vacanze cap2
Mmh? Ma chi è che
suona il flauto, qui in casa nostra?
Alzò faticosamente la testa dal cuscino, e vedo la Vale
intonare
l'Inno alla Gioia col flauto. Quando vede che sono sveglia, lancia un
ultimo fischio acuto e appoggia l'oggetto infernale sul letto.
- Fianlmente ti sei svegliata! - mi sorride raggiante.
- Ma ti sembra il caso di suonare il flauto a quest'ora del mattino,
cacchio?! E poi, quando cavolo hai imparato l'Inno alla Gioia, ma
soprattutto a suonare il flauto?! - le chiedo urlando.
- Ma non ti ricordi? Ce l'hanno insegnato alle medie! - sorride
candidamente, mentre si avvicina al mio letto.
Alle medie? Ah, sì... di mattina devo essere un po' fusa.
- Lo sai che odio suonare. Preferisco sentir suonare.
Le rivolgo un'occhiataccia, mentre mi alzo dal letto.
- Su, dormigliona! Il sole è già alto, ed una
bella
giornata ci aspetta! - esclama allegra, spostando le tende della
finestra, rivelando la luce del sole.
Inutile dirle che le persone normali non si svegliano a quest'ora, in
estate.
Mi trascino fuori dalla camera, facendo un grosso sbadiglio. Stefano
è seduto sul divanetto, e sta mangiando una brioche.
- Com'è che ti svegli prima tu? - chiedo sospettosa. Non si
è mai vista una cosa del genere, mai.
- Mah. - mi risponde serafico.
- Su, Cla, fa colazione! Hai bisogno di energie.
Se non fosse stato per la Vale, a quest'ora probabilmente avremmo
ingaggiato una lotta all'ultimo solletico.
Sbuffo mentre la mia amica mi fa scendere le scale come una bambina
piccola. E ci sono le stesse probabilità di cadere, tra
l'altro.
Ho già detto che di mattina sono fusa?
Mentre prendo una merendina dalla dispensa, Valentina parla non-stop.
- ... E così finiremo la giornata con una bella merenda al
caffè che ho appena scovato! - conclude soddisfatta.
- Clara, mi hai ascoltato? - alza un sopracciglio, mentre io, colta in
flagrante, quasi mi soffoco col thè.
- C-certo... - rispondo incerta, pulendomi la bocca con il tovagliolo.
Valentina sospira.
- Dicevo... stamattina andiamo in un centro commerciale che hanno
appena
aperto, poi facciamo un bel pranzetto lì, giriamo ancora un
po',
torniamo qui e andiamo in quel caffè che ho appena scovato.
-
ripete pazientemente.
- Ah. Capito. - continuo a bere il mio thè tranquillamente.
Non è che mi importi così tanto del
caffè...
- Lì fanno delle cioccolate buonissime, mi hanno detto. E le
torte sono deliziose. - Vale assotiglia gli occhi, aspettando la mia
reazione.
Come non detto.
- Farò questo sforzo... - fingo indifferenza, ma con la
mente
sto già pensando ad una torta gigantesca al cioccolato.
La Vale ghigna.
Metto la tazza nel lavandino.
- Su, andiamo? - chiedo, con le mani sui fianchi.
- Dove vuoi andare, vestita così? - chiede Vale alzando un
sopracciglio.
Io mi guardo: sono ancora in pigiama. E no, scendere in strada in
biancheria non è esattamente bello.
- Potevi farmelo notare prima, eh... - sospiro risalendo le scale di
malavoglia.
Recupero una maglietta a maniche corte blu e una gonna nera a pieghe.
Mi pettino velocemente, poi scendo in salotto e trovo Stefano
addormentato su un libro. Stefano che legge un libro?!
Glielo tolgo dal naso, svegliandolo.
- Lo devi leggere per scuola?
- Sì... è una scocciatura tremenda... - sospira
tristemente. Non è mai stato un grande lettore,
più che
altro gioca a calcio pavoneggiandosi di continuo.
- Ma devi ancora leggerlo? E quanti ne hai? - continuo l'interrogatorio.
- Ancora due, più uno d'inglese...
- Sul serio? Sfaticato. Io li ho già letti tutti...
Quanto mi piace rinfacciarglielo!
Eccomi
di nuovo
qui! Grazie mille a DarkViolet92 per il commento! ^^
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