato un altro, ma l'aveva utilizzato pochissimo. Ritornava sempre sul suo preferito, il terzo di Mass Effect, il multiplayer, in particolare. C'era quasi una forza superiore che la costringeva a posare il cursore sull'icona del terribile Origin solamente per aprire quel dannato gioco virtuale. Lo considerava il migliore, nonostante i suoi innumerevoli difetti.

Qualche giorno dopo, finita la famigerata settimana, riprese in mano il suo fedele compagno. Aprì il gioco e si ritrovò in quell'adorato mondo aperto e multietnico.
“Allora, che fine hai fatto tutti questi giorni?” le chiese un amico appena entrato in lobby. Elena quasi un anno prima si era iscritta a un forum per trovare qualcuno con cui giocare online e ora conosceva molti ragazzi e anche qualche ragazza. All'inizio era titubante, ma poi aveva capito che non c'era nessuno di pericoloso, inoltre qualcuno era riuscito a incontrarlo.
“Colpa di mamma, sai come si arrabbia quando gioco troppo...”
Lui rise, ma smise dopo poco. “Beh, almeno adesso ci sei! Comunque adesso arrivano anche gli altri”
“Perfetto!”
Elena, da leader, impostò l'impresa oro e il resto ignoto e, una volta raggiunto il quartetto, partì per la sua prossima avventura.


 


 

NOTA DELL'AUTRICE

Ciao a tutti! Eccomi tornata dopo moltissimo tempo, ispirata per una nuova storia! In realtà non sono proprio sicura che vada sotto la sezione Mass Effect, però in seguito descriverò nel dettaglio le partite e il racconto si focalizzerà principalmente su queste.
Spero di non avervi annoiato, comunque questo è solo il prologo, ergo gli altri capitoli saranno più lunghi. Spero di aggiornare presto, in ogni caso mi piacerebbe che lasciaste una recensione, anche se minuscola, per capire se continuare o no. Basta, sono più lunghe le note del testo, perciò vi saluto, adios!





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