our dirty reputation
OUR DIRTY REPUTATION
Ino chiuse di scatto la porta, osservandosi allo specchio annerito del
locale.
- bastardo – sputò,
passandosi la mano sul labbro spaccato.
Il sangue scuro le sporcò le dita, umido e caldo.
Certo, Ino, continua a prenderle ogni volta che si ubriaca…
Barcollò fino al lavandino, poggiando la mani sul lavabo
scrostato, lasciando i soliti segni rossi sulla superficie porosa.
Bell’affare che hai fatto: Sasuke, Kiba, ti mancava solo quel
coglione di Hidan, ora…
Si osservò il trucco colato ai lati del viso, i capelli
biondissimi, sfuggiti al fermaglio, sciolti come bende ad incorniciarle
il volto smunto.
Che pena che ti fai, è?! Tu che solo qualche anno fa eri la
ragazza più desiderata della a scuola…
Portò la mano al rubinetto, lasciando scrosciare
l’acqua per qualche secondo, la testa pesante.
…desiderata. Lo sapevi Ino, vero, di essere solo la
più facile?
Si lanciò un’ultima occhiata allo specchio, la
striscia di sangue sul mento che si scuriva, le gocce sul petto che si
seccavano.
E alla fine sei solo Ino Yamanaka, cameriera in un night, fidanzata con
l’ex di quella puttana della Sabaku.
Represse il singhiozzo che le era salito alle labbra, lo sguardo fisso
sulle unghie curate, lo smalto viola sempre fin troppo perfetto.
E sei sola.
- Ehy Yamanaka, stai bene? –
Kankuro osservò Hidan ordinare l’ennesimo
bicchiere, stravaccato sul divanetto scuro.
Roteò gli occhi, la presa al bicchiere sempre troppo salda.
Perché sei solo un fratello. Sempre e comunque.
Si voltò verso Gaara, lo sguardo basso, muto come al solito.
Quanto è difficile essere normali, quando tutti ti
considerano pazzo.
Ino gli passò un bicchiere, sorriso sulle labbra turgide, il
corpo che Kankuro aveva desiderato a scuola coperto solo da troppa,
troppa poca stoffa.
E ti chiedi se è per questo che a te Ino non l’ha
mai data.
- un altro – biascicò Gaara, sollevando il
bicchiere.
Temari, accanto a lui, lanciò un’occhiata
impaziente verso la porta, nervosa.
Shikamaru non è mai puntuale con lei vero? Anche per questo
non ti va giù, fratellino…
Kankuro ingoiò quello che poteva essere il terzo whisky e
soda, chiedendosi ancora perché si trovasse in quella
bettola da quattro soldi.
Perché c’è Temari da proteggere da
Hidan, che la guarda avido, come se lei non lo avesse mai
lasciato…
Poggiò sul tavolino sporco il bicchiere, reclinando la testa
riccioluta al muro.
- Ino, troia, portami da bere cazzo! – sbottò
Hidan, osservando la bionda temporeggiare al bancone.
…pensi che tu l’avresti protetta.
Ma non parli più di tua sorella, vero?
Il moro sollevò un sopracciglio, i pugni stretti sotto al
tavolo, mentre Ino avanzava verso Hidan, lo sguardo umido.
Ma lei non te lo avrebbe mai permesso. E tu sei solo un fratello. E
pure pazzo.
- Hidan, stronzo, non sono la tua
puttana!- strillò Ino, le mani sui fianchi, la musica
sconnessa della vecchia radio in sottofondo.
Perché Ino, dici, sa difendersi da sola. Lo dice sempre.
Hidan alzò lo sguardo, le palpebre serrate dalla rabbia.
Un secondo e quello che Kankuro vide fu solo il sangue sul viso di Ino.
…e tu non ci credi. Mai.
Temari sgranò gli occhi, la unghie lunghe conficcate nel
palmo della mano.
Perché lo sai che lo faceva anche a lei.
Gaara roteò gli occhi, riprendendo a fissare il bicchiere.
Perché è ancora troppo presto per lui.
Ino attraversò la sala, il viso basso, incespicando nei suoi
stessi piedi.
E ora che ti passa accanto cosa provi, Kankuro?
Il moro si alzò, le maniche della camicia viola arrotolate
sugli avambracci.
In fondo sei solo un fratello. E pure pazzo.
- Hidan, prenditela con uno della tua
stazza –
- potrei chiedertelo io, Sabaku
– sibilò Ino, un sopracciglio alzato.
Kankuro era sulla porta, una mano tra i capelli, l’altra
appoggiata allo stipite.
- dici? – sorrise, la guancia
gonfia – eppure credevo di essere in gran forma –
Ino sbuffò, diffidente – sei venuto a vedere se la
principessa ti dava la ricompensa per averla vendicata? –
sibilò, gli occhi chiari ridotti a due fessure.
Kankuro avanzò di qualche passo, ombroso – volevo
sapere se era tutto ok – brontolò, contrariato - e
non ti ho difeso, che sia ben chiaro. –
Ino si appoggiò alla porta del bagno, la gambe molli,
stanche.
- e allora perché hai colpito
Hidan? – chiese, esasperata, mentre la sua testa tornava al
campo da cheerleader, a Sasuke che si allena, a Shikamaru che dorme, a
Kiba che l’aspetta nello spogliatoio, a Sakura che studia a
bordo campo…
- perché è uno
stronzo – replicò Kankuro, il tono distaccato
– e perché mi sta sulle palle –
Ino socchiuse gli occhi, l’acqua del rubinetto che
scrosciava, la musica di sottofondo sempre più lontana.
- di te so solo che sei il fratello di
Temari e Gaara – sbottò poi – e che
avevi una brutta reputazione a scuola –
Kankuro si osservò allo specchio, negli occhi
l’immagine di quella Ino invecchiata.
Così diversa da quella che si allenava nel campo delle cheer.
Quella che era una vincente.
E che lui desiderava.
- oh, credevo di non averla affatto una reputazione –
sbottò, passandosi una mano umida tra i capelli.
Un fratello. Pazzo.
Ino sorrise, il labbro che le pulsava – ce
l’avevamo tutti –
Popolare. Puttana.
Kankuro osservò le strisce di sangue sul lavabo, la bocca
serrata.
- lascia Hidan –
mormorò, passandosi la mano sul viso – Temari ce
l’ha fatta –
Ino socchiuse le labbra, divertita.
- Temari non era sola –
rispose, gli occhi accaldati dalle lacrime.
- Temari era la Nerd puttana. –
Kankuro le si piantò davanti, severo – non
ricordi? Sei stata tu a chiamarla così –
Ino abbassò lo sguardo – ma non era mai sola
– biascicò, con un ringhio risentito.
- anche tu potresti non esserlo
– l’interruppe, le mani che cercavano il suo viso.
E poi si ritiravano, scottate.
- non si è solo reputazione, Yamanaka –
Kankuro si voltò, la camicia viola sporca e fuori dai
pantaloni.
E la porta si chiuse dietro di lui, mentre il labbro gonfio di Ino
tornava a pulsarle.
Ancora.
E il calore del bacio di Kankuro che lasciava posto a quello del sangue.
Per la prima volta.
Perché potresti non essere sola, Ino.
Ma devi volerlo.
Non si è mai solo reputazione.
Piccola fic dedicata a Stefy, per il suo compleaano.
Perdonami, tesoro, l'ho pubblicata con osceno ritardo!
Spero vi sia piaciuta: trama forse un pò scontata, pairing a
cui tengo molto.
Fatemi sapere.
Un bacio.
Roberta
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