Bucaneve

di Vittoria_c
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~Vittoria, un nome prepotente, non è vero ? E con lei, quel nome, prepotente lo era stato davvero. Se ne stava lì a ricordarle il peso ingombrante delle sue sconfitte. Presto divenne semplicemente Vicky; come se quel vezzeggiativo potesse sgravare il peso dei suoi fallimenti, come se quel nomignolo potesse guarire il suo cuore sbucciato. E non era felice. Anche se, in effetti, chi può dirsi veramente felice? Schopenhauer affermava che nessuno è mai veramente felice a meno che non sia ubriaco. Vittoria la pensava allo stesso modo, e così preferiva lenire i dolori avvinghiando le sue labbra da ragazza al collo gelido di una birra. Non sapeva cosa fosse l'amore, e così si accontentava di storielle senza importanza, convinta che il legame instaurato col tipo di turno fosse quanto più potesse avvicinarsi al concetto d'amore. Anche se, in fondo, sapeva di sbagliarsi. Già perché nelle altre declinazioni dell'more se la cavava decisamente meglio; l'amore per la sua famiglia, per i suoi amici, per il suo cane era un sentimento pieno, non un contentino.




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