Rating: Verde.
Tipologia:
One-Shot, con probabile seguito[ci
sto già lavorando su].
Conteggio parole: 1445.
Avvertimenti: Real
Person Fiction.
Genere: Generale,
Romantico.
Disclaimer: Questa
storia è frutto della mia fantasia.
Non
conosco i due personaggi e, ovviamente, non appartengono a me. E blablabla.
Credits: (*)frasi
dal trailer di Twilight.
Note dell'Autore: okay, ci siamo. Idea malsana di metà
settembre, nata dalla richiesta
di kucchi a cui, ovviamente, dedico la fiction.
La coppia
mi piace, oddio non mi sono informata se nella realtà stanno
veramente insieme
e sinceramente non è che io lo voglia sapere,
ma…bè sarebbe carino. E non lo
dico perché li vedo come se fossero Ed e Bella, sia chiaro.
Sono Rob e Kris. Semplicemente.
Il
film è
stato girato per la maggior parte nell’Oregon,
proprio
sotto lo stato di Washington, precisamente a Portland.
Perciò la fiction è
ambientata lì. Eh, sì, il primo pezzo descrive la
scena del trailer x°D
Questa
è
la mia primissima RPF, quindi abbiate
pietà.
Ringraziamenti:
vorrei
ringraziare la
Lau[anfimissi]
che, oltre ad averla letta in anteprima, è stata
fondamentale per la realizzazione di questa fiction
<3 Grazie mille tesoro.
one
night in Portland.
ERA
ABITUATA ALLA
PRESENZA DI ROBERT, MA SOLO SU SET.
FINCHE’
SI TRATTAVA DI
RECITARE ANDAVA BENE.
MA
LI’ ERA DIVERSO.
La
ragazza
fece un passo in avanti, lentamente, e si sistemò i capelli
sulle spalle,
facendo però cadere qualche ciocca in avanti. Dietro di lei
stava lui, immobile, e la fissava.
Nella
foresta che li circondava, talmente fitta da lasciar passare soltanto
pochi
raggi del sole pallido che tramontava sopra di loro, regnava il
silenzio
totale.
La
ragazza
rimase ferma, con lo sguardo fisso davanti a sé. Si
schiarì leggermente la voce
e si strinse nella felpa azzurra.
- So
cosa
sei.- disse infine, rompendo il silenzio. - Sei incredibilmente forte e
veloce.
La tua pelle è bianca e fredda come il ghiaccio(*).-
aggiunse, con voce tremante.
Il
ragazzo
dietro di lei si avvicinò di un passo, facendo scricchiolare
le foglie secche
sotto i suoi piedi. Socchiuse leggermente gli occhi.
-
Hai
paura?(*)- domandò, piano.
Sulla
scena scese di nuovo il silenzio.
-
E…stop!- urlò
la donna bionda di fronte a
loro, scendendo dal ramo spezzato- aveva rinunciato alla sua sedia di
regista
in un posto come quello- su cui si era seduta per raggiungerli, con un
ampio
sorriso stampato sulle labbra.
-
Questa
era perfetta ragazzi.- esclamò, quasi sprizzando gioia, e
una piccola nuvola
d’aria condensata le uscì dalla bocca.
-
Per oggi
siamo a posto.- vociò alle persone dietro di sé,
che si affrettarono per
sistemare gli strumenti per le riprese.
-
Cath, ne
sei sicura?- chiese la ragazza, guardando dietro le spalle della
regista.
-
Sì Kristen,
si sta facendo tardi.-
- Ma
possiamo finire la scena.- disse il ragazzo, che poi si rivolse a Kris.
- O
no?-
Kristen
annuì.
-
No, Robert.
Comincia anche a fare freddo.- replicò Catherine,
stringendosi forte nella
giacca. - Continueremo domani pomeriggio.-
Fece
cenno
loro di seguirla e i tre si avviarono verso il punto in cui fino a poco
prima
era seduta Catherine. Una donna diede a Kristen e a Robert due giacconi
pesanti, che indossarono immediatamente.
Si
incamminarono verso il confine della foresta, dove un pulmino li
aspettava per
portarli verso il campo delle roulotte, dove alloggiavano durante le
riprese.
Dalla strada, che circondava il perimetro del bosco, si aveva una vista
eccezionale su Portland, ai loro piedi.
Kristen
e
Robert si sedettero dietro a Catherine e continuarono a parlare con lei.
-
Questa
sera è libera.- annunciò, cogliendoli leggermente
di sorpresa, considerando il
fatto che non erano avanti con le riprese. - Ma coprifuoco a
mezzanotte.- li
avvertì, con un dito puntato su di loro.
- E
io che
pensavo di poter fare baldoria fino
a
domani mattina.- disse Robert, fingendosi deluso, senza però
trattenere un
sorriso.
-
Tranquilla Cath, non faremo tardi.- la rassicurò Kristen,
lasciandosi scappare una
risata.
×××
Fissava
annoiata la figura riflessa nello specchio leggermente appannato di
fronte a
sé.
Sbuffò,
prima di togliersi le lenti a contatto. In un batter d’occhio
le sue iridi
cambiarono, da un caldo color cioccolato ad un fantastico verde
smeraldo.
Si
diede
una rinfrescata, si tolse il trucco e si sistemò i capelli.
Provò a lasciarli
liberi, portandoseli in avanti ma alla fine optò per una
coda alta. Si infilò
due forcine, per catturare due ciocche ribelli, e finì di
prepararsi passandosi
una leggera scia di lucidalabbra alla ciliegia sulle labbra e uno
sottile
strato di fard sulle guance.
Aprì
l’armadio e tirò fuori un paio di jeans scuri, i
suoi preferiti, ormai rovinati
parzialmente dal tempo. Li abbinò ad una maglia blu e
completò il tutto con un
paio di All Star di pezza nere.
Soddisfatta
del risultato si incamminò verso la porta, dopo aver
indossato il suo pesante
giaccone, e uscì dalla roulotte.
Si
bloccò,
alla vista della figura davanti a sé, appoggiata con la
schiena ad un albero.
- Rob?-
-
Hey.- si
limitò a dire, osservandola mentre scendeva i gradini della
roulotte.
Kristen
gli rivolse un cenno in risposta. - Hey.- rispose, con voce leggermente
roca.
-
Che ci
fai qui?- chiese, rivolgendogli uno sguardo incuriosito.
Robert
si
strinse nelle spalle, affondando le mani nei jeans mentre si avvicinava.
-
Serata
libera.- rispose semplicemente. - Ti va di venire con me in
città?-
Alzò
un
sopracciglio. - Ehm, va bene.- riuscì a dire, sforzandosi di
tenere la voce
chiara. -Dobbiamo tornare prima di mezzanotte però.-
aggiunse.
Le
labbra
di Robert si incresparono in un ghigno. - Ti porterò
indietro prima che
l’incantesimo si spezzi, Cinderella.
Kristen
scosse la testa, alzando gli occhi al cielo.
-
Andiamo,
dai.- disse infine, dirigendosi verso la macchina lasciata a
disposizione dalla
produzione.
-
Ah,
mettiti questo.- Rob la bloccò per un braccio e le
infilò in testa un
cappellino da baseball. - Meglio non farsi riconoscere.-
sussurrò, sorridendo,
prima di andare a sedersi sul sedile del passeggero.
Kris
rise
in risposta e salì in macchina. Una volta inserita la chiave
nel quadro, il
silenzio li accompagnò. Non parlarono molto durante il
viaggio, alquanto breve,
e fu solo quando cominciarono a vedere le prime luce di Portland che
Robert
decise di rompere il silenzio.
-
Sto
morendo di fame.- sussurrò Kristen, con una smorfia.
-
Cinese?-
chiese, voltandosi verso di lei.
Kris
si
limitò ad annuire e a guardare la strada, prima di svoltare
nella 4th Ave, dove
iniziava il quartiere cinese di Portland.
-
Bè,
abbiamo l’imbarazzo della scelta.- commentò,
osservando i ristoranti che li
circondavano.
-
Possiamo
andare lì.- Rob indicò un’enorme
insegna al neon di fronte a loro, che sembrava
gridare il nome del locale, Imperial
China.
Scesero
dalla macchina ed entrarono. Kristen guardò disgustata il
pavimento che, a
contatto con le sue scarpe, sentiva appiccicoso.
-
Prendiamo e usciamo. Non ho voglia di mangiare dentro.-
sussurrò a denti stretti, fissando Rob quasi sconvolta.
Il
ragazzo
le sorrise per poi avvicinarsi alla cassa.
-
Mangiate
qui o portate via?- chiese gentilmente la donna, con forte accento
cinese.
-
Portiamo
via.- le rispose Kristen, forse un po’ troppo velocemente.
Robert
soffocò una risata e lei lo fulminò con lo
sguardo.
-
Sai,
Kris.- cominciò Robert, addentando un involtino primavera
mentre uscivano dal
locale. - Non credevo fossi così schizzinosa.-
-
Odio le
cose viscide e tutto quello che si può attaccare alle
scarpe.- replicò, con una
smorfia.
Lui
rise.
- Dai, vieni.- la prese per mano e la trascinò.
-
Ehi,
aspetta.- tentò di protestare Kris, tentando di non far
cadere il contenuto del
sacchetto di carta stretto nella sua mano destra. - Dove andiamo?
-
Stà a
vedere.-
Camminarono
per tutta la 4th Ave, per poi svoltare verso lo Burnside Bridge.
- Wow.- sussurrò stupita
Kristen, non
appena arrivarono di fronte al fiume Willamette.
Si
incamminarono verso le panchine che costeggiavano la riva e si
sedettero. Le
luci della città si riflettevano nelle acque del fiume che
scorreva piano e
indisturbato di fronte a loro.
L’area
intorno a loro era deserta e, per questo, Kristen decise di togliersi
il
cappello che Rob le aveva messo.
Kristen
si
guardò intorno. La situazione - il fiume, le luci della
città riflesse, il
silenzio intorno a loro - la mise in imbarazzo. Era abituata alla
presenza di
Robert, ma solo sul set.
Finché si
trattava di recitare una parte andava bene. Ma lì era
diverso.
Si
voltò
verso di lui, che le rivolse un sorriso.
-
Vuoi
assaggiare?- chiese Robert, indicando il contenitore con gli spaghetti
di riso
conditi con la salsa di soia che stava mangiando.
Kristen
scosse la testa. - Non mi piace la salsa di soia.- disse, stringendosi
nelle
spalle.
Afferrò
con le bacchette il suo pollo al curry.
-
Vuoi
assaggiare?- chiese, allungando il pezzettino di pollo verso di lui.
- Sì.- sussurrò, ma
non si mosse verso
quello che lei gli stava offrendo. Si piegò lievemente verso
di lei,
sorridendo.
Kristen
corrugò la fronte. - Non lo vuoi?- domandò,
leggermente offesa. - Guarda che se
no-
Le
sue
parole vennero interrotte dalle sue
labbra. Kristen rimase immobile un attimo, colta di sorpresa dal gesto
improvviso.
Robert
si
allontanò di qualche centimetro da lei, fissandola dritta
negli occhi.
Si
leccò
piano le labbra e sorrise.
- Buono.- sussurrò.
Sentì
le
guance avvampare, e tentò di calmarsi.
Rimasero
fermi, a pochi centimetri, finché Robert non si fece di
nuovo avanti.
Appoggiò
piano le labbra alle sue. Allungò una mano verso il suo
collo scoperto,
stringendola piano a sé. Kristen socchiuse le labbra,
permettendogli di
approfondire il bacio.
Il
sapore
pungente della salsa di soia le diede leggermente fastidio ma in quel
momento
non le importò. Ricambiò il bacio inaspettato,
scacciando via lo stupore
iniziale.
Fu
ancora
lui ad allontanarsi per primo, sempre col sorriso sulle labbra. In lontanza riecheggiò il suono di una campana.
-
E’ ora
di tornare, Cinderella.-
sussurrò lui
infine, prendendola per mano e trascinandola ancora via con
sé.
Note finali:
ripeto,
tutto quello che leggete
sopra è inventato,
frutto della mia
fantasia. A Rob e Kris piace il cinese? Mah, chi può dirlo.
La sua reazione al
cinese? Bè l’ho avuta io la prima volta che ho
messo piede in un ristorante
come quello. Il pavimento era appiccicoso.
Hanno
una
macchina a disposizione? Non lo so, penso di sì
però. Sono mai andati fuori
insieme? Chi lo sa, spero di sì.
E blablabla.
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