Il riflesso di un sogno

di Flos Ignis
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Magia di Luce
 
 
-Vediamo se ho capito bene. Una delle sorelle di Lee ha liberato lo spirito di un cacciatore che per non disperdersi nell’aria assorbe la magia. Lee gli sta dando la caccia da un po’, e questo per sfuggirgli è venuto in Giappone, dove ha preso di mira prima Toy e poi Sakura. E voi siete chiusi qui dentro perché avevate bisogno di tempo per formulare un piano per rinchiuderlo di nuovo. Corretto?-
-Hai capito benissimo, Eriol, ma… c’è qualcosa che non sai. E devo proprio dirtela, perchè mi dispiace così tanto…- Sakura aveva le lacrime agli occhi mentre gli porgeva con il timore e il dispiacere nell’anima la carta dello Specchio.
In un primo momento il mago non capì, ma poi percepì che quella Carta aveva sofferto. Aveva rischiato di perdere la sua magia.
-Sei riuscita a curarla splendidamente, Sakura. Stai diventando una maga molto potente. Sono felice che Clow abbia scelto te per custodire e proteggere le sue amate creature. Si vede che ci metti tutta te stessa- le sorrise, tranquillo, ascoltando la voce dello Specchio che gli stava raccontando quanto impegno e quanta magia la sua nuova padrona avesse messo dentro di lei per curarla.
Sakura si era tranquillizzata, un po’ per le parole di Eriol, dato che si era sentita in colpa verso di lui, che si era fidato di lei al punto da affidarle le sue creature, un po’ perché Lee le stava stringendo la mano, nascondendole sotto la gonna di lei per evitare lo sguardo fulminante di Toy.
-Però… ho la sensazione di non essere l’unico ad aver qualcosa da dire- Lee, come gli altri, si era accorto della strana aria di complicità che c’era tra Eriol e Tomoyo, di nuovo sorridente e in piena forma, seduta vicino a lui sul comodo divano del salotto mentre mangiavano thè e biscotti.
Il viso di Tomoyo assunse una colorazione più rosea, mentre il sorriso di Eriol divenne più … timido!?
-Myo, ti dispiace?-
-No, affatto. Sakura, mi spiace non avertene parlato, non l’ho fatto per tenere con te questo segreto, ma avevo bisogno di tempo per capire io stessa quanto questo sentimento sarebbe stato importante. Prima che Eriol tornasse in Inghilterra, mi ha scritto una lettera, dove diceva che aveva delle faccende da sbrigare altrove, ma nulla lo avrebbe trattenuto in qualche luogo, se non qualcuno di importante. Mi ha fatto intendere che gli avrebbe fatto molto piacere se, al suo ritorno, se fosse ritornato, io gli avessi rivelato i miei veri sentimenti. Perché i suoi… me li aveva scritti-
Entrambi i mori adesso si guardavano, imbarazzati ma speranzosi, circondati da un’aria tenera che fece sorridere di cuore Sakura, e persino Lee si concesse un sorriso più ampio del solito per rivolgerlo a loro.
-Dunque è il caso che vi lasciamo un po’ da soli, avete molto di cui parlare. Potete restare qui se volete, intanto io e gli altri ci mettiamo al lavoro per trovare un sistema adatto a liberarci di una certa presenza sgradita. Entro domani sera dovrebbe essere tutto risolto. Eriol, naturalmente tu, Nakao e Spiccino sarete ospiti qui, almeno per stanotte. Sono davvero felice di rivederti!-
Uno dopo l’altro, gli ospiti sempre più numerosi di quella casa si allontanarono per lasciarli soli, persino i suoi nuovi Guardiani, che avevano intuito il bisogno del loro padrone di intimità con quella ragazza tanto bella e sensibile che aveva fatto brillare gli occhi oscuri del grande mago.
 
 
-Lee, tua madre che tipo di sigillo aveva usato?-
-Uno scrigno fatto in legno di acero rosso coperto di fuda benedetti, a sua volta protetto da una barriera contenitiva bagnata dall’acqua benedetta di un tempio-
Kerochan e Nakao fischiarono, Spiccino quasi cadde dal tavolo e Yuè alzò un sopracciglio, decisamente sorpreso.
-Tua madre voleva proprio essere certa che non le sfuggisse, eh? Questa Yelan è proprio forte…-
Sakura, che non ci stava capendo nulla, si decise a chiedere spiegazioni al suo ragazzo.
-Quella che ho descritto è una delle barriere sigillanti più forti che esistano. Non sono molti i maghi che riescono a farla-
-Ah, voi tutti sembrate conoscere un sacco di cose sulla magia, io sono l’unica che non ne capisce molto… non so quanto potrei esservi di aiuto in questo modo…-
-Ma Sakura, cosa dici? Sono mesi che ti sto allenando nella magia!-
-I nostri allenamenti sono sempre stati concentrati sul mio ruolo di Padrona delle Carte, quelle poche volte che mi hai insegnato una magia diversa hai parlato solo di equilibrio tra potere e volontà!-
-Bisogna partire dalle basi, Sakura, e tu apprendi molto velocemente, ma sarebbe deleterio insegnarti prima la magia più comune, se non sai sfruttare al meglio la tua magia con le Carte. Ti prometto che ti insegnerò anche il resto, ormai sei praticamente perfetta con le Carte. Ti manca solo un po’ di pratica e poi ci dedicheremo al resto-
-E va bene! Mi impegnerò al massimo aiutando Lee con le Carte. Ce la faremo sicuramente!-
Il sorriso di Sakura come sempre era contagioso, per cui si misero tutti d’impegno per trovare una soluzione entro quella sera stessa. Avrebbero agito l’indomani, prima che il Cacciatore andasse da loro.
Lo avrebbero attirato in un luogo isolato, il parco la mattina presto era deserto e fungeva perfettamente da campo di battaglia; ma poi?
Furono prese in considerazione varie ipotesi, ma nessuna abbastanza valida. Il problema di fondo rimaneva lo stesso: dove e come sigillare quel maledetto Cacciatore?
Nessuno si accorse della piega che aveva assunto la fronte solitamente distesa di Yuè e nemmeno dello sguardo spesso fisso nel nulla di Kero-chan, intenti com’erano a cercare di risolvere quella spinosa questione.
-Sakura, io torno alla mia forma provvisoria- all’improvviso Yuè parve aver preso una decisione, mentre il suo collega e secolare amico lo fulminava con lo sguardo. Ah, quanto lo detestava quando prendeva le decisioni da solo per poi lasciare lui a dare spiegazioni…! Perché lui sapeva bene cosa ne pensasse Yuè, e nonostante fossero entrambi preoccupati, erano giunti alla conclusione che quella fosse la strategia più saggia da seguire. Kero-han però avrebbe tanto voluto pensare a qualcos’altro! Sakura così si metteva in pericolo, giovane com’era… dannato Yuè, lui e quella dannata visione che Clow aveva svelato loro secoli prima…!
Quando Yuki apparve in mezzo al sigillo circolare della stella, Toy si rilassò impercettibilmente. Aveva avuto l’impressione che Yuè lo guardasse male per tutto il tempo in cui era stato in quella forma… e ne sospettava anche il motivo. Non che non avesse tutti i torti… ma cavolo, cosa poteva fari lui se il Guardiano della Luna ricordava ogni cosa del periodo in cui si trasformava in Yuki? Il sorriso che gli rivolse comunque, bastò a tranquillizzarlo come sempre.
-Kero-chan, devi forse dirmi qualcosa?- Sakura guardava assorta i suoi Guardiani e amici, convinta dal suo sesto senso che le stessero nascondendo qualcosa.
-I tempi sono maturi, Sakura. Forse sappiamo come sigillare il Cacciatore…. Ma è una storia complicata. Riguarda anche te, Lee- già solo il fatto che l’avesse chiamato per nome, convinse il ragazzo a prendere seriamente quel discorso, ed ascoltare attentamente tutto ciò che gli avrebbe detto. In fondo, era compito suo rimediare al danno fatto da sua sorella.
-Sakura, prendi la carta dell’Aiuto. Tu e Lee dovete concentrarvi sulla carta, cercate di parlare con lei, di percepire che tipo di magia la anima. Dopo capirete… o forse sarete più confusi che mai-
Lei era abituata da tempo a comunicare con le carte, ma Lee non sapeva come fare, per cui  lei gli prese una mano, e con le dita intrecciate presero in mano l’Aiuto.
Come sempre, la prima cosa che avvertì fu il tepore della magia che le comunicava lo stato d’animo della sua nuova amica, che in quel momento provava una quieta gioia data dall’essere stata utile a salvare una sua compagna. Entrambi sorrisero percependo quel sentimento, per poi andare più a fondo, entrando in contatto con la magia che aveva dato vita alla carta. Non si sarebbero mai aspettati quello che trovarono.
In qualunque altra carta avessero cercato, la fonte di magia sarebbe stata certamente la forza della Stella di Sakura, che cresceva giorno dopo giorno alimentando le sue creature, e l’avrebbero visualizzata nella forma luminescente del sigillo magico della stella.
Ma quello che videro in quel momento… no, non era il sigillo di Sakura. Non solo almeno. Due soli e due lune si alternavano sul bordo del sigillo, sui due esagoni intrecciati gli ideogrammi giapponesi si alternavano ora ai loro corrispettivi cinesi con un’armonica composizione che conteneva la Stella di Sakura, spezzata a metà da una saetta. Pulsava di una magia dal sentore familiare e sconosciuto al tempo stesso.
Quando Sakura e Lee aprirono gli occhi, si leggeva chiaramente in loro la confusione e il bisogno di sapere. Kero-chan sospirò, e disse loro tutto ciò che sapeva.
-Quando mi avete mostrato quella carta, ho percepito subito una differenza da tutte le altre carte, e così anche Yuè. Voi non potevate saperlo, avendola creata insieme era normale che le vostre percezioni non vi allarmassero sentendo una magia diversa provenire dall’Aiuto. In quella carta sono perfettamente integrate entrambe le vostre aure magiche: non era mai successo prima che una carta venisse creata da due persone. Essa è il principio di una magia nuova, una che solo insieme potete creare: risponderà ai comandi di entrambi, e la sua forza sarà al massimo solo quando la userete insieme. Avete fatto nascere una magia nuova. Una fonte di magia nuova-
-Il sigillo…-
-Immagino sia cambiato. Se posso saperlo, che forma ha assunto la fonte di magia questa volta?-
-è… una stella spezzata da una saetta- erano ancora sconvolti dalle novità, non ne avevano nemmeno capito tutte le implicazioni… ma l’importanza sì.
-Caspita. Avete creato qualcosa di potente ragazzi. Dunque Lee, il tuo potere deriva dal fulmine. In effetti sei molto portato per le magie di categoria elettricità, per quanto mi costi ammetterlo. Insieme avete creato la fonte di magia Luce. Notevole, considerando che è al pari della fonte Oscurità, creta dal signor Clow-
Una fonte di magia paragonabile a quella creata da grande mago Clow Reed… impensabile. Ma reale a quanto pareva.
-Ma io… volevo solo aiutare Sakura a regolarsi con la quantità di magia da usare! Non era mia intenzione dare alla carta anche la mia magia! Volevo solo dare forma alla sua..- Lee adesso guardava Sakura, temendo che quello che era successo potesse darle fastidio. In fondo, si era intromesso tra lei e le Carte…
-Non importa, Lee. Io sono felice che abbiamo questa carta in comune. È il simbolo che adesso siamo uniti anche nella magia! Non lo trovi meraviglioso?- il sorriso da infarto che gli rivolse mise a tacere ogni dubbio del ragazzo, lasciandolo in balia di un furioso rossore.
-C’è altro che dovete sapere… Quando Clow creò la Carta del Tempo, l’ultima prima di morire, ebbe una visione, come strascico di quella potente magia. Vide il momento in cui Sakura sarebbe diventata la Padrona delle Carte, e grazie a questo riuscì a organizzare quello che sappiamo… ma poi ci raccontò di aver visto ancora più in là. Ci disse che quando i tempi fossero stati maturi, la nuova padrona avrebbe creato una magia di Luce potente come mai se ne sono viste, potente… abbastanza da eguagliare la sua oscurità. Questa luce sarebbe stata la fonte di una magia destinata a grandi cose. Ci avvertì però che sarebbe potuto essere pericoloso: tutto questo potere è troppo per una sola persona, perché se l’oscurità è potente… la luce è invincibile, in virtù del fatto che per quanto forte possa essere, ad ogni suo utilizzo aumenta esponenzialmente-
-Kero-chan, non capisco… perché non mi hai detto niente? E poi… questa magia di luce, è quella cha io e Lee abbiamo creato insieme?-
-Mi dispiace Sakura, ma non volevamo allarmarti, per cui abbiamo continuato a vegliare in silenzio, osservandoti accrescere il potere della tua Stella di giorno in giorno…  non avrei mai pensato che il ragazzino c’entrasse qualcosa. Evidentemente, anche Clow non era in grado di vedere ogni cosa. Lee, tu sei quell’incognita che inevitabilmente il futuro comporta, quell’incognita che Clow non aveva previsto. Sei diventato più forte di un tempo, forte abbastanza da creare una tua personale fonte di magia: il fulmine, che fa parte della branca magica della Luce.  Quando i vostri poteri sono entrati in risonanza per uno scopo comune, avete dato vita a quella magia di luce di cui parlava il mago-
Sakura non aveva capito tutto quello che Kero-chan le aveva detto, ma quello che aveva recepito le bastava per essere tremendamente felice e orgogliosa. Lei e Lee avevano creato, insieme, seppur in modo inconsapevole, una nuova fonte di magia che combinava il potere della sua stella e il neonato potere del Fulmine di Lee. Risultato: una magia di Luce, che aveva dato vita ad una LORO carta, che portava in sé un po’ di entrambi. Era un po’ come avere un figlio insieme, no?
Oddio, in quel momento doveva assomigliare ad una pomodoro maturo, tanto si sentiva rossa. Prima l’idea del sogno di quella notte, di cui ancora non aveva parlato col diretto interessato nonostante morisse dalla voglia di spiegargli cosa era accaduto… e che lo voleva intensamente. Poi certi pensieri… Però… si sentiva felice. Molto, molto felice.  Come se fossero rimasti solo loro due al mondo.
… solo al mondo…
Chissà come si era sentito il Cacciatore, a vagare per così tanto tempo da solo al mondo… se lei fosse rimasta sola come lui, probabilmente avrebbe fatto di tutto per cercare i suoi amici. Non era bello restare soli.
Se non fosse stato più solo al mondo…
-So come fare in modo che il Cacciatore non faccia più del male a nessuno! Ma avrò bisogno del vostro aiuto… soprattutto del tuo, Lee…-




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