Al tuo fianco { Conoscersi, combattersi, amarsi } di Mania (/viewuser.php?uid=588696)
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PROLOGO
▬
C A P I T O
L O 1
4 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
1 4 • Sotto questa luce artificiale
■
{
Rating Giallo | Introspettivo + Angst + a tratti Nonsense |
549 parole}
C’era
troppo sangue sulle sue mani; scorreva lungo il palmo, sorpassava il
polso e si insinuava sotto la stoffa della maglietta, macchiandola. Era
una quantità spropositata, tanto da averle fatto dimenticare
come potessero mai essere le sue dita senza tutto quel rosso lucente a
inondarle.
Più premeva sulla ferita per fermare il flusso implacabile
del caldo liquido, più le pareva ne scivolasse fuori. Sapeva
di averlo tra i ciuffi di capelli scompigliati, sulle guance e la
fronte, sugli abiti e forse anche sulle punte degli stivali,
perché durante i movimenti per tentare di arrestare
l’emorragia non si era preoccupata di quanto si stesse
imbrattando - doveva solo fare pressione e assicurarsi che non morisse
dissanguato.
Era così pallido, tanto da farla gridare per catturare la
sua attenzione evanescente. Gli occhi si stavano chiudendo e lei era
spinta via dai medici all’ingresso dell’ospedale,
ma nonostante due infermieri a trattenerla mentre la barella scivolava
via nella sala operatoria, lontana da lei, Emma continuò a
gridare testardamente il suo nome. Killian l’avrebbe sentita,
lui la sentiva sempre, e sarebbe tornato da lei - doveva tornare.
Si ritrovò da sola, seduta sulle piastrelle fredde, sotto
una cascata di luce artificiale intensa, a guardare porte che non si
aprivano. Non riusciva nemmeno a pensare a sistemarsi, a togliersi via
quei litri di scarlatto sangue appartenente a lui - come se poi potesse
servirgli la sua presenza davanti a una stanza operatoria dalla quale
non giungevano notizie, come se avesse potuto rimanere lì,
con il suo dolore, in eterno.
Fu il ghiaccio a trafiggerle il cuore quando si accorse che non
c’era niente da comunicarle, quando si rese conto che le
porte erano sempre state aperte e lei era rimasta fuori unicamente
perché sapeva già cosa avrebbe trovato. E il
mondo si tinse ancora di più di lacrime cremisi,
un’interiore pioggia sporca a inzupparla – e non
c’era alcuna logica a quel sentire scoordinato dalla
realtà dell’ospedale, nel quale era al riparo.
Al riparo da cosa?,
si domandò stancamente raggiungendo un tavolo
d’acciaio con un candido telo a coprire un corpo. Emma
sapeva, ma non voleva davvero sapere, così la sua mano
rimase tesa in avanti per ere geologiche, gli asti compirono interi
moti completi prima che lei si decidesse a scostare il nero telo.
Gridò, con quanto più fiato aveva in gola, fino a
scorticarsela per lo sforzo, davanti al livido volto di Killian,
sporcato da ematomi violacei e con le vene blu a ramificarsi sotto la
sua pelle, improvvisamente all’apparenza quasi trasparente.
Con il fiato corto, l’ansia di inalare ossigeno con ardente
famelicità, Emma si riscosse dal mondo orrendo nel quale era
scivolata dormendo. La coperta le era scivolata via, cadendo sul
pavimento austero dell’ospedale, e il freddo si era
impregnato di lei provocandole pelle d’oca a scorrere sul suo
corpo. Lo sguardo smarrito, macchiato di liquido terrore, scorse
velocemente attorno a sé, fino a soffermarsi sul letto della
stanza davanti a lei - e lì vi riconobbe il profilo di
Killian Jones.
Era vivo,
malconcio ma vivo. E bastò quella costatazione a farla
tornare ad adagiare la schiena alla sedia, provando finalmente a
regolarizzare il respiro, sistemandosi nuovamente sotto il calore della
lana.
Era stato solo un incubo, un incubo e basta, nient’altro che
una scatola senza uscite inesistente. Loro sarebbero stati bene.
M A N I
A’ s W
O R D S
Potete
tirarmi addosso tutto il pomodoro che volete. Non so che dire: sono
incostante, pigra, lunatica e in generale una pessima persona. La
voglia di mettermi dietro c'è, poi la mia mente si perde
nella mia mente e niente - d'altronde le buone intenzioni lastricano la
via per l'inferno, no?
VABBÈ, a parte delirare, questa shot è un po'
triste. Credo di essere stata un po' crudele e molto nonsense. Spero
che si sia capito che Emma è mezza svenuta/addormentata
fuori dalla sala operatoria e che abbia solo sognato la morte di Hook -
per questo alcuni dettagli non hanno il minimo senso, e il telo che
ricopre il cadavere di Killian cambia colore nel giro della stessa
frase. Comunque, alla fine non ce la faccio a fare cose tristi fini a
se stesse, quindi non è morto - lì si che mi
sarei dovuta aspettare assassini professionisti sotto casa, anche se
è Emma che porta sfortuna agli uomini della sua vita.
Io come sempre vi
ringrazio tutti quanti, ho ancora la mente fissa in
vacanza e sono su un meccanismo di lavoro lento e sfaticato, quindi non
ho ancora risposto alle recensioni - MA il mio non rispondere non
significa che non apprezzo ogni singola parola che mi scrivete, ANZI,
molto spesso non so nemmeno come fare a ringraziarvi, ADORO ogni
recensione e VE NE SONO ETERNAMENTE GRATA. Quindi non confondente la
mia pigrizia per altro, anzi, è solo il pensiero che ci sia
qualcuno ad attendere aggiornanti che mi fa venire la voglia di
mettermi lì a scrivere, quindi grazie. Grazie, grazie,
grazie e ancora grazie ♥
In particolare a Euridice100,
Padme83 e Pink1000 e per aver
recensito il capitolo scorso!
Alla prossima (e se volete venire a importunarmi, passate di qua: Mania
FB),
Mania
PS: Shhhh, ho sforato le 500 parole,
perdonatemi se non è proprio una flashfic!
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