Blue jeans

di HeyNina
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Hai stretto forte le lenzuola prima di svegliarti, hai aperto gli occhi e mi hai guardata. Hai allungato le mani e mi hai tirata verso di te. E nel silenzio ho pensato a tante cose da dirti, cominciando dal fatto che non mi frega di niente che non sia tu. Tu con le tue gambe lunghe e abbronzate, tu sul pontile con i Rayban neri e la maglia a righe, tu che mi racconti la storia di Laura Palmer la sera tardi. Mi hai guardata di nuovo, con quel sorriso che potrebbe mettere fine a migliaia di guerre. "Ti prego dimmi come stai?" "Io sto bene se tu stai bene bambolina, tu stai bene?" Più sto con te, più capisco che non hai idea di quanto tu mi faccia felice e del fatto che stare con te è molto più che star bene. Sei il 'fuoco che cammina con me' come nel biglietto scritto da Laura Palmer. Ma ti ricordi quella volta che mi hai fatto ascoltare 'Le ragazze stanno bene' delle Luci della centrale elettrica e io sono scoppiata a piangere come una cretina in bagno? Hai capito subito che questa ragazza non sta bene. E quella volta che mi hai stretta così forte sotto quell'albero che sarei potuta morire? Io si, io mi ricordo. Mi guardi per l'ennesima volta con quell'aria da ventenne, scoppi a ridere e puntualmente la smetti quando vedi che sono diventata seria. Non li dimostro più i miei sedici anni ora vero? Odio quest'età perché niente è per sempre, la scuola finisce, il film finisce, le sigarette finiscono, finisce tutto; tranne noi vero?




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