Storia di due fratelli

di Hattori_Kudo
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Le gocce di pioggia continuarono a battere insistentemente contro il vetro della finestra.
Ce ne stavamo raggomitolati sotto il caldo piumone rosso.
Io, bimbo ribelle.
Tu, promesso della musica.
Tanto simili quanto diversi
Mezzi fratelli, mezzi amici?
‘Soul.’
Pronunciasti il mio nome con voce roca, come se dei sassi ti cozzassero la gola.
‘Non dovresti aver paura dei tuoni, sei un ometto, no? ‘
Mi carezzasti dolcemente il capo.
‘Wes, la pioggia mi rattrista.‘
Schiusi dolcemente gli occhi, mostrando due iridi cremisi, tanto simili alle tue.
‘Per quale motivo? Ascolta, i più grandi poeti, artisti si sono lasciati cullare da questo dolce ticchettio.’
Un sussulto.
Portai il palmo della mano destra tra i capelli nivei, umidicci.
‘Grandi artisti, eh? Quindi, anche tu…’
‘No, per me il violino, la musica, sono una sorta di fuga. Una fuga da queste maledette mura che mi tengono
imprigionato da ben diciassette anni.’
Arricciai il naso.
Non afferrai bene il senso di quella frase, a quel tempo, ero ancora un bambino di soli otto anni.
‘Fuga? Fratellone, hai forse intenzione di andare via.?’
Attesi con ansia una risposta che, beh, non arrivò mai.
Adagiai il capo sul cuscino color crema, intriso di un forte aroma.
Non dimenticherò mai quell’odore acre, ma allo stesso tempo piacevole.
‘Dovresti mettere meno profumo, è disgustoso. Wes.’
Accennasti un dolce sorriso.
‘Buonanotte anche a te, marmocchio.’
Ci addormentammo così, l’uno accanto all’altro.



Angolo Autrice:

La vostra scrittrice è tornata, dopo mesi. 
Questa volta ho deciso di buttarmi in una raccolta dedicata ai fratelli Evans.
Non è il mio genere, spero comunque che il primo 'mini' capitolo vi sia piaciuto.
Sì, sono pazza. Lo so. T.T
Un bacio, Hattori. 

 





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