A Kiss

Continua a urlare da almeno dieci minuti ma lui oramai non la ascolta più.

Ha deciso di concentrare la sua attenzione su altro.

Esamina il corpo di Mamori nel dettaglio.

Con occhio esperto, senza però farsi scoprire dalla ragazza che ancora lo insulta.

I capelli serici e color nocciola ondeggiano seguendo i movimenti del capo della fanciulla.

Gli occhi celesti guizzano con disapprovazione su di lui, esprimendo tutto il loro biasimo.

Le labbra color pesca si muovono scandendo ogni singola parola di rimprovero.

Non che Hiruma le senta.

E’ troppo concentrato a guardare quella bocca, le cui labbra sembrano chiamarlo.

Sembra che lo stiano invitando ad assaggiarle.

Ovviamente lui non è tipo da farsi problemi.

Non si fa certo scrupoli per una cosa del genere, se vuole qualcosa se la prende.

Senza chiedere.

-Hiruma kun! Ma mi ascolti? Non è possibile comportarsi in questo modo, devi capire che non sei ness-

Non riesce a finire la frase.

Le labbra di Hiruma chiudono prepotentemente le sue.

Un bacio inaspettato.

Caldo.

Dolce e passionale allo stesso tempo.

Mamori è basita, gli occhi spalancati, i nervi tesi.

Poi quella lingua si insinua nella sua bocca e il cervello lentamente si spegne.

-Dovremmo litigare più spesso- le sussurra il demonio all’orecchio, lambendolo dolcemente con la lingua.

Quindi scompare oltre la porta del club.

Mamori resta sola.

Il cuore a mille.

Una nuova ossessione nella testa.