Le urla del buio

di Rosmary
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I personaggi presenti in questa storia appartengono a J.K. Rowling;
il racconto è scritto senza alcuno scopo di lucro.




 
Le urla del buio



 
 
Puzzo di clacson, nero sollevato da pneumatici, vociare ciecamente scomposto: il caos t’è intorno, e tu vi anneghi.
Uno sconosciuto inciampa e finisce coll’urtarti. Ma la cosa non t’infastidisce, non questa notte.
Percorri il viale alberato e con sguardo vivace t’accorgi di finestre ancora illuminate e di pilastri metallici ch’emanano altra luce; non ricordi come li aveva chiamati tuo fratello, qualcosa di buffo, alla Babbana.
Tiri via le mani dalle tasche del tuo perfetto abito e le sfreghi: sono ghiaccio. Una delle due corre al collo, lo libera dallo stretto nodo della cravatta e poi dagli insidiosi bottoni dell’immacolata camicia.
È una strana sensazione questa che t’assale, poiché nessuna mano o corda o cinghia ti strizza la gola, eppure soffochi. Soffoca il tuo animo, pestato a sangue dal terrore e dal pentimento, dal tradimento.
Sopraffatto, dai le spalle agli alberi e alle case e ai pilastri metallici… E corri a casa. È entrando che ti sbarazzi di tutto: della cravatta e della giaccia e quasi anche della tua pelle.
 
“Padroncino Regulus è a casa!”
 
“Va’ via, Kreacher,” ringhi salendo le scale.
 
“Padroncino! Kreacher deve portare in salone! Kreacher ha l’ordine! Aspettano padroncino i signori padroni!”
 
“Non mi interessa. Di’ loro che non ho intenzione di accontentarli.”
 
“Kreacher non può! Kreacher deve portare padroncino Regulus in salone!”
 
“Ho detto no, Kreacher. Ho già sprecato troppo tempo, ho sprecato la mia vita.”
 
“Kreacher non capisce!”
 
“È semplice, Kreacher: essendo troppo sensibile ho sprecato la mia vita.”
 
Solo un sibilo quell’ultima affermazione, un dolciastro sibilo di rimpianto pronunciato perché certo che il tuo fidato Elfo non avrebbe compreso o avrebbe comunque taciuto.
Hai sprecato la vita, , proprio perché stoltamente sensibile ai precetti, alle regole, al lignaggio, alla tua famiglia. T’hanno insegnato a essere un vero Black e hanno dimenticato d’insegnarti a sopravvivere.
Ironia della sorte, la loro dimenticanza è ora tua assassina.
 


 
NdA: la storia è scritta per "Odore di fragole rosse - Sinestesia drabble contest" indetto da ayumu_7 e _fox; io ho scelto di scrivere una tripla drabble di 310 parole. Il titolo allude allo stato d'animo di Regulus.
La citazione "Essendo troppo sensibile ho sprecato la mia vita" è di Arthur Rimbaud.
Il dipinto che apre la storia è "Boulevard Montmartre di notte" di Camille Pissarro.

 




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