BELLA CHOICE
BELLA'S CHOICE
Pensieri. In libertà. Scorrono nitidi, almeno loro.
Forse non ho ragione di dirlo. Forse sono solo una stupida ingrata. Ma
ne dubito.
So di amare Edward in ogni singola parte del mio misero essere, in ogni
attimo di questa mia vita mortale; non sopravviverei se mi abbandonasse
[ di nuovo..]
Forse sono solo stanca di me stessa, tutto qui. Io Bella Swann sono
stanca della mia banale esistenza; potrà sembrare l'ennesima
turba adolescenziale, ma so che non è così. Odio
la parte
di me così " normale" da farmi sentire a disagio.
Posso dire che i problemi di autostima non sono mai rientrati nella
lista di piccole follie quotidiane che mi caratterizzavano prima di
Forks [ prima di tutto questo],
ma dopotutto il passato è molto diverso dai piccoli istanti
di infinito che sto vivendo ora, qui, con Edward.
Lui è il mio sole, il mio cielo e il mio mare. Le stelle non
splendono mai abbastanza come quando scruto la notte in compagnia del
suo viso, l'acqua mai limpida come quando i suoi tratti divini si
stagliano sulla superfice dell'acqua creando un dolce riflesso. Le
giornate passerebbero cupe in un lento susseguirsi di avvenimenti se
non arrivasse Lui, con i suoi raggi di sole, a squarciare il silenzio
oltre le nubi in un tripudio di colori. Già. Sono messa
male, lo
ammetto.
Non ho motivi di essere in ansia, lui è con me
più che
mai; ma forse questa vicinanza rende quasi incolmabile la nostra
diversità. Ogni giorno che mi è accanto, ogni
notte che
il suo viso mi accompagna mentre scivolo nell'oblio del sonno, vorrei
stringerlo a me con tutta la forza che possiedo.
Vorrei assaporare quella pelle candida e carezzare i suoi capelli.
Mi accosterei al suo collo poggiando le labbra in quella
cavità
deliziosa, assaporando ogni centimetro di quei tratti eterei e
scultorei. Vorrei sentirlo mentre fa scivolare leggero le mani sotto la
mia camicetta e sempre più giù, giù,
dove nasce
l'oppio dei sensi e il paradiso degli amanti. Questo vorrei.
Purtroppo so che non potrò mai permettermelo, per
ora.
Devo diventare un vampiro, e forse è quest'attesa estenuante
per
un consenso che tarda a venire è la cosa che brucia di
più; la mia mente capisce Edward, ma il mio cuore non
tollera
ragioni.
Noi, amanti impossibili in un mondo così fatuo, guscio vuoto
di
antiche culture, rimandiamo il giorno della nostra unione definitiva
solo per scupoli.
Ma quali scrupoli? Per il vampiro che amo sarei disposta a morire mille
e mille volte dentro [ ancora],
sarei pronta a scendere a precipizio i gradini dell'inferno solo per
portare un sorriso sul volto del mio angelo. Celebrerei ogni singola
notte aspettando con gioia un tramonto che mi terrà
compagnia
per il resto di un'esistenza immortale solo per abbracciare Edward e
sentirlo, per una volta, davvero Mio.
Innanzi a questi pensieri tutto perde la sua logica e la sua
forma; Charlie, mio padre, sarebbe facile convincerlo che sono al
College. Basterà scrivergli ogni tanto, idem per la mamma, i
Cullen mi aiuterebbero. La scuola, i miei studi. Forse il mio cuore
è preso da una certa apprensione quando penso a tutti i miei
libri, abbandonati e impolveriti sugli scaffali inutilizzati, ma so che
con Edward al mio fianco non smetterò mai di apprendere
nuove
culture, provare nuove esperienze migliori di molti romanzi.
Jacob. Nota dolente in una sinfonia complessa e magnifica. L'unico in
grado di farmi dubitare del mio amore. Ma ora non più.
Ormai ho deciso, sarò una Vampira, E se il mio destino mi
costringerà lontano da lui me ne farò una
ragione. In
questi ultimi anni ho provato abbastanza dolore per sapere il
significato della parola " soffrire " e francamente, sono stanca di
vivere nelle tenebre di quest'esistenza mortale, in trappola. Jacob. Mi
parlasti tu di Edward, ricordi? Quella notte al falò mentre
tentavo di carpire informazioni su quella creatura misteriosa che
già invadeva il mio cuore.
Tu Jacob, l'unico appiglio che mi ha impedito di cadere giù;
i
miei occhi si riempiono di lacrime al pensiero che tu possa odiarmi o
non rivolgermi più la parola, più di quanto
credessi. Sei
stato parte di me, non possiamo cancellarlo. Posso solo sperare che il
tempo ti porti a perdonare quella piccola ragazza goffa e maldestra che
ha tentato il tutto e per tutto per amore. Che tu possa seppellire la
gelosia negli angoli spigolosi della tua mente ribelle,
perchè
francamente, già mi è difficile andare avanti
nella mia
vita mortale senza il tuo conforto, non sono certa di poter trascorrere
in pace centinaia di anni sapendo che il mio migliore amico non
può sopportare la mia vista.
Comunque ho deciso, inutile rimandare.
Parlerò a Edward oggi stesso e non accetterò un
rifiuto o
un vago " ancora un pò". Per una volta in questi anni a
Forks
sonodavvero sicura della mia scelta, e non permetterò a
nessuno
di farmi retrocedere, non potrei sopportare ancora l'agonia di questa
attesa impossibile. [ insostenibile].
Addio, anzi, arrivederci alla vecchia Bella. Arrivederci, alla prossima
vita.
Il licantropo fissò la pagina come se in realtà
non la
vedesse davvero. Strinse convulsamente quel diario dai fogli
disordinati e si lasciò cadere a terra con un gesto stanco.
Non emise un suono. Pareva come svuotato dentro. Una sola domanda gli
affollava la mente assillandolo," Perchè??"
" Perchè si. Sei una di loro, ormai." mormorò
rassegnato, un ghigno scomposto sulle labbra.
Rimase seduto per quelli che gli parvero secoli, con accanto la lettera
così sospirata; gli ci erano voluti due mesi a scriverla, e
ora
che aveva trovato il coraggio di dargliela ecco qui, il suo occio
sospettoso aveva scorto il diario di lei aperto alle ultime pagine,
lasciato in un angolo del letto come se chi scrivesse avesse una gran
fretta. Quella stessa fretta che aveva avuto lui, quella mattina,
mentre sigillava la lettera e si lanciava lungo la riserva per
raggiungere la casa di Bella.
Finalmente deciso. Definitivamente sconvolto.
Una sola lacrima silenziosa solcò il suo volto, quel giorno.
Una
sola lacrima che valeva più di mille parole non dette.
Ripose in
silenzio il diario e sgattaiolò fuori dalla finestra per poi
saltare giù. Corse finchè non sentì il
fischio del
vento tra le orecchie, strappando quel pezzo di carta che teneva fra le
dita come se stesse facendo a brandelli il suo cuore.
Giunse fino a una radura isolata che ormai era il crepuscolo. Twilight.
Si fermò ansante e fece l'unica cosa che si sentiva di fare,
l'unica cosa che reputava giusta; urlò il suo dolore in un
ululato disperato, a quel cielo dispettoso che tramontava, silente e
inesorabile, sull'esistenza della ragazza. E della sua.
Buio.
Eccomi, sono davati alla porta. Respira, espira. I battiti del mio
cuore non vogliono saperne di rallentare. Quanto ancora
durerà questa corsa folle verso una felicità
immortale?
[ tum-tutum]
Dei passi. Li sento vicini, sanno che sono qui.
[ tu-tum]
Oddio. Come cominciare? Senti Edward, sai, sarei stufa di
aspettare..No, un discorso deciso e diretto, semplice ed efficace.
Attendo pazientemente che qualcuno apra la porta quando mi accorgo che
l'uscio è socchiuso.
[tu-tum-tum]
Ma cosa??Apro la porta di scatto e mi ritrovo davanti allo spettacolo
più devastante della mia vita.
[ tum. Tum. ]
To be Continued..
_THE END_
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