fic1parte2
Le prime luci del giorno portarono il caldo tipico della zona,
sferzando la casa dove Deunan e Briareos riposavano di vento bollente.
Protetti dalla
coperta grande, che lui svegliatosi per il freddo durante la notte
aveva preso per coprire se stesso e la compagna, iniziavano a soffrire
la calura della
stanza che piano piano si diffondeva. La prima a svegliarsi fu Deunan,
imperlata di sudore si
ritrovò abbracciata a Briareos con una coperta a coprire
entrambi. Si scostò dalla braccia del suo uomo e si mise
seduta
sul materasso, scostando la coperta bollente. Con le finestre coperte
da Briareos per non farsi scorgere dall'intero, la stanza era immersa
nel buio, smorzato da poche lame di luce che riuscivano a penetrare
angoli
non raggiunti dalla stoffa. Il lieve russare del compagno la fece
voltare sorridendo, i l suo sistema di autoregolazione della
temperatura
gli permetteva se non gestito da lui direttamente, di adattare il
sistema Hecatonchires con l'ambiente e a volte lei era invidiosa di
questa caratteristica.
Nonostante tutto vide, toltasi la coperta, che la stanza ancora
non era nella fase acuta di calore e facendo un rapido calcolo si
accorse che ancora non erano nell'ora di punta del sole, ma
non mancava molto perchè con la mattina la temperatura
tornasse
rovente come giorni prima. Se volevano evitare di iniziare quello che
chiamava 'il viaggio', dovevano evitare di incamminarsi dalla tarda
mattina.
Si allungò verso lo zainetto per prendere il suo orologio e
si
meravigliò nel vedere che ancora non erano scoccate le otto
di
mattina. Troppo presto per il suo cuore per alzarsi e perdere momenti
di calma con il cyborg che amava. Il cervello le diceva che dovevano
far presto affinchè la giornata non fosse pesante oltre che
pericolosa. Ma osservandolo dormire, non potè assolutamente
evitare di perdere un momento per lei prezioso. Posò
l'orologio
e sbirciò verso gli scarponi nuovi che avevano preso il
giorno
prima, e pensò. Si rese conto che aveva due sogni. SOlo due
sogni. Uno era non perdere mai l'unica persona per lei importante e
necessaria per vivere. L'altra era trovare il loro paradiso, insieme. E
forse, Olympus lo era.
"Forse troveremo il nostro paradiso, grosso stupidone....insieme"
coricandosi vicino a Brearios e sistemandosi sul suo petto.
Un senso di afa colse Brearios all'improvviso. SI voltò,
osservò la stanza e poi allungò la mano per
prendere
l'orologio che teneva quasi sotto la finestra, poco distante da lui.
L'orologio analogico mostrava le 8:55 di mattina e si diede dello
stupido per aver lasciato che la sicurezza diventasse
tranquillità di oziare indisturbati. Troppa,
pensò.
Troppa tranquillità che avrebbe potuto lasciarli indifesi.
Deunan dormiva tranquilla sul suo petto e non sapeva se svegliarla
bruscamente per andar via o prenderla con calma e pensare alla
colazione e una doccia come se il mondo attorno a loro non avesse mai
visto guerre.
"E' ora di alzarsi...?"
Brearios trasalì nel momento in cui una voce lo fece tornare
dai
suoi pensieri. Deunan aveva alzato la testa e poggiato il mento sul
petto, poi si stropicciò un occhio e sbadigliò,
cosa che
fece sorridere il cyborg per averla paragonata a un cagnolino
assonnato. Le scompigliò i capelli e dopo averle dato un
bacio
in fronte, le disse che era meglio alzarsi e prepararsi o sarebbero
partiti troppo in ritardo. Lei mugugnò controvoglia, poi si
mise
in piedi e iniziò a preparare lo zaino.
"Deu, preparo la colazione e controllo il perimetro. Tu fai una doccia
e preparati"
"Ok ma...se vuoi per il tuo bagno ti preparo tutto così
farai prima."
"Ci metterei troppo Deunan. Intanto fai tu..."
"Aspetta...."
mentre lui stava varcando la soglia, continuando quando si
fermò
ma rimase a darle le spalle 'guardandola' con gli occhi posteriori
"Se ti do una mano faremo prima e poi....non sappiamo quando potremo
riavere questa fortuna. Ricordi quanto è passato prima di un
bagno vero? Io mi sono dovuta lavare con i secchi dietro delle tende in
un angolo fra le rovine! Potrei dirti 'ti faccio anche uno shampoo' ma
non vuoi metterti il toupet quindi...."
ridendo divertita alla battuta
"Deunan, l'idea del toupet è orrenda. Smettila. E
comunque....di
sotto cè la zona lavanderia che è bella grande e
l'acqua
esce anche da quei rubinetti. Almeno siamo più comodi"
uscendo dalla porta per scendere a preparare la colazione.
Deunan rimane a fissare la porta col sorrisetto mentre i passi del
compagno erano l'unica cosa oltre il vento che sentiva nella casa.
QUando tutto fu pronto, prese il suo zaino e cosa rimaneva delle cose
di Briareos e scese, godendo del profumo della pancetta appena
abbrustolita e dei fagioli. Un tenue aroma d'uovo si spandeva ma non a
coprire quello della carne. Vide Briareos intento a mettere sul tavolo
un pentolino e armeggiare con i piatti e si chiese come
avesse
fatto a divenire tanto capace quando mangiavano sempre per terra alla
bell'e meglio. Sistemò tutto il loro bagaglio vicino il
camino
da essere subito disponibile nel bisogno e si avvicinò a
Brearios, posando la mano sulla sua schiena. Poi si sedettero uno di
fronte all'altra.
"oggi colazione ricca vedo...eheh"
"Per una volta tanto, godiamocela invece di ingozzarci di corsa e
scappare. Abbiamo il tempo prima che il mattino diventi mezzogiorno."
Deunan sorrise al suo piatto di uova strapazzate con fagioli
e
sottili strisce di pancetta. Razzia degli ultimi mesi a centri urbani
abbandonati ma che regalavano a chi sapeva cercare veri tesori per
sopravvivere.
"Cosa è rimasto di queste cose?"
"mH..."
mormorò il cyborg mentre pensava
"Cosa cè Bri, ci son cattive notizie?"
tra un boccone e l'altro.
"Allora, la pancetta l'ho dovuta cuocere tutta o ancora pochi giorni e
andava a male. Sarebbe stato uno spreco se no potevamo cucinarla
presto. Le uova erano quelle rubate anzi...che tu hai rubato a quel
convoglio militare e Dio sa solo come. Non so come non ti hanno vista,
ad ogni modo ne erano rimaste tre e le ho divise. Sono rimasti i
fagioli, poi la carne secca....qualche forma di formaggio e i l
necessario per qualche zuppa per un tot di tempo. CIbo solido da
mangiare velocemente, quasi terminato. Ci sono rimasti quasi tutti
prodotti da cuocere. E di questo ho paura bimba...."
muovendo la testa sconsolato
"Accidenti. Credevo avessimo più roba. Credi che oggi
riusciremo
a trovare qualche posto con del cibo ancora commestibile? RIcordo
ancora quel paesino dove tutto era andato a male. Abbiamo dovuto
lasciare quei poveri salami solo perchè avevano morsi di
topi.
Avremmo mangiato per mesi..."
"Lo so, ma i topi portano malattie e dobbiamo evitare così
come
con l'acqua da bere. Visto che comunque di solito bolliamo l'acqua
cucineremo...non abbiamo altra scelta. Ah...la scorta d'acqua
è
poca.Ho messo dell'acqua dalla cisterna a bollire....la suddivideremo
in razioni giornaliere."
indicando la pentola a bollire sul fuoco
"Tu mi batti sempre sul tempo. Sei grande! Solo...abbiamo abbastanza
'materiale' per le razioni d'acqua? QUanti ne sono rimasti?"
".........................."
"Bri......"
"............se ti dicessi tutta la scatola?"
con tono seccato
".............ah..............."
con aria divertita
"........cosa...............perchè ridi........"
"eheh..................è stato il tuo tono adirato o quasi a
farmi sorridere"
"Spiritosa, si abbiamo tutta la scatola e possiamo fare le razioni....."
voltando la testa sbuffando
"Bri da un lato è una cosa positiva che ne abbiamo a
sufficienza
adesso. MOlte borracce che avevamo raccolto per mesi le abbiamo
barattate per oggetti necessari e a volte cibo. E poi dai fanatici
della sopravvivenza ai militari in determinate situazioni usano i
preservativi come mezzo di fortuna di emergenza. Abbiamo solo due
borracce, all'occorrenza prendiamo una razione e riempiamo la
borraccia. NOn essere arrabbiato...."
"non è questo lo so..........solo che...........uff"
scuotendo la testa
Deunan lo trovò non depresso ma non di buon umore e
allungò una mano verso la sua, sorridendogli. Briareos
abbassò le orecchie sconsolato e continuò a
mangiare
abbassando ghi occhi. Deunan gli prese la mano e la avvicinò
a
sè, baciandogli il palmo.
"Smettila di fare il broncio, grosso stupidone. Il fatto di non usarli
non vuol dire che ci sia qualcosa che non va o che non possiamo essere
felici di stare insieme. Sai una volta ho letto che come contraccettivo
gli egiziani usavano miele o succo di limone che...."
"Ah no...non vorrai fare esperimenti su di me. NOn ci tengo, ti conosco"
"Guarda che lo facevano le donne, e comunque non ho detto che lo avrei
fatto. Guardami, ti sembro stupida? Dico solo che avere una scatola di
quelli ancora sana è un aiuto per l'acqua e un modo per
ricordarci che...possiamo farlo anche senza andare al sodo"
"................................................."
Briareos inclinò la testa di lato senza capire o non voleva
capire.
"Parl sul serio....?"
"ok, diciamo ...NI. Insomma Bri....credi sia facile per tutti e due
stare tranquilli per farlo sapendo che possiamo non avere un tetto
sulla testa un giorno si e uno no e nemici sempre in agguato?
Ecco...ammetto che stamattina ne avrei avuto voglia
però
poi dormivi così bene e ho deciso di non pensarci
più..........."
"Ok, capito. Quando però avrai di nuovo voglia io forse
sarò senza giocattolini perchè li abbiamo usati
tutti con
l'acqua....."
alzandosi per sciacquare il suo piatto vuoto, con aria frustrata
"Sei deluso che non ti ho reso partecipe?"
"partecipe...a cosa?"
voltandosi verso di lei con fare interrogativo e agitato
"Della mia voglia di voler passar eun pò di tempo con te,
scemo"
ridendo
"Sistemiamo tutto per andare, è meglio"
bofonchiò controllando l'acqua
Deunan sapeva di averlo un pò ferito nell'orgoglio maschile
ma
la loro sopravvivenza era comunque importante come il loro legame. Si
alzò e andò ad abbracciarlo da dietro,
srtusciando la
fronte sulla sua schiena. Briareos si voltò quando lei
lasciò la presa e lo tirò a sè
baciandolo con
passione.
"Sei proprio uno stupidone. Il prossimo figo che incontro che ha quei
'giocattolini' come dici tu...lo 'conoscerò meglio'..eheh"
"Ehii......ehi...."
Deunan scoppiò a ridere e gli diede una pacca sulla spalla
dicendogli che se voleva mostrare gelosia doveva far di più
di
qualche sillaba e lo rassicurò pregandolo di non pensarci
più. QUando ebbero finito con gli zaini e le provviste,
Deunan
preparò la stanza della lavanderia per aiutare Briarieos a
lavarsi ma lui con fare sbrigativo le disse di non preoccuparsi e le
chiuse la porta in faccia.
"Ehi Bri, cosè ora sei timido? Da quando?"
"Fra un pò ho finito...."
sentendo lo scrosciare dell'acqua sul pavimento
"Ehi vuoi un aiutino per la schiena? Magari posso anche fare altro
se...."
"No, e se non la smetti di prendermi in giro ti finisco il sapone al
cocco. Ti avviso."
"Non osare, sai quanto ci vuole per trovare quel sapone? QUelli a pochi
spiccioli sanno di schifo, se possiamo permetterci sapone decente
è per la mia bravura a rub-ehm comprare e saper trovare"
"Avevi detto bene, rubare. Mi auguro di non incontrare quei militari
perchè temo ti riconoscano e ti facciano la pelle per le
cose
che hai rubato"
"Sono affari tutto qui"
sogghignando
Dopo poco Briareos uscì e sistemati gli abiti da lavare a
parte,
si avviò fuori dalla casa a osservare il mondo attorno.
Essere
Puliti e freschi era una meraviglia che lui aveva imparato ad amare
ogni volta che poteva, non ricordava neanche l'ultima volta che avevano
avuto una casa vera con i comfort per sentirsi bene come in quel
momento. Si stiracchiò, prese lo zaino e lo mise in spalla,
imbracciando il fucile con l'altra mano. NOn fece caso a Deunan che lo
prendeva ancora in giro e si incamminò.
"Ehi...tu non vedi e senti niente?"
Dopo un paio dì'ore di cammino lento e un pò
forzato,
Deunan non vedeva altro che desolazione e strade lunghe e sfocate
all'infinito che loro percorrevano a rilento. Stranamente non vi era
nessuno intorno ma la cosa invece di tranquillizzarla la preoccupava. I
veri problemi erano quando non sentivi nulla.
"No, sembra deserto. Ovunque. Più avanti a diversi chilometri
dovremmo avere una cittadina credo. Ma di questo passo non arriveremo
neanche verso sera. Direi di controllare qualche mezzo qui intorno se
ancora è nelle condizioni di muoversi"
indicando le macchine e camion sparsi a macchia di leopardo per la
strada che si affacciava verso il nulla.
"Se troviamo un mezzo con gomme non rotte dal caldo o freddo, con
benzina, che non si sia arrugginita internamente o che non scoppi per
il poco carburante rimasto..."
indicando uin furgoncino poco distante da loro
Dovettero controllare otto veicoli ma lo trovarono. Un pick-up non
nuovissimo ma con gomme di riserva nel vano dietro e una tanica di
benzina sotto il sedile passeggero. Cambiarono le gomme e misero
metà benzina nel serbatoio.
"Pensi che si avvierà e tutto andrà bene?"
Il cyborg osservò la compagna con il broncio mentre gli
faceva
la domanda e rise nell'immaginarsi la situazione di aver trovato il
mezzo perfetto ma impossibilitato a muoversi per qualche problema.
Invece, dopo aver gracchiato un paio di volte, il pick.up si
avviò e Deunan esultò sistemandosi al lato
passeggero.
Guidarono per una mezz'ora percorrendo più strada di quella
che
pensavano con solo mezza tanica. Deunan si godeva il refrigerio del
vento che sferzava all'interno sul loro viso mentre Brearios si
ritrovò eccitato dall'idea di guidare e che quella
sensazione la
trovasse molto rilassante.
"Sei di buon umore...la prossima volta rubiamo qualche macchina
tipo...una Porsche o che so io...che dici?
"Naaa...le migliori per queste cose sono le WRC secondo me.
Con quella arriveremo in un attimo e guidare sarebbe...."
".........sarebbe......?"
"mh.........come spiegartelo. L'adrenalina, il senso di potenza, di....
è qualcosa che a un uomo piace. Non cè cosa
più
bella del guidare un'auto con i contro-coglioni. Davvero!"
"meglio....del sesso?"
I due si guardarono per un istante negli occhi poi Briareos
poggiò la testa sulla mano sinistra mentre il
gomito
spuntava fuori e terminò il dialogo.
"NOn è uno scherzo.... è meglio..."
"Deunan. Non............"
"Scusa non volevo prenderti in giro o altro. Io sono femmina, devo
capire"
"..................."
"Siamo quasi vicini alla città.....scusa"
Proprio mentre Briareos decise di rispondere, un uomo barcollante che
si teneva un fianco e urlava sbucò da una rete metallica che
all'inizio doveva proteggere quella che doveva essere una centralina
elettrica con un piccolo capanno, che videro solo dopo aver superato la
curva. Quando i due si accorsero dell'uomo, Briareos frenò
immediatamente, provocando uno stridio fastidioso e un colpo brusco
dell'abitacolo.
"Uff...Briareos quel tipo...."
L''uomo urlò che stava male e si accasciò a terra
prima sulle ginocchia e poi dando loro le spalle.
"Qualcosa non mi torna...."
bisbigliò il cyborg alla compagna, indicandole di prendere
le armi
QUando un luccichiò dall'uomo giunse agli occhi del cyborg,
lui
inserì la prima e accelerò di colpo dirigendosi a
tutta
velocità verso l'uomo. QUesti si rotolò di lato e
Briareos lo evità per un soffio ma da tutti i lati, nascosti
dietro macchine e l'edificio della centralina, spuntarono sopra le loro
teste fili spinati e cinghie acuminate che evitarono per pochi secondi
e corsero a tutta velocità verso la città. QUando
Briareos controllò lo specchietto retrovisore, vide che non
aveva sbagliato sui suoni e che l'uomo che stava male prima stava
sparando, fortunatamente mancandoli.
"Che cazzo è successo"
ansimando per lo spavento, fissando il compagno e la strada con
agitazione
"Quell'uomo non era ferito e ci spiava a terra con uno specchietto"
"Allora era una trappola. Siamo in una città piena di
stronzi"
"Non è detto, magari aspettano quelli come noi che credono
stupidi....Non so se li abbiamo distanziati o se non ce ne sono altri
più avanti ma tieni gli occhi aperti. Siamo appena entrati
in
città e ora siamo circondati da edifici"
"Ricevuto"
controllando i caricatori
QUando Deunan finì di controllare la pistola si
ritrovò
addosso a pioggia dei pesanti pneumatici da Tir lanciati dai
tetti delle case che stavano ai loro lati. Briareos tentò di
evitarli come poteva, riuscendo solo a farsi colpire distriscio.
"Deunan al mio tre saltiamo giù, pronta?"
"Dammi il tre e occhi aperti"
Quando uno pneumatico colpì il tettuccio dal lato della
gomma
quasi dividendo a metà tra loro cosa restava della lamiera,
Briareos urlò 'tre' e saltarono dal pick-up rotolando
rovinosamente a terra. Ognuno un lato opposto all'altro di decine di
metri.
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