die
How could
this happen to me?
-Papà come puoi farmi questo?-
-Te l'ho detto, hai disubbidito a tua madre e a me, ora sabato
sera invece di andare alla festa dell'anno come la chiami tu te ne stai chiuso
in casa e finisci di fare i compiti che ti hanno assegnato le insegnanti per le
vacanze...forza,hai 16 anni non sei più un bambino...cresci!-
-Non è giusto, io andrò a quella festa a tutti i costi...è
l'ultima festa d'estate, mi devi fare andare!-
-No, non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che sono
obbligato a mandarti là!-
-Me lo avevi promesso!-
-E tu mi avevi promesso di aiutare mamma al lavoro e di finire i
compiti entro agosto...non l'hai fatto-
-Sei uno str***o!-
-Bene e ora ti aggiudichi un altro mese senza uscite-
Il ragazzo usciì dalla stanza sbattendo la porta, sotto lo
sguardo severo del padre.
-Questa volta ha davvero esagerato!-
-Caro,abbi pietà, in fondo anche tu hai avuto 15 anni e sai cosa
vuol dire non poter andare alla festa di fine estate!-
-Ho avuto 15 anni,ma non mi sono mai permesso di offendere mio
padre...-
-Erano i vecchi tempi, ora le cose sono cambiate-
-Ecco vedi perchè le cose le chiede solo a te,sei troppo
comprensiva e permissiva-
**
[il sabato sera...]
-Mary, mi hanno chiamato per lavoro, una cosa
urgente,hanno poco personale,devo andare.-
-Ok ciao, stai attento-
-Non ti preoccupare e non fare uscire
Lucas-
-Ok- il marito se ne andò di corsa, il lavoro del
paramedico lo rendeva occupato quasi sette giorni su sette e quello che vedeva,
era sempre uno strazio,famiglie distrutte, vite stroncate, sogni infranti...non
lo augurerebbe a nessuno.
-Dov'è andato papà?- chiese il giovane scendendo le
scale.
-Ha avuto un urgenza,è uscito-
-Ah...cosa c'è da mangiare?-
-Pollo arrosto...ne vuoi un po'?-
-No grazie, stasera ho un gran mal di testa, finisco
i compiti e vado a letto,non cercarimi in camera,voglio stare da solo in
pace,dato che non posso uscire-Lucas era infuriato, la festa di fine estate era
uno degli eventi più importanti della città, nessuno se lo sarebbe perso,
discoteca,migliaia di persone,ragazze, ballare fino al mattino e dormire in
spiaggia.
-Va bene, buona notte allora-
-'Notte- imprigionato in questa casa come un cane
nella propria cuccia che bella vita del c***o.
Driiin...driiiin
-Pronto?-
-Wei ciao Leo...macchè i miei non mi fanno
venire...aspetta ridimmi tutto...si ora sono in camera...ok va bene ti aspetto
alle dieci e mezza sotto il salice...ciao-Lucas preparò tutto nei minimi
dettagli,niente doveva andare storto,non stavolta...prese uno zaino e ci mise
dentro un telo,una giacca,il portafoglio,il cellulare,le chiavi della bici e
quelle di casa.
Dieci e venticinque...scese dalla finestra della sua
camera al primo piano,lentamente proseguiì per tutto il giardino, tutte le luci
erano spente,sua madre doveva essersi andata a letto,corse nel garage,prese la
bici e si diresse al grande salice, il luogo di incontro del suo gruppo,che
quella sera si sarebbe recato alla famosa festa.
-Salve ragazzi!-
-Ah eccolo qua il nostro prigioniero di guerra
scappato dalla prigione...-
-Forse era meglio che restavi a casa, se i tuoi se ne
accorgono sei nei casini-
-Che c'è Giadina non lo vuoi?-
-Ecco Giada non vuoi il tuo migliore amico alla
festa?Che ti ho fatto?-
-Non è che non ti voglio...lasciamo stare...forza
andiamo!-sentiva qualcosa dentro di lei,una sensazione strana,come se dovesse
accadere qualcosa di brutto, un imprevisto.
Passarono la notte a ballare,e stremati presero le
loro bici e si recarono verso la spiaggia,la scorciatoia che usavano di solito
era chiusa per lavori,così decisero di imboccare la strada principale,quella più
trafficata.
-Forza ragazzi è verde,muovetevi!-passarono tutti
tranne Lucas.
-Lucas che fai non vieni?-
-No,ragazzi andate voi io torno a casa,in fondo
questa festa, quest'anno non è un granchè,ci vediamo domani!-
-Ok...ciao a doma!-
-Aspetta Lucas,vengo con te!-urlò Giada dall'altro
lato della strada.
-Come mai?-chiese il biondo quando lei lo
raggiunse,mentre gli altri si stavano già avviando verso il luogo dove
accamparsi.
-Così,in fondo nemmeno io mi sono divertita,e ho
voglia di dormire nel mio letto,al calduccio!-mentì, in realtà aveva una paura
tremenda,che accadesse qualcosa.
-Già questa festa è stata davvero un fiasco
quest'anno,non c'era nessuno,forse era meglio che restavo a casa-disse
Lucas,pentito della scelta sbagliata,mentre imboccarono la via del
ritorno.
-Si era molto meglio-
-Ok andiamo allora!-disse Lucas mentre attraversava
il secondo incrocio e l'ultimo,prima di prendere la strada del ritorno,ma in
quell'istante un auto che correva a folle velocità,non si accorse delle due
bici,e dei due ragazzi.
Il biondo fu colpito in pieno,e fu scaraventato a una
decina di metri andando a sbattere contro un albero, un grosso salice,quel
salice che per anni era stato il suo punto di riferimento,dove trovare sempre un
viso amico,mentre ora era solo un grosso tronco pieno di foglie.
La ragazza scampata per poco da quell'auto, corse sul
luogo dove ora giaceva il suo migliore amico,privo di sensi.
-Chiamate l'ambulanza-gridava mentre,attorno a loro
tutti gli automobilisti si fermavano impietriti,per poi urlare in coro un
ambulanza,la polizia,un ambulanza,la polizia,queste due parole scorrevano nella
notte scura come il petrolio,un' ambulanza,la polizia.
-Giadia-si udì flebile una voce-Giada cos'è
successo?Perchè non riesco più a muovere il corpo?Perchè le gambe non le sento
più?-
-Stai calmo Lucas hai avuto un incidente,l'ambulanza
sta arrivando vedrai che ogni cosa andrà a posto-disse la ragazza,trattenendo a
stento le lacrime,il viso dell'amico era pieno di graffi e attorno al suo corpo
sempre più velocemente si stava formando una pozza di sangue.
-Giada,niente andrà a posto,per favore dì ai miei che
mi dispiace,per favore,dì loro che gli voglio bene,dillo a tutti i miei
amici,Giada ti voglio un bene dell'anima,non lasciarmi qui,per
favore,parlami,dimmi che non sei arrabbiata con me!-
-No Lucas,non sono
arrabbiata...tranquillo,l'ambulanza è appena arrivata,io sono qui che ti stringo
la mano!-
-Giada,dove sei?Perchè non mi parli?Giada...-il
ragazzo sussurrava quel nome,come se fosse l'unica cosa che lo tenesse ancora
legato a questa vita.
-Lucas mi senti?-diceva la ragazza
terrorizzata.
-Si tolga signorina!-
-Giada...dove sei?-continuava a ripetere il
ragazzo.
La ragazza fu spinta indietro dalla polizia,vide la
folla attorno a loro,vide l'automobilista parlare con un agente,la testa le
cominciò a girare.
-Mi sa dire cos'è succeso con precisione?-
-Per favore mi lasci sedere sto male-la ragazza
svenne.
-Un altro medico qui,per favore!-arrivò un uomo,sulla
quarantina,che appena vide quel volto impallidì- Giada!-
-Ehm Loris?-
-Si?Portate una barella qui,questa è la migliore
amica di mio figlio,devo avvertire subito Lucas e i suoi genitori!-
-Loris?-
-Ancora lì Genty?Si dia una mossa!-
-Vede suo figlio è...-
-Mio figlio cosa?-
-Suo figlio è il secondo ragazzo
coinvolto!-
-Non è possibile,lui è a casa con sua madre...non può
essere, era in punizione-
-Invece si signore!-
Loris si avvicinò titubante a quel corpo che giaceva
in fin di vita sotto il grande salice,allungò il volto impaurito da ciò che
poteva vedere.
-Lucas-urlò, cercò di avvicinarsi al corpo,ma i suoi
colleghi lo trattennero,era morto.
-Lucas-un altro urlo.
-Signore, suo figlio è...è morto...mi
dispiace-
-NO!-si accasciò per terra,mentre la madre del
ragazzo,chiamata appena dieci minuti prima,stava arrivando sul luogo
dell'incidente e vedendo suo marito steso per terra non riuscì a reggersi in
piedi e immaginò tutto!-
[due giorni dopo...al funerale...]
-Ed ora preghiamo tutti insieme perchè Lucas riposi
in pace per sempre...amen-finì il parrocò,mentre la folla immensa di
conoscenti,amici,familiari, o semplici abitanti del paesino,oppure coetanei del
ragazzo,applaudirono e diedero un ultimo saluto alla sua tomba.
Il padre e la madre si sorreggevano l'un con
l'altro,increduli,che potesse essere accaduto proprio a loro tale
disgrazia,increduli che ora il loro unico figlio era volato lassù,nel cielo
infinito.
Amici,parenti,lasciarono per giorni
fiori,biglietti,lettere nel luogo dell'impatto e sulla tomba di Lucas,che ora li
guardava da lassù.
"Mamma,papà,ho fatto una ca****a lo so, non dovevo
disubbidirvi,non volevo farvi stare così male,volevo solo divertirmi,per
l'ennesima volta non vi ho ascoltato,ora mi mancate così tanto,vi vorrò sempre
per sempre bene,perdonatemi,quando si ha qualcosa di bello sulla terra ce ne
accorgiamo sempre troppo tardi,che non si può tornare indietro,non accettiamo
mai la vita come viene,ci lamentiamo per questo e per quello,non ci va mai bene
niente,siamo instancabili ed egoisti,pensiamo a noi stessi,abbiamo un paraocchi
che ci impedisce di vedere quello che ci accade attorno e questa non è una bella
cosa.
Giada,tu eri lì con me, me lo avevi detto,non era una cosa
giusta da fare,mi hai visto morire,e ti giuro non avrei mai voluto
coinvolgerti,ora so che provi un senso di colpa incredibile,ma ti prego non
essere triste per me,io quassù in fondo sto bene,mi mancano tutti i miei
amici,quegli amici con cui ho passato momenti indimenticabili e che non scorderò
mai e poi mai,siete grandi...
Che strana la vita,ti mette al mondo senza nemmeno chiederti se
ti va bene,se sei d'accordo,e quando finalmente hai trovato il tuo posto,hai
trovato la tua strada,ti porta via,come una folata di vento porta via le
foglie,non è giusto,non avrei mai voluto lasciarvi tutti così,al funerale
c'erano persone con cui non parlavo da tempo,con cui avevo littigato,ma mentre
ero in vita sarebbe bastato poco per fare pace,per ristabilire quel rapporto
perso...ma è troppo tardi...
Vi mando un bacio ragazzi...vi vorrò bene per sempre...questa è
la pena che devo sopportare per aver commesso un errore,non vedere più i vostri
visi,non veder più la serenità nel volto dei miei,non veder più il vicino di
casa che usciva brontolando per andare al lavoro tutte le mattine,non vedrò e
non farò più le piccole cose quotidiane, e sono proprio quelle cose che mi
mancano di più.
Ragazzi non disubbidite mai ai vostri genitori,non fatelo
mai,perchè a volte da un piccolo sbaglio può nascere un'enorme tragedia,non
sempre,ma la vita non ti fà mai passare liscio niente...Addio"
-Come ti è potuto succedere questo Lucas...non era così che
doveva andare...ti voglio bene angelo mio,splendi da lassù...io ogni sera ti
parlerò...lo giuro,non ti lascerò mai solo...non ti scorderò mai...!La tua
Giada-
Ciao a tutti,
questa non è una lezione di vita,un
consiglio,un suggerimento,una storia per invitarvi a non disubbidere
ai propri genitori,no...
con questa storia non voglio offendere
nessuno,vorrei solo far capire che a volte le nostre azioni portano a
conseguenze che nemmeno immaginiamo e che a volte
sottovalutiamo...
spero vi sia piaciuta...commentate e ditemi la
vostra se vi va...buona lettura!!
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