Tuo per sempre, Niall

di misshoraan
(/viewuser.php?uid=173398)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


-Ti prego, non mollare- sussurrò il biondo, stringendo la mano di lei. Il volto pallido si voltò piano verso di lui -Io non ti lascerò mai. Sarò sempre con te, qualunque cosa accada, e lo sai perché?- la ragazza tossì -Perché io ti..- morì prima di terminare la frase. Il suono continuo della macchina ronzava in testa a Niall, ricordandogli che la sua amata era morta per colpa sua. Voleva ricongiungersi a lei, alla piccola e dolce Cecilia, la bambina con cui era cresciuto, la ragazza che voleva proteggere e la donna di cui era follemente innamorato. Ci aveva provato, a suicidarsi, intendo, ci aveva provato tante di quelle volte che lo rinchiusero in ospedale. Nel reparto psichiatrico, più precisamente. Per mesi Niall Horan  se ne restò chiuso in una stanza, prendendo medicine su medicine, pensando a come morire. Quando uscì venne accolto a braccia aperte da amici e familiari, che credettero al suo miracoloso guarimento. Ma tutto ciò era una farsa: lui doveva morire. Due settimane dopo passarono, prima del tragico annuncio sul giornale: "Horan trovato impiccato all'albero vicino alla tomba della sua ex. 'Per sempre' recita la scritta incisa sul petto". Nessuno si era accorto della lettera che lui aveva accuratamente sepolto alle radici di quell'albero, e nessuno si era accorto delle lacrime che rigavano ancora il volto del ragazzo.
"Cara Cece, mi dispiace. Mi dispiace tanto. Non ce l'ho fatta, sono crollato. Lo so, ti avevo promesso che non lo avrei fatto, ma evidentemente non sono abbastanza forte. Se tu fossi qua mi diresti che non è vero, e che se lo fosse ci saresti sempre stata tu a proteggermi da tutti i mali. Mi avevi promesso che non mi avresti lasciato, lo hai fatto. Che saresti stata con me, ma ora dove sei? Ti chiamo e non mi rispondi. È da più di un anno che non lo fai. Ti cerco, ma trovo solo una bara. Perché mi hai abbandonato? Ti sei lasciata andare e sei morta, con le mani tra le mie. Mi do ancora la colpa di quello, sai? Se non ti avessi convinta a fare quel viaggio probabilmente ora vivremmo insieme, in una casa a due piani ed un bel giardino. Era il nostro sogno, ricordi? L'ho trovata, comunque, e l'ho anche comprata, ma non ci sono mai andato a vivere. Mi hanno portato in ospedale prima che potessi entrarci. Era un bel posto, quel reparto. C'era molto silenzio, e riuscivo tranquillamente a pensare a te. Il problema è stato quando mi hanno dimesso. Non mi lasciavano solo un attimo, due settimane infernali. Ma ora sono qui, a piangere e scrivere sulla tua tomba, pensando a noi. Solo a noi. Ah, Cecilia, un'ultima cosa. Ti amo anch'io.
Tuo per sempre, Niall"




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2788988