Noi come in un sogno

di FavoladiBeda
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                                                                                                                      A Old yellow bricks (ovvero a Olga, con affetto).


Sono in mezzo al pubblico, una fan come tante.
Emozionata, elettrizzata, fuori di me dalla gioia.
Jared è sul palco, distante ma terribilmente vicino.
Sollevo più che posso il cartellone dove ho scritto che è il mio compleanno.
Il caldo e l'agitazione mi fanno tremare, o forse sono i suoi sguardi.
Abbraccia con gli occhi tutti noi che non aspettiamo altro che lui.
Come a rallentatore lo vedo puntare un dito verso di me, mi indica e per un momento il mondo sparisce e l'unico suono è la sua voce, meravigliosa, tutta per me, che mi dice buon compleanno accompagnata dal battito del mio cuore, più forte della batteria di Shannon.
I miei occhi brillano, brividi sulla schiena, lo guardo estasiata.
Appena mi riprendo scatto con il collo a destra e urlo alla mia amica, incredula: "Oddio, l'hai sentito?".
Vorrei dire un sacco di cose ma mi accorgo che sto urlando per lui, alzando le braccia, con gli occhi lucidi di forte emozione.
Jared si sta bagnando i capelli, scuotendoli e scatenando le ovazioni del pubblico.
L'idilliaco momento è finito ma io lo rivivo nella mia testa all'infinito, ignorando il resto.
*
Sobbalzo nel letto e mi sveglio.
La sensazione di eternità sparisce quando mi accorgo di aver sognato quel giorno, di nuovo.
Sto per intristirmi, per prendermi a pugni, per ridurre questo stupido cuscino in cenere quando un braccio caldo mi circonda la vita.
Resto per un attimo senza fiato e poi, con lentezza, mi rigiro nell'abbraccio per scoprire che chi mi tiene stretta è proprio lui, è proprio Jared!
E in un attimo, ricordo tutto.
Come dentro un flashback:
Dopo il concerto mi ha preso per una manica e mi ha portato dietro le quinte.
Mi ha confessato di avermi notato a tutti i concerti, di seguirmi sotto falso profilo su Twitter, di essermi amico su Facebook su mentite spoglie. Mi ha bloccato contro il muro e guardandomi dritta negli occhi mi ha detto di averlo colpito nel profondo, di essere la ragazza più bella fra le sue fan, di essersi preso una sbandata per me.
E senza esitare io gli ho buttato le braccia al collo e l'ho baciato.
Torno al presente.
Ora sono lucida ed è come se fosse sorto il sole, portando luce, calore e amore e scacciando le ombre.
La sua presa mi avvolge e sento che si sta svegliando.
Sento il suo petto nudo andare su e giù a contatto con la mia schiena.
"Amore" chiama e io faccio finta di dormire.
"Olga... Olga? Amore, svegliati" continua con una tenera voce piena di sonno.
Si avvicina e inizia a baciarmi il collo, tracciando un percorso umido fino alla spalla e poi preme delicatamente le labbra sulle mie. Il risveglio più dolce del mondo.
Ricambio il bacio e lo sento sorridere.
"Ti amo" mi lascio scappare queste parole e subito dopo spalanco gli occhi.
Vedo il suo viso illuminarsi, gli occhi risplendono, le labbra si aprono in una risata innamorata.
"Ti amo anche io, piccola" mi risponde e mi abbraccia forte "e ancora auguri!".
"Sei il mio regalo più grande" sussurro stringendomi a lui.
Semplicemente... il miglior dopo compleanno di sempre.




Angolo autrice:
Una ff che prende vita da un vero episodio che la protagonista, a cui è dedicata questa piccola storia, ha realmente vissuto.
Non sono pratica del fandom ed è la primissima volta che mi cimento in fanfiction del genere...

Un appunto per chi mi segue e a chi legge le mie storie: ho parecchio materiale sul pc al momento (parlo di ff già pronte) ma anche tante cose da finire, perciò è possibile che pubblicherò a raffica.
Bene, vi lascio.
Baci,
FavoladiBeda.




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