Halfway between love and hate

di EchoHeart
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"E' tutto partito da allora...da quello stupido giorno in cui venimmo adottati. Da quel giorno sei entrato nella mia vita, rovinandola."
-Kido? Hey? Sei presente fra noi?- aparii gli occhi e mi trovai davanti quella tua stupida faccia. Voltandomi vidi Seto sorridere, per poi riconoscere una creaturina dai lunghi capelli bianchi accanto a lui. -Che diamine vuoi deficiente!-guardai l'orologio. Erano le 4:29 di mattina.-Ti sembra ora di svegliarmi?!?- rifilai un pugno nello stomaco a quello stupido biondino incappucciato che mi guardava con aria divertita. Mi misi a sedere nel letto sistemandomi quelli che probabilmente più che capelli assomigliavano ad una foresta. Quella dolce e innocente creaturina mi si avvcinò portandomi un vassoio sulla quale era servita una torta ricoperta di glassa viola con su incisi i numeri 01.-Buon compleanno Kido!-mi sorrise Mary porgendomi il vassoio. Ringraziai la bambina abbracciandola mentre le accarezzavo i capelli visivamente somiglianti alla seta.-Grazie Mary.- In coro Kano e Seto mi cantarono tanti auguri tenendo in mano uno striscione sul quale era scritto "Tanti Auguri alla miglior leader che la Brigata Bendata potesse avere". Li ringraziai (probabilmente trattai Kano un po' più acidamente, ma che dire...ci sono abituata.)-Beh fantasmina, sei arrivata perfino ai diciotto anni. Complimenti!-disse quell'idiota scompigliandomi i capelli. Non opposi resistenza anche se gli lanciai un' occhiataccia che pensavo bastasse a tenerlo zitto per qualche ora.

Ero ancora in pigiama, gli feci segno di uscire così che potessi cambiarmi. Dopo 10 minuti ero davanti alla maniglia della mia porta: I capelli legati a coda di cavallo dietro, con le due ciocche anteriori che ero solita portare sciolte e il ciuffo che mi cadeva su un occhio. Portavo la mia felpa viola extralarge con i miei pantaloni verdi, da una parte alzati fin sotto il ginocchio, e le scarpe da ginnastica. Aprii la porta e mi ritrovai davanti Mary che mi porgeva un bigliettino d'auguri probabilmente disegnato da lei. La abbracciai e la ringraziai, poi mi diressi verso la porta d' uscita seguita da Seto e Kano. -Beh fantasmina, non lo vuoi il nostro regalo?- gli avrei tirato un pugno sul naso se non fosse stato per il fatto che era il mio compleanno e non avevo intenzione di avvelenarmi la giornata. Seto tirò fuori un pacchetto rettangolare, me lo porse e io lo scartai: era una foto con una cornice con una fantasia geometrica viola, verde e nera delle medie. Io, Kano e Seto portavamo la divisa, eravamo davanti alla scuola. Quella foto ce la scattò la nostra...sorellona...Li ringraziai con un abbraccio e loro ricambiarono.-Grazie ragazzi.- sorrisi leggermente e poi ci staccammo. Uscimmo dal nostro “covo” per poi dirigerci al centro commerciale della città.

 





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