Le stelle e la luna illuminano debolmente la stanza altrimenti immersa nel buio. Appoggiata al tuo petto, riesco a sentire i battiti del tuo cuore,prima accelerati, farsi via via più regolari. È tardi, molto tardi. Abbiamo appena fatto l’amore, anche stanotte. Ormai, va avanti così da un po’. Io non so cosa questo significhi per te, Vegeta. Non so se consideri queste notti di passione solo un modo per sfogare i tuoi istinti primordiali su di me, la terrestre dai capelli azzurri, o se lo fai per altro. Ma pensare che tu possa essere innamorato di me, è assolutamente impossibile. Anche se non è vero, sei convinto del fatto che a me tutto questo non importi, che anche per me sia solo uno svago, un modo per non passare la notte da sola. Quanto ti sbagli, caro Principe … improvvisamente non sento più il tuo petto marmoreo a sorreggermi la testa. Alzo la testa dal cuscino dove sono sprofondata e ti guardo rivestirti illuminato solo dalla luna, senza dire una parola. Poi così come sei arrivato, esci dalla mia stanza, come se non fosse successo niente, come se fossi capitato lì per caso. Ma prima, dici qualcosa in un sussurro, che per me vale tutto: “A domani” , dici senza nemmeno guardarmi, chiudendoti la porta alle spalle. Sorrido debolmente. Ah, e comunque, “A domani” è la promessa più bella che avresti mai potuto farmi.
Nota autrice:
non riesco proprio a star ferma con queste flash fic, eh? Eccone un’altra, ambientata durante il periodo in cui Vegeta si trova alla capsule corporation prima dell’arrivo dei Cyborg, quando comincia ad avere i primi rapporti più “intimi” con Bulma. Anche questo non è niente di speciale, ma spero comunque che vi piaccia almeno un pochino. Grazie in anticipo a coloro che leggeranno e magari recensiranno questa cosetta. Alla prossima!
Un bacio
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