Riproviamo?

di FinnAndTera
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Riproviamo?


«Allora, dovremmo iniziare».
«Sì».
Si dice che le case – in particolare le proprie stanze – rispecchino tanto le persone che vivono al loro interno, e la stanza di Gethin non faceva eccezione. Entrandoci, la prima cosa che gli passò per la testa fu “Wow!”, perché era davvero bella e accogliente – come Gethin, d'altronde. Non molto grande, arredamento essenziale – un letto a una piazza e mezza, un comodino, un armadio e una libreria –, ma soprattutto colorata. Era azzurra con qualche sprazzo di verde qui e là e Finn sorrise perché da quando si erano conosciuti quei colori inspiegabilmente avevano iniziato a rilassare anche lui – e per questo aveva anche iniziato ad indossarli più spesso, a cercare camicie azzurre a fiori verdi e viceversa.
«Bene... il copione dice che-»
«So cosa dice il copione, l'ho imparato a memoria!». “Perché è questo che fanno gli attori, Finn” continuò nella sua testa.
«Già, anche io». Gethin si guardò intorno strofinandosi le mani sui pantaloni. Forse provare quelle scene in camera sua non era stata una grandissima idea – ma c'era davvero un posto giusto?
«Ok, insomma, riprendiamoci. È vero che è abbastanza imbarazzante, ma è anche vero che io ho finto di farti un pompino tutto contento, nella stagione precedente, quindi questo non dovrebbe essere niente, no?»
«Da destra o da sinistra?»
Il suo tentativo di tranquillizzare Gethin – e soprattutto di tranquillizzarsi da solo – era quasi del tutto riuscito, il problema ora stava nel capire cosa volesse dire il suo amico.
«Cosa?»
«Inizio a baciarti da destra o da sinistra?» continuò Gethin come se stesse spiegando una cosa ovvia. «Sul copione non c'è scritto...» aggiunse dopo, quasi per giustificarsi.
«Destra».
«Va bene».
L'ultima cosa che vide prima di chiudere gli occhi fu l'azzurro della stanza e forse fu per quello che, quando Gethin premette le labbra sulle sue, Finn si sentì rilassato, senza più alcun imbarazzo.
Quando si staccarono, scese il silenzio fra loro due.
«Beh...» tentò di iniziare Finn.
«Ci caccerebbero a calci nel sedere nel vedere questo, lo sai, vero?»
La faccia abbattuta di Gethin lo fece ridere a crepapelle, anche perché aveva ragione. Il copione descriveva tutt'altra scena, in effetti – una scena per niente rilassata, una scena per niente azzurra e verde.
«Allora riproviamo!» disse dunque Finn, bagnandosi le labbra in attesa di un altro bacio.


Note d'autrice: finalmente rispondo ad una sfidonzola lanciatami dalla mia Rana Roxar tempo fa (e rispondo proprio quando lei non ha internet, ovviamente) e, bon, eccoci qui. Avevo tanto bisogno di scrivere qu questi due esseri adorabili, soprattutto dopo averli visti dal vivo, in carne ed ossa, in carne e barba e in carne e ricci al Comicon di Londra.
Sì, avete il permesso di odiarmi. Bacini volanti a tutti.

 




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