Oltre il mare, oltre le stelle di Neferikare (/viewuser.php?uid=731613)
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-Come lo troviamo un uomo che si trasforma in sabbia in un deserto? E'
un'impresa impossibile!- si lamentò Olymphia vedendo che
erano ormai nei pressi di Alabasta
-Credevo che dovessimo trovare Crocodile, non cercarlo!-
Nova rimase impassibile: -Non lo cercheremo, sarà lui a
trovare noi- rispose con calma -Prometheus, perchè non usi i
tuoi poteri di metamorfosi per fare qualcosa di utile?- chiese al
compagno vicino.
-Oh certo, e in cosa dovrei trasformarmi? Una mosca? Un cactus? Un
ammiraglio della marina?- disse con sarcasmo -Ah no aspetta!
Perchè non in Doflamingo così mi
cercherà per uccidermi?- guardò il capitano in
cerca di un segno di scherzo, invece Nova annuì a quelle
parole.
Nonostante fosse abbastanza scosso da quell'idea rispettò
gli ordini: ci vollero pochi secondi perchè dalla sua forma
normale si tramutasse in una perfetta copia di Doflamingo.
Azure cadde a terra ridendo: -Oddio! Oddio!- esclamò
asciugandosi le lacrime di divertimento -Quel piumino rosa ti dona!-
fece notare ancora con le lacrime agli occhi mentre sbatteva i pugni
per terra.
Prometheus si fece dubbioso: -Ah-ah-ah- rispose con tono offeso -Sono
io quello che andrà a morire per colpa di un pugno di sabbia
idioti! E poi questo coso pizzica, è scomodo e pesante!-
disse iniziando a divincolarsi nel piumino -Ed ora?-
-Ed ora inizi a fare l'idiota, proprio come Doflamingo- rispose secca
Olymphia mentre andava a nascondersi sotto una roccia con gli altri per
non rischiare di mandare tutto a monte; il ragazzo, ormai stanco di
tutte quelle risatine, obbedì: prese a cercare di
controllare un cactus ma ebbe ben poca fortuna, poi ci
riuscì con una lucertola che passava di lì fino a
quando la poveretta non morì d'infarto.
Non passarono nemmeno venti minuti e sentì un fruscio alle
sue spalle: pensò che finalmente Crocodile avesse deciso di
farsi vedere e invece niente, era solo un mucchietto di sabbia che
mossa dal vento si spostava da una duna per depositarsi su un'altra.
Sarebbe stato normale, se ci fosse stato vento.
Prometheus non abbassò le difese e non si lasciò
distrarre, fino a quando la sabbia andò a creare un immenso
drago che puntava dritto verso di lui.
-Sables Drako- sentì
in lontananza.
Gli bastò fare un paio di salti per scansarsi dalla
traiettoria del mostro, se non fosse che non si era ancora abituato a
quel corpo e cadde a terra come un principiante e l'unica cosa che
riuscì a fare fu gettare il piumino in faccia a
quell'animale di sabbia.
La creatura, confusa, si fermò a qualche centimetro da lui
facendogli respirare solo qualche particella di sabbia che, nel
peggiore dei casi, gli avrebbe procurato solo un brutto mal di gola.
Finalmente, dopo attimi che sembrarono eterni, vide ciò per
cui erano andati fin lì: Crocodile era a cinque metri da
lui, impassibile come al solito, a contemplare la scena senza dare un
minimo segno di voler combattere; gli si avvicinò in modo
circospetto, come se si aspettasse un attacco da un momento all'altro:
-Che diavolo stai facendo?- fu l'unica cosa che gli disse con aria
allibita.
Prometheus si rimise in piedi come riuscì, faticando a
reggersi su quelle gambe che erano il doppio delle sue: -Ehm-
cercò di trovare cosa dire -Ah sì!-
continuò aggiustandosi gli occhiali -Sono qui per... ehm...
ucciderti?- sibilò con falsa ironia.
Crocodile continuava a guardarlo sbigottito: -Questo non mi sembra un
comportamento da te- sentenziò iniziando a studiarlo da capo
a piedi -E infatti non lo è- continuò con aria
saccente. Ci vollero pochi secondi perchè il dolore si
diffondesse a tutto il corpo: la carne lacerata dall'uncino dell'uomo
iniziò a bruciargli come se stesse andando a fuoco e
così perse la concentrazione e tornò alla sua
vera forma. Nova guardò la scena preoccupata: lo stava per
ammazzare, doveva proteggere il suo compagno; prima di lei Neptune
intervenì prontamente: -Eternal Waterfall!- disse innalzando
un enorme muro d'acqua che sommerse letteralmente tutta la zona e
l'orizzonte-
-Così lo ammazzi!- osservò iraconda Nova che non
perse tempo e alzò le braccia al cielo e divaricò
leggermente le gambe: -Shining Nova!- esclamò mentre apriva
delle enormi ali bianche ed un immenso punto di luce bianca ed azzurra
illuminò il cielo inaridendo l'acqua che prima sommergeva
quel deserto.
Dovettero aspettare più di due minuti prima che la luce
iniziasse a diradarsi, poi finalmente Nova poté correre in
soccorso di Prometheus: iniziò a studiare la ferita e
capì che era troppo profonda perchè potesse
curarsela da solo; si girò verso Crocodile, a terra stremato
che respirava a fatica, sicuramente consapevole che nemmeno le sue
capacità avrebbero potuto tenere testa all'oceano d'acqua
che Neptune gli aveva scagliato contro.
Nova gli si avvicinò lentamente e gli si sedette vicino:
-Sapevi che non si trattava di Doflamingo fin dal momento in cui
abbiamo messo piede in questo deserto vero?-; Crocodile
iniziò a ridere -Siete bravi a quanto pare-
confermò quasi soddisfatto; Nova lo guardò con
aria di rimprovero:-Saresti potuto morire, eri consapevole che non
saresti riuscito a prosciugare tutta quell'acqua vero?-
cercò di sdrammatizzare in una situazione ormai
più calma di prima; l'uomo si mise a sedere tenendosi una
mano all'altezza del cuore: -Che devo dirti? Che lo sapevo? Tanto tu e
la tua amica lo sapete già no?- disse rivolgendosi verso
Olymphia: come sapeva della sua capacità di oracolo?
Possibile che lo sapesse davvero o stava solo andando a caso?
-Tu sai chi siamo?- chiese curiosa di sentire la risposta; Crocodile
cercò di rimettersi in piedi alla bene e meglio con una
certa fatica: -Dovrei saperlo?- rispose -Se siete della Marina potete
dirlo subito così ho il tempo di decidere chi ammazzare per
primo.- affermò sistemandosi il cappotto sulle spalle -Se
non è così con il vostro permesso torno a fare
ciò che stavo facendo prima che arrivaste voi con la vostra
scenetta, poco convincente aggiungerei.- concluse mettendosi a ridere.
Nova stava per perdere la pazienza e pregava che non facesse caso alle
ali che aveva ripirgato sulla schiena dopo il suo attacco: -Tu verrai
con noi, per favore- gli disse con tono superiore -Non costringermi a
convincerti con i miei metodi.- fece con tono intimidatorio.
Crocodile nemmeno la guardava: -Impressionante, ne hai di coraggio.-
Olymphia aspettava solo un cenno di Nova per attaccare: dovevano fare
il modo che non potesse andarsene, era il minimo dopo aver girato mezzo
mondo per trovarlo;
-Credi che non abbia capito ciò che avete in mente?- disse
Crocodile girandosi divertito -Sono stata abbastanza tempo ad Impel
Down per capire che quella è algamatolite. Se è
combattere ciò che volete fare non ho tempo da perdere qui.-
Neptune perse la pazienza: -Non troverai Pluton!- gli urlò
contro -Mio padre la nascose da quelli come te, per questo sei
destinato a non poterla trovare, mai!-
L'uomo la guardò come se stessero per iniziare uno scontro:
-Quindi sapete dove si trova Pluton?- chiese; Nova maledì il
momento in cui l'amica aveva aperto la bocca, strinse i pugni e si
fermò a riflettere: -Siamo shylar, sono stati i nostri
antenati a costruire le armi ancestrali, è ovvio che
sappiamo la loro collocazione. Ma non te la diremo, se è
questo ciò che vuoi sapere.-
Sapeva di aver finalmente toccato un punto abbastanza delicato da
fargli abbassare la guardia.
-Shylar, immaginavo.- riflettè Crocodile ad alta voce -Un
popolo che si isola in un arcipelago sperduto nel nuovo mondo deve
essere davvero terrorizzato se nemmeno con le armi ancestrali
è in grado di difendersi.- la provocò e Nova
rispose di tutto punto: -Abbiamo già dato abbastanza a voi
uomini, non serve che vi consegniamo anche le armi ancestrali. Ma se ci
tieni possiamo fare un patto.-
Crocodile alzò lo sguardo e stette ad ascoltarla: -Noi
cerchiamo le undici supernove e la flotta dei sette, dobbiamo
eliminarli tutti per motivi molto più seri di quanto pensi.
Tu sei stato nella flotta dei sette e conosci chi ne fa parte, sai
meglio di me che non si possono sottovalutare soggetti come quelli, per
questo siamo venuti fino ad Alabasta: abbiamo bisogno di alleati oltre
al Governo e guarda caso sappiamo che sei in possesso dei poteri di un
Rogia.
Chi si allea con noi è sotto la protezione del Governo
Mondiale e della marina: tu aiuti noi a sconfiggerli e noi ti diamo
tutto ciò che ti serve per vendicarti contro Doflamingo con
l'aiuto della Marina. E soprattutto ti consegneremo Pluton se proprio
ci tieni.- spiegò tutto d'un fiato –Ma devi venire
con noi.-
Crocodile rimase in silenzio per qualche secondo: -Hai una minima idea
delle persone a cui stai dando la caccia?- chiese in modo arrogante
–Tu non sai nemmeno chi siano i membri della flotta dei sette
né delle supernove, secondo te perché sono
così famosi eh? Di certo non hanno fatto la fine del
sottoscritto non ti pare?- disse mentre se ne stava andando, e questa
volta non sarebbe tornato indietro.
Era ormai ad un paio di metri quando Olymphia gli bloccò la
mano destra con la catena che teneva al fianco e lui iniziò
a ridere –E brava ragazzina- si complimentò
–Ed ora cosa pensate di fare?- chiese curioso di sapere la
risposta.
Nova scosse la testa e lo guardò divertita: -Ora andiamo
sulla nostra nave, e non provare a scappare-;
-Come pensi che possa fare?- gli fece notare Crocodile
–Comunque va bene, mi comporterò come un ostaggio.-
-Non sei un ostaggio, un… ehm, passeggero ecco.-
spiegò lei.
-Incatenato, interessante- concluse ridendo mentre con Nova e gli altri
sia avviava alla nave.
Quando salì la ragazza gli bloccò entrambe le
braccia all'albero maestro per assicurarsi che non sarebbe sparito
nuovamente; ad aspettarlo c’erano i tre ammiragli della
marina:
-Mi consegnate alla Marina- si lamentò - Non potevo chiedere
di meglio che fare la fine di Ace.-
Nova fu sorpresa di quella reazione: fino a quel momento aveva visto
Crocodile come quello che, dopo essere stato espulso dalla flotta dei
sette e sbattuto ad Impel Down e dopo essere stato umiliato da
Doflamingo, aveva rinunciato a riprendersi il suo posto ed era sparito
da tutto e tutti, ed ora si preoccupava che lo riportassero ad Impel
Down.
-Non preoccuparti Crocodile- lo rassicurò Kizaru
–Non siamo qui per riportarti da Magellan, piuttosto
è stata la signorina Nova a chiederci di assicurare ad
entrambi che la Marina è disposta a considerarti, come dire,
un alleato come loro.-
-E considerati fortunato che non ti abbiamo già eliminato
quando potevamo- intervenne Akainu -Ciò che ho fatto ad Ace
avrei potuto fartelo ad Impel Down. Dovresti ringraziarci.-
Azure, vedendo che la situazione si stava complicando, intervenne e
fece calmare tutti: -Ehm, qui dovremmo sugellare un patto signori.-
ricordò agli ammiragli.
Aokiji annuì per primo e si avvicinò a Crocodile:
-Se dai loro una mano allora la Marina ed il Governo potrebbero
chiudere un occhio sul tuo passato, e direi che ti potrebbe far comodo.
In caso contrario Impel Down ha ancora posti liberi.- spiegò
secco.
Crocodile vide di non avere molta scelta: poteva aiutare quel branco di
ragazzini, ci avrebbe guadagnato l'umiliazione di Doflamingo dopo tutto
qul tempo.
Ed avrebbe avuto Pluton, finalmente.
-E va bene, accetto di allearmi con la Marina.- rispose -ma niente
scherzi.-; Akainu sorrise compiaciuto e fece ciò che aveva
stabilito con Nova poichè con una mano afferrò il
polso destro a Crocodile e con l'altra, che nel frattempo si era
ricoperta parzialmente di lava densa e rossa, glielo strinse
fino a farlo sanguinare, fino a quando capì che il marchio
degli shylar si era impresso sulla carne: si trattava di un piccolo
drago stilizzato con le ali spiegate, ma non sapeva ancora bene di cosa
si trattasse.
Crocodile trattenne a fatica il dolore e quando Aokiji intervenne con
la sua lama di ghiaccio per evitare che morisse dissanguato gli
sembrò di aver perso completamente la sensibilità
alla mano: durò poco più di una decina di secondi
che sembrarono eterni, poi Olymphia intervenì togliendogli
la catena di algamatolite lo lasciò stare per qualche minuto
per dargli il tempo di riprendersi.
-Da questo momento- spiegò Kizaru -Sei un alleato della
Marina, e quando un membro della flotta dei sette verrà
sconfitto prenderai il suo posto.
Con loro- continuò indicando Nova ed i suoi compagni -Dovrai
arrivare alle supernove e, quando anche loro saranno stati eliminati, a
Doflamingo e alla distruzione di Dressrosa.
Vedi di non ripensarci.- terminò quasi avesse fretta di
tornare alla loro nave.
Quando se ne andarono tutti e tre Nova guardò Crocodile che
cercava di rimettersi in piedi:
-Posso chiamarti Croco?- chiese curiosa;
-Provaci e giuro che appena riesco ad alzarmi ti apro in due come il
tuo amico.- rispose guardandola offeso; lei non ci fece troppo caso e
gli mise una mano sulla spalla: - Benvenuto a bordo, Croco.-
terminò ridendo.
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Angolino dell'autrice
Non la considero la mia migliore fanfiction ,ma non è nemmeno
malaccio xD
Che dire? Non molto dato che non sono successe molte cose D:
Va beh, se avete qualcosa da dire ditemi pure :D
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