Believe in me.

di EricaBelieve
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"Sveglia Miley" una voce a me conosciuta mi fece sobbalzare
"Mh" mugugnai,stavo in una posizione così comoda...
"Sveglia" insistette
Apii finalmente gli occhi,un sorriso radioso mi accolse, quello del mio dolce e tenero Justin.
Avevo fatto un pisolino sulla sua spalla.
Dopo una  nottata in aeroporto il sonno aveva preso possesso di me.
"Finalmente bella addormentata"
"Siamo arrivati?" sbadigliai
"Quasi"
"Quanto ho dormito?"
"3 ore"
"Non dirmi che ho russato!" dissi allarmata
"No" notai una nota di sarcasmo nella sua voce ma ciò nonostante sospirai rassenerata.
"Hai solo fatto il verso di un rinoceronte"
Gli diedi uno schiaffetto.
Rise.
Feci il broncio.
"Su,perdonami" mi strinse a se, mi persi qualche secondo nel suo abbraccio.
"No" risi
"Si"
"No" sorrisi
"Si"
"Ok,puffo"
Si staccò da me.
"Non mi chiamare puffo" disse facendo finta di essere offeso
Era il suo soprannome da quando era bambino,a causa della sua bassezza,ma adesso,Dio,se era divenato alto.
"Vendetta mio caro"
"Sei maligna" si sistemò gli occhiali ingombranti
"No che non lo sono"
"Devi farti perdonare"
Mi avvicinai stampandogli un bacio sulla guancia.
"Così?"
"Perdonata,perdonata" disse facendomi ridere per almeno la quarantesima volta.
"Posso ricamb-" lo fermai, stava dicendo qualcosa di malizioso, ne ero certa.
"Non ci provare" esclamai divertita
"Ok,ok" alzò le mani in segno di resa
Riappoggiai la testa sulla sua spalla e ricevetti in cambio dolci carezze che mi fecero rabbrividire.
"Gentili clienti, siete pregati di..."
Afferrammo i bagagli a mano prima che la hostess potesse finire.
Justin iniziò a correre, lo seguii con difficoltà.
"Fermo!" urlai
Mi facevano già male i polpacci.
"Su,ti ricordavo più veloce" riprese fiato
Lo guardai torva.
"Hai perso colpi" aggiunse
"Ah si?" inarcai un sopracciglio in segno di sfida
Lo spintonai riuscendo a passare.
"Hey,sei scorretta" rise
Riuscì a raggiungermi molto presto.
Mi fermai.
Sentivo il suo respiro sul mio collo.
Mi afferrò delicatamente il polso facendomi voltare.
Intrecciai le mie braccia attorno al suo collo,posizionando la testa sul suo petto.
Il suo battito cardiaco invece di rallentare, aumentava misteriosamente.




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